Consulto sul comportamento da avere con il mio ex compagno

Buongiorno, mi scuso se mi rivolgo a voi per lo stesso problema delle volte precedenti, ma il mio psicologo non lo vedrò prima del 12 settembre e non riesco ad aspettare tutto questo tempo, con l'ansia.
Con il mio (ex) compagno da una settimana le cose stavano andando bene,pareva che stessimo riprendendo la nostra relazione, ieri pomeriggio era troppo gentile, mi aveva tenuto la borsa senza lamentarsi, mi ha chiamata con il nome che preferisco di più, fino a ieri sera quando stavamo parlando e (lui) mi ha detto che si sta sentendo con un'altra ragazza e praticamente è come se stessero già insieme, io ci sono rimasta male, gli ho chiesto se questa sapesse del bambino e lui mi ha detto "no non sa niente ma glielo diró". Io non so più cosa fare e come reagire,non so più se fidarmi di lui o meno, non so nemmeno se mai dirà a questa che sarà papà, solo per paura magari non dirà niente. Per questo motivo, quando nascerà mio figlio vorrei evitare che il mio (ex ) compagno lo riconosca e che lo veda, peró allo stesso tempo vorrei averlo affianco alla nascita e che il bambino abbia un papà. Non capisco come possa dopo due mesi e dieci giorni avere già la testa per un'altra e continuare anche adesso a dirmi che per me provava sentimenti forti e che voleva sposarmi,se così fosse allora perché non mi dà un'altra possibilitá? Perché ha già un'altra per la testa? Non so davvero come comportarmi riguardo a mio figlio, ho paura che faccia stare male anche lui, dopotutto il mio (ex) compagno era il mio punto di riferimento, era il mio sostegno era tutto e adesso lui stesso è quello che mi fa avere più insicurezza, che mi fa crollare e stare sempre peggio, ho paura che mio figlio lo veda come punto di riferimento e poi il papà se ne lavi le mani ad un certo punto. Sono confusa, non so come comportarmi nei confronti del bambino che sto aspettando, non so se lui mai ritornerà con me(da come me ne ha parlato "non ci tiene affatto") e nel caso ritorni non so nemmeno se io lo rivorrei ancora.
Vi ringrazio se anche stavolta mi darete il vostro aiuto per questa situazione
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Qualsiasi risposta che riceverai qui non dovrai prenderla come un calmante per la tua ansia. L'ansia non si cura in regime di pronto soccorso e l'intervento psicologico in generale non appartiene al pronto soccorso.

Sembra abbastanza evidente, data la tua situazione, che dovrestii essere seguita da un collega con più regolarità. Da metà giugno a metà settembre è troppo tempo. Dovresti trovare il modo di farti seguire di persona magari da un diverso professionista, più disponibile.

Poi, se fossi in te inizierei a chiedermi non: "Come fa a interessarsi a un'altra dopo soli due mesi?", ma piuttosto: "Voglio stare, io, insieme a uno che si interessa a un'altra dopo soli due mesi?"

Oppure, ancora meglio: "Qual è il mio livello di amor proprio, se mi fisso nel voler stare con uno che s'interessa a un'altra dopo soli due mesi? Anche se è il padre di mio figlio?"

La questione deve riguardare quello che vuoi tu per te stessa e soprattutto per il tuo bambino che sta per nascere. Non quello che vuole lui, che a quanto pare si concilia poco bene con quello che vuoi tu.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, ieri pomeriggio ho avuto una discussione con il mio compagno perché mi ha detto che da me un figlio non lo vuole, io ci sono rimasta male perché l'abbiamo cercato per un anno intero, peró poi ieri sera abbiamo parlato meglio, mi ha spiegato che di quella ragazza non gli importa niente perché si è reso conto che non è pronto per mettersi con altre, se si vede o scrive con altre ragazze è pura amicizia e mi ha fatto pure vedere i messaggi. Parlando, ho capito che lui ha una forma di depressione (mi corregga se non è così),perché mi ha confessato che è in corrispondenza a quando mi ha lasciata che sta pensando di suicidarsi, peró poi pensa a sua sorella, a me e a suo figlio e non ha il coraggio di farlo. Ogni tanto mi fa vedere dei video che fa durante il giorno assieme ai suoi amici e vedo quanto sia felice apparentemente, peró io che lo conosco bene, so anche che sotto sotto in realtà è triste, anche i suoi amici hanno notato che lui sta male. Io vorrei aiutarlo in qualche modo, perchè il motivo della nostra separazione è stato principalmente per colpa mia, l'ho trascurato negli ultimi 6 mesi, proprio quando aveva più bisogno per problematiche con i miei suoceri e lui si è chiuso in sè stesso. Adesso vorrei ricominciare con lui, ma prima voglio che lui stia bene. Stasera ad esempio si è offerto di andarmi a comprare un gelato dato che oggi sono stata male e sono rimasta in casa tutto il giorno su ordine del mio medico di base è non posso andarci io,mi fa anche piccoli favori, peró ogni volta che esce di casa, da quando mi ha confidato certe cose, ho sempre paura di non vederlo più tornare a casa. Di notte quando lo guardo mentre dorme, penso a com'era quando era ed eravamo felici e mi fa stare male sapere che lui stia così male. Io mi chiedevo peró, questa depressione che lui ha, l'ha manifestata così intensa (fin da ragazzino ha avuto leggere forme di depressione perché gli piacerebbe andare nel suo paese d'origine, la Russia),in corrispondenza a quando ci siamo separati, può essere che il suo stato depressivo aggiunto al mio (sbagliato) disinteresse per il suo stato d'animo, lo abbiano spinto alla separazione? Cosa potrei fare in questo caso sia per la nostra relazione che per il suo stato psicologico?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Cosa potrei fare in questo caso sia per la nostra relazione che per il suo stato psicologico?
>>>

Tu direttamente poco, se a quanto capisco lui è tendenzialmente depressivo e se tu ti dimostrata poco interessata al suo stato, tanto da farlo allontanare. Anche se questa è la versione che stai raccontando tu. Bisognerebbe sentire anche l'altra campana per capire meglio come stanno le cose.

La gravidanza, nella donna, acuisce il bisogno di sentirsi accudita e quindi potrebbe non essere facile capire dove finisce il tuo amore per lui e dove inizia questo bisogno, per così dire strumentale.

La cosa migliore sarebbe forse che chiedeste un consulto di coppia a uno psicologo, di persona. Ma dovreste entrambi essere d'accordo.

Leggi anche qui:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3520-equilibrio-psichico-ed-equilibrio-in-amore-vanno-di-pari-passo.html
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La ringrazio per la risposta, è questo il problema, lui non vuole e conoscendolo da anni, ho imparato che rifiuta qualcosa solo se ha paura di essere considerato debole,io lo vorrei ancora oltre che come padre di mio figlio, anche come compagno e magari sposarci (avremmo dovuto sposarci tra 4 mesi)
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Probabilmente la differenza culturale si fa sentire in questo caso. Anche molte persone italiane preferiscono non essere considerate "deboli" e andare dallo psicologo, ma questo retaggio può essere ancora più marcato in altre culture.

Anche se, come sempre, la persona più forte è quella che quando ha bisogno di aiuto riesce a chiederlo.

Però se lui non vuole, insistere potrebbe essere controproducente. Potresti intanto parlare tu con uno psicologo, per avere un parere più preciso e per vedere se esiste un modo per coinvolgere anche lui nella consultazione.
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La ringrazio