Focolai cono adenocarcinoma cervice uterina

Buonasera,
scusate se disturbo, vi seguo con attenzione ed ammirazione da tanti anni e mi piacerebbe tantissimo avere una vostra opinione..sono molto preoccupata per il mio futuro..
Premetto che mi sono sempre controllata ogni sei mesi per un cin 2,ma all'improvviso da una biopsia è risultato un "adenocarcinoma moderatamente differenziato del collo utero".. non me l'aspettavo, purtroppo il mio colposcopista mi ha sempre rassicurata dicendomi di stare tranquilla xchè al piccolo peggioramento sarebbe intervenuto facendomi una piccola escissione sul collo dell'utero e nn avrei avuto problemi..e io mi sono fidata..ma non è andata così..
Sono stata operata il mese scorso e il mio stadio è stato definito 1b1, di tipo G2, e i linfonodi sentinella asportati, per fortuna, sono risultati negativi, e il cono (di circa 2 cm) risulta con i margini negativi, ma all'interno del pezzo sono presenti pochissimi focolai..
Siccome non ho ancora avuto figli, ed io e mio marito prima di questo problema volevamo provare ad avere un bambino,vorrei sapere se possiamo fare dei tentativi per un breve periodo?Ho sempre sognato ad avere un bambino e ora sono davvero delusa e molto giù di morale..
L'ospedale presso il quale mi sono operata mi ha detto che se sono molto motivata potrei provare ad avere una gravidanza, altrimenti fare un'isterectomia.
Vorrei tanto sapere, se dovessi provare ad avere un figlio, quali controlli devo fare prima e quanto tempo devo aspettare dall'operazone, e inoltre, è il caso di fare dei cicli di chemioterapia?Mi hanno detto che la chemio mi potrebbe rovinare le ovaie..è così?
Aspetto con ansia un vostro preziosissimo parere, ringrazio di cuore.
Un caro saluto.

[#1]
Dr. Cesare Gentili Anatomopatologo, Oncologo, Ginecologo 1.1k 42
Se i margini del cono sono negativi , sarei cautamente ottimista e procrastinerei l'isterectomia.
Anche la quantità di malattia presente nel pezzo asportato, che lei riferisce come pochi focolai, sono un fattore prognostico favorevole.
Proverei dunque ad avere una gravidanza.
Un attento controllo citologico, ogni 6 mesi per 3 anni può essere sufficiente nel rilevare una eventuale recidiva.
Comunque per la tempistica e la modalità dei controlli periodici faccia riferimento al suo ginecologo. I protocolli di follow-up possono variare nella varie realtà territoriali e vanno comunque personalizzati

Dr. Cesare  Gentili
www.cesaregentili.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Gentili,
la ringrazio infinitamente per avermi risposto, grazie di cuore..
Se non la disturbo, vorrei mostrarle i risultati dell'istologico, che mi sono stati inviati da poco.
Vorrei tanto che li desse un'occhiata per avere una visione più chiara del caso.
Questo è il risultato istologico:
"Resecato chirurgico di cono di cervice uterina orientata di 4,3x3,3x3 cm. Istologicamente l'esocervice è sede di alterazoni nucleari di tipo da infezione da HPV ed area di carcinomadi tipo da adenocarcinoma moderatam differenziato g2 dell'estenzione di 15 mm. La neoplasia infiltra per uno spessore di 8 mm su uno spessore parietale totale di 13 mm. Poche focali embolie endovasali neoplastiche.L'apice del cono mostra componente istmica nei limiti.
I margini del versante endocervicale appaiono indenni."

Se dovessi provare ad avere un figlio, quanto tempo devo aspettare dall'operazione (che ho fatto il 10 maggio)?.. devo spettare o posso provare subito?
Potrei fare prima una terapia ormonale per inibire la capacità di proliferare del tumore?

PS: Chiedo scusa ma nel post precedente per la fretta ho scritto che il mio stadio è stato definito 1b1, ma in realtà è 1b (non so quanto la cosa possa cambiare...).

La ringrazio tantissimo per la sua attenzione e disponibilità, aspetto con ansia il suo prezioso parere..
Un caro saluto.
[#3]
Dr. Cesare Gentili Anatomopatologo, Oncologo, Ginecologo 1.1k 42
Dalla descrizione del referto la neoplasia sembra essere da ascrivere a uno stadio B1. Il passaggio da IA2 a B e è dato dall'estensione e dalla profondità della neoplasia misurata sul cono. Se l'estensione è superire a 7 mm e l'invasione stromale è superire a 5mm si parla stadio B.
L'embolizzazione endovasale non cambia lo stadio della malattia e non costituisce di per sé un fattore prognostico negativo
Nella stadio B, il tumore interessa una zona più ampia, ma sempre limitata ai tessuti del collo dell’utero. Se il diametro è inferiore ai 4 cm si parla di stadio 1B1 se è superiore si parla invece di stadio IB2.
In questo stadio la malattia è ancora curabile e controllabile con la chirurgia.
Negli ultimi decenni in virtù delle maggiori conoscenza della storia naturale della neoplasia la medicina si è sempre di più orientata verso scelta terapeutiche conservative anche in considerazione del fatto che la malattia colpisce giovani donne ancora desiderose di prole .
L a radicalità dell'intervento , come ho detto, orienta verso una risoluzione favorevole della malattia.
Se è fortemente motivata ad avere una gravidanza proverei da subito
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Cesare Gentili,
mi perdoni se Le rispondo ora, ma sono stati giorni davvero difficili..
La volevo ringraziare tantissimo per avermi risposto, non può immaginare quanto la sua opinione sia stata importante per me, gliene sono infinitamente grata!
Le posso fare ancora qualche domanda per favore?
Ho dei dubbi riguardo al follow up..prima di tentare una gravidanza ho fatto un'ecografia, la visita ginecologica e la colposcopia con biopsia(per fortuna negativa)mi è stato detto di non fare la risonanza perchè non si vedrebbe nulla(a meno che non c'è qualcosa di almeno mezzo cm)..dopo 3 mesi dall'intervento si dovrebbe vedere qualcosa?
Inoltre, a seguito della colposcopia, mi hanno consigliato di fare una isteroscopia diagnostica con la biopsia del canale cervicale per escludere la presenza della lesione nel canale..è il caso di farla?o non è necessaria?
Inoltre mi è stato detto che il fatto che abbiano trovato degli emboli neoplastici vuol dire che all'interno dei vasi sanguigni vicini al tumore ci sono emboli di cellule tumorali, e che questo purtroppo aumenta il rischio di metastasi a distanza col passare del tempo perchè se queste cellule non vengono distrutte e viaggiano libere nella circolazione sanguigna possono fermarsi su qualche organo e cominciare e riprodursi lì dando appunto le metastasi.Tuttavia mi è stato detto che non vuol dire che succederà, e che nel sangue le cellule tumorali incontrano un ambiente sfavorevole e non è detto che nel caso in cui sopravvivano agli attacchi delle nostre difese, riescano poi ad attecchire su organi con caratterstiche molto diverse da quello da cui sono state generate..
Lei cosa ne pensa?è possibile che si sviluppi il tumore in altri organi rispetto all'utero?..sono molto preoccupata..
Perdoni la mia insistenza, ma persone a me vicine temono molto il rischio di recidiva della mia malattia..ed io mi fido di Lei e ci tengo tantissimo ad avere un suo parere..
La ringrazio infinitamente.
Le mando un caro saluto.
[#5]
Dr. Cesare Gentili Anatomopatologo, Oncologo, Ginecologo 1.1k 42
Le risposte che chiede sono multiple e complesse.
Per razionalizzare proverò a farlo per blocchi
D.
"Ho dei dubbi riguardo al follow up..prima di tentare una gravidanza ho fatto un'ecografia, la visita ginecologica e la colposcopia con biopsia(per fortuna negativa)mi è stato detto di non fare la risonanza perchè non si vedrebbe nulla(a meno che non c'è qualcosa di almeno mezzo cm)..dopo 3 mesi dall'intervento si dovrebbe vedere qualcosa"
R.
NO. HA FATTO ANCHE TROPPO
D.
"Inoltre, a seguito della colposcopia, mi hanno consigliato di fare una isteroscopia diagnostica con la biopsia del canale cervicale per escludere la presenza della lesione nel canale..è il caso di farla?o non è necessaria?"
R.
NO. L'ISTEROSCOPIA HA INDICAZIONI SOLO PER VALUTARE EVENTUALI PATOLOGIE CHE RIGUARDANO LA CAVITA' E IL CORPO UTERINO. NON SI DIMOSTRATA UNA METODICA EFFICACE NELLA DIAGNOSI DELLE LESIONI DEL CANALE CERVICALE
D.
"Inoltre mi è stato detto che il fatto che abbiano trovato degli emboli neoplastici vuol dire che all'interno dei vasi sanguigni vicini al tumore ci sono emboli di cellule tumorali, e che questo purtroppo aumenta il rischio di metastasi a distanza col passare del tempo perchè se queste cellule non vengono distrutte e viaggiano libere nella circolazione sanguigna possono fermarsi su qualche organo e cominciare e riprodursi lì dando appunto le metastasi."
R.
COME LE HO GIA' DETTO L'EMBOLIZZAZIONE ENDOVASALE NON CAMBIA LO STADIO DELLA MALATTIA, NON COSTITUISCE DI PER SE' UN FATTORE PROGNOSTICO NEGATIVO NE' UN RISCHIO DI METESTASI IN ALTRI ORGANI.
SEGUA PERTANTO UN ATTENTO FOLLOW-UP , SECONDO I PROTOCOLLI IN USO NELLA SUA ASL, TESO A RILEVARE EVENTUALI RECIDIVE LOCALI DELLA MALATTIA
Spero di essere stato esaustivo.
La saluto cordialmente
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