Ernie lombari ed intervento discogel

Buonasera a tutti,
da anni mi porto dietro una voluminosa ernia L4-L5 (mediana,maggiore a sinistra,non espulsa e con impegno dei forami da referto) con relativo mal di schiena,lombalgia persistente ed ogni tanto parestesie da seduto agli arti inferiori, maggiormente alla gamba sinistra.
Da circa un anno i dolori sono aumentati, arrivando a coinvolgere fortemente la gamba sinistra con formicolii, dolore,crampi e contrattura permanente; negli ultimi 15 giorni la situazione è peggiorata ed ho dolore ogni qualvolta mi alzo dalla posizione seduta,durante la giornata ho forte dolore lombare ed al gluteo anche solo poggiando il piede sinistro a terra.
Ho effettuato per scrupolo tutti gli accertamenti del caso, sul fronte prettamente neurologico (RMN encefalo ed EMG) risulta tutto negativo, la RMN lombare invece evidenzia oltre alla precedente ernia una nuova ernia L5-S1 molto simile alla precedente (non espulsa,maggiore a sinistra, impegno dei forami).
Su consulenza del centro di terapia del dolore dove mi rivolgo mi è stato consigliato un intervento con il sistema Discogel,prima di pensare ad una eventuale stabilizzazione interspinosa.
Chiedo a voi lumi su questo tipo di intervento e se può considerarsi appropriato: al momento non riesco a vivere la mia quotidianità sia nella sfera lavorativa che in quella privata, ed a 30 anni la cosa è molto frustrante.
Grazie in anticipo a chiunque sappia darmi indicazioni.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Direi che il discogel non mi appare particolarmente indicato in un quadro clinico e strumentale come da Lei descritto.
Aggiungo, anche, che già troppo tempo è trascorso dall'inizio dei Suoi disturbi, e quanto più tempo passa è maggiore è la difficoltà di una restitutio ad integrum.
Occorrerebbe vedere le immagini rmn, ma, ad intuito, credo che sia la L4-L5 a disturbarLa.
Mi orienterei verso un trattamento con tecnica mininvasiva per la decompressione delle radici nervose; dovrebbero rientrare i disturbi di cui Lei si lamenta.
Per maggiore consapevolezza, legga gli articoli che ho scritto, sulla mia pagina personale di questo sito, a proposito della predetta tecnica chirurgica senza dover utilizzare strumentazione meccanica/metallica.
Cordialità

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Grazie per il tempo dedicatomi Dr. Della Corte.
Il neurochirurgo consultato di parlava di black disk o prossimo tale,le posso sottoporre la RMN per avere un parere?
Ho letto i Suoi articoli già prima di iscrivermi,da un certo punto di vista mi hanno anche tranquillizzato sulle metodologie moderne; nello specifico a quale tecnica si riferisce?
Grazia ancora per la disponibilita
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Ritengo che i Colleghi siano un po' "spaventati" dal fatto che la compressione è indovata nel forame e che, conseguentemente, sia necessaro svolgere una azione demolitiva in loco.
La tecnica, su cui mi fa piacere che Lei si sia documentato "ante litteram", raggiunge lo spazio per via postero-laterale proprio attraverso il forame di coniugazione e allargando, senza tagliarli, i vari tessuti che mano mano si presentano; per tale motivo non vi è necessità di alcuna azione demolitiva sulle strutture portanti della colonna.

Quindi, il mio consiglio è:intervento, con la predetta tecnica, prima che si instaurino danni più difficilmente regredibili.
Cordialità.