L' urologo mi aveva tranquillizzato sull'efficacia della terapia che avrebbe arrestato la malattia

Salve, sono un uomo di 52 anni affetto da IPP da agosto 2016. Nel mese di ottobre andai da un urologo. Durante la visita mi fu praticata una ecografia a pene flaccido confermando la presenza di una modesta placca. La terapia è stata Peyronimev per 3 mesi ed 8 infiltrazioni settimanali intraplacca di Isoptin e Bentelan. L' urologo mi aveva tranquillizzato sull'efficacia della terapia che avrebbe arrestato la malattia. A gennaio mi accorsi che la malattia peggiorava notevolmente, la curvatura sempre più marcata il dolore più forte. Il risvolto psicologico è devastante al punto di non desiderare più di avere rapporti col partner. Mi decido di sentire un'altro parere consultando un Andrologo che dopo accurata visita mi informa, mio malgrado, di non essere d'accordo con le iniezione intrapeniene che mi sono state praticate aggiungendo che le stesse siano state dannose poiché creano ulteriore tessuto cicatriziale nell'albuginea. Mi consiglia di fare un ecocolordoppler dinamico penieno in erezione indotta. L'esame evidenzia 2 ispessimenti iperecogenei a carico dell'albuginea rispettivamente di 0,5 cm e 1,2 cm.Terapia consigliata Dolaut spray per il dolore e 15 applicazioni di ionoforesi 3 volte a settimana con Bentelan da applicare sul polo rosso. Fatto ciò arrivo ad Aprile senza aver trovato alcun beneficio arrivando ad un incurvamento pressoché marcato verso l'altro ed il dolore sempre piu forte. Mi decido cosi di voler sentire un terzo parere e contatto un noto Andrologo esperto che mi sottopone ad ecografia basale e conferma la presenza di una placca di tipo dorsale lunga quanto tutta la lunghezza del pene con calcificazione al terzo distale.Terapia prescritta Piascledine e Foredem per 2 mesi in più 20 sedute di ionoforesi con Fibrase + Bentelan questa volta però da porre sul polo negativo.Concludo pensando che ad oggi non ho risolto nulla, sto sempre male sia fisicamente che psicologicamente, mi ritrovo un organo sessuale che non sembra più neanche essere mio, una malattia che ha condizionato la mia vita, la mia autostima, un vero flagello che ad oggi è servito solo a farmi spendere oltre 1000 euro senza aver risolto nulla, raccogliendo 3 pareri di professionisti spesso discordanti tra loro (iniezioni intrapeniene che sembrerebbero dannose, farmaci per ionoforesi dapprima posti sul polo positivo e poi invece sul polo negativo, esami ecografici ripetuti dopo breve tempo che evidenziano reperti di dimensioni notevolmente diversi). Tutto questo senza trovare alcun vantaggio e senza trovare neanche quel poco di sensibilità e supporto psicologico che tale patologia meriterebbe. Sicuramente questa malattia non ha una cura elettiva e non vi è neanche la giusta attenzione da parte del SSN nel trattare i casi affetti. Un esempio chiaro di menefreghismo assistenziale è lo Xiapex farmaco molto promettente di ultima generazione, non prescrivibile ed a pagamento a prezzi vergognosamente proibitivi (circa 1000 euro a fiala).Grazie a tutti per l'attenzione.
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Purtroppo , questa malattia non ha un trattamento codificato e la risposta ai vari farmaci è incostante e non prevedibile . Quando la curvatura è stabilizzata si prende in considerazione La possibilità di eseguire un intervento chirurgico che varia a seconda della situazione personale .

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. De Siati, grazie innanzitutto per la risposta. Tra le argomentazioni che ho trattato nel mio post sarebbe stato interessante sapere notizie in merito alla efficacia di questo nuovo farmaco (Xiapex) che a quanto si legge in giro sembrerebbe essere l'unico trattamento efficace e risolutivo per questa patologia. Ovviamente la domanda è rivolta anche a tutti i suoi colleghi che magari ne hanno fatto uso sui propri pazienti. Sarebbe stato interessante sapere anche cosa ne pensa delle infiltrazioni intrapeniene di Verapamil (sono dannose perchè traumatizzano l'albuginea creando ulteriore tessuto cicatriziale oppure sono indicate)?
In ultima analisi volevo dirle che da un mese a questa parte ho delle continue, vigorose e prolungate erezioni notturne non necessariamente mattutine anzi perlopiù dopo poche ore che mi metto a letto e che mi tormentano senza lasciarmi riposare bene. Sono determinate dalla malattia o non hanno alcuna correlazione? Sono preoccupanti?
Grazie per l'attenzione