Un ernia posteriore paramediana destra che aggetta nel canale vertebrale,improntando il sacco

Buongiorno,avrei bisogno di un parere.E da quattro mesi che soffro di un forte dolore alla gamba dx,all inizio era acuto e lancinante poi con delle iniezioni di cortisone il dolore sembrava migliorato ma con il tempo e andato aumentando diventando costante,ormai zoppico e non riesco a stare seduta e in serata il dolore diventa insopportabile.la Rm dice questo :
La colonna lombare è sostanzialmente in asse,con evidente riduzione e rettilineizzazzione della sua fisiologica curvatura.il disco intersomatico L5S1 e notevolmente ridotto di spessore,con segni di disidratazione e presenza di un ernia posteriore paramediana destra che aggetta nel canale vertebrale,improntando il sacco durale nel punto di emergenza della radice S1 destra (quest ultima di calibro superiore alla controlaterale)
Si associano alterazioni di segnale degli adiacenti corpi vertebrali,in rapporto ad alterazioni osteocondrosiche,secondarie al quadro di discopatia degenerativa..ecc....
Ho fatto vedere questo referto ad un neurochirurgo che mi ha detto che devo fare un intervento chirurgico TLIFE e che sono in ritardo perche sono nella fase modic2,non convinta perché ho 38 anni,sono normopeso e non lavoro,quindi mi è sembrata una situazione esagerata,ho deciso di sentirne un altro che invece mi ha detto che per la stabilizzazione e prematura ma devo operare urgentemente l ernia perché troppo grossa...avendo due pareri diversi ho sentito un ortopedico che mi ha consigliato di fare solo fisioterapia perché è dannoso fare due/tre interventi sulla stessa cicatrice (oggi ernia domani possibile recidiva e poi stabilizzazione)....la mia domanda è questa: e vero che le ernie non si operano più finché non ci sono paresi dell arto?o e vero che ernie grosse non rientrano ?grazie dell attenzione
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Spero che non sia stato un Collega a dirLe che le ernie si non operino più(se non quando è ormai troppo tardi).
Un'ernia che comprima una radice (alla risonanza addirittura doppia, per sofferenza edematosa) e che, con la terapia conservativa, dopo ben quattro mesi non "si plachi", abbisogna di intervento.
Devo anche aggiungere che il "raddoppio" della radice interessata mi lascia poco tranquillo circa la negatività dell'oggettività neurologica (quanto meno vi sarà un Lasegue e uno SPE). Penso che un'accurata valutazione clinica possa far emergere deficit che, probabilmente, solo chi non vuol vedere non vede (ritengo che Lei stessa si sia resa conto della difficoltà quanto meno nella deambulazione e, forse, non solo per il dolore).

Per quanto concerne il tipo d'intervento, ritengo che almeno la decompressione, con asportazione della dell'ernia, vada eseguita.
Per quanto concerne l'eventuale stabilizzazione, non so dirLe a distanza; ma tenga presente che esiste anche la tecnica mininvasiva per l'effettuazione della stabilizzazione, per i particolari della quale la rimando anche ai miei articoli che ho pubblicato sulla mia pagina blog di questo sito, che eslude la possibilità delle cosiddette aderenze post-intervento e che rende possibile una stabilizzazione del tratto di colonna interessato, nel Suo caso solo L5-S1,
utilizzando esclusivamente materiale non metallico e riassorbibile.

Ho notato, in questi ultimi anni, un "accanimento" ingiustificato verso il trattamento conservativo badando a "curare" il sintomo dolore.
Ricordi che il dolore è come un campanello d'allarme. Tacitare il campanello vuol dire solo chiudere gli occhi di fronte alla realtà.
Il danno arriva lo stesso e, a volte, il danno è già arrivato e proprio per questo non si avverte più neanche il campanello.

Non si affidi a dicerie o a sedicenti "Esperti" ma autentici sciamani che sfruttano le patologie altrui.

Se ha piacere dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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Utente
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Buongiorno dottore,la ringrazio per la sua attenta e tempestiva risposta...le volevo chiedere questo:perché parla di "ernia doppia con sofferenza edematosa e raddoppio della radice" e un discorso in genere o è qualcosa che io ho?...alla visita la mia lasegue è positiva ai minimi gradi il resto sembra apposto (sensibilità,muoversi in punta di piedi o su talloni)...perché dice che ad un certo punto il campanello dall allarme non si sente più?può succedere di non avvertire più il dolore pur continuando a muovere la gamba?per quanto riguarda le ernie che non vanno più operate se non invalidanti mi è stato detto da ortopedici (uno mi ha prescritto la rm ma non ha visto l esito dirottandomi cmq dal neurochirurgo) e l altro (primario)a visionato i miei referti senza visitarmi e pensa che tanta ginnastica mi possa risolvere il problema...la ringrazio ancora per l attenzione.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Gent.le Sig.a,
non ho parlato di ernia doppia; se Lei nota è dopo la parola "radice" che ho aggiunto la parentesi con inscritto: addirittura doppia per sofferenza edematosa (l'edema non riguarda l'ernia, ma la sofferenza della radice nervosa).

L'edema della radice con "raddoppio" delle dimensioni è una cosa che è stata riscontrata nel Suo caso.

Se il segno di Lasegue è positivo ai minimi gradi, vuol dire che vi è anche una sofferenza meningea di notevole importanza.

Il campanello d'allarme può non sentirsi più perchè la radice nervosa può venire talmente danneggiata da non condurre oltre neppure la sensazione del dolore (pur in presenza dei movimenti dell'arto i quali, se non scomposti, possono sfuggire alla valutazione clinica).

Mi ha riportato il parere di due Colleghi di cui uno non ha visto le immagini e l'altro non La ha visitata.

Nemmeno io La ho mai visitata nè ho mai visto le immagini, per cui ritengo che una valutazione neurochirurgica globale (storia clinica, immagini rmn ed obbiettività specialistica) sia opportuno presso uno Specialista della Sua zona.

Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
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Utente
Utente
Gent.mo dott i miei dubbi venivano proprio dal fatto che i due chirurghi che mi hanno visitato hanno due pareri diversi ( uno dice che sono in ritardo con la stabilizzazione e l altro che la stabilizzazione è prematura e va operata solo l ernia)quindi ho chiesto un altro parere (senza essere visitata)e ho ricevuto una proposta di cura differente (fisioterapia)....Grazie alla sua risposta ora mi è chiara la differenza tra l ernia che va operata e quella no.farò a breve un altra visita più accurata per essere certa di non necessitare anche di stabilizzazione e grazie ai suoi chiarimenti valuterò meglio il da farsi.....la ringrazio del tempo che mi ha dedicato.