Fibrillazione atriale, terapia anticoagulante, sanguinamento urinario

Buongiorno Egr. Dottori in linea. Scrivo per un consulto sulle condizioni di mio padre. Ha 63 anni, fumatore, sovrappeso, con fibrillazione atriale da 2 anni con valvola mitrale moderatamente stenotica per malattia reumatica avuta in giovane età, precedentemente in cura con Cordarone + cardioaspirina, da circa 3 settimane cura passata a Cardicor + Coumadin (oltre ad Acediur che prendeva anche prima col Cordarone.)
Da Domenica notte ha notato urine di colore scuro, l'esame delle urine ha evidenziato emazie a tappeto, cellule diverse, nessuna infezione batterica. L'INR sabato mattina era 2,1 mentre lunedì era 4.2. Ha quindi interrotto la terapia con Coumadin, L'INR stamattina era 2,77 ma continua a perdere sangue nelle urine allo stesso modo, urine color marsala. Ieri ha fatto una ecografia dell'addome e delle vie urinarie, era tutto normale in vescica e prostata, solo è stato rilevato un rene ectopico in sede pelvica, dismorfico.
Stamattina il cardiologo ha prescritto due fiale di Ugurol per arrestare l'emorragia.
Inoltre ci hanno detto che deve fare una Tac per confermare la negatività sostanziale della ecogravia renale e pelvica.
Vorrei chiedervi come ci dovremmo muovere, forse richiedere un ricovero visto che l'emorragia urinaria non si arresta? Ugurol è compatibile con la FA e il rischio embolico? Per fare la Tac deve prima arrestarsi l'emorragia? La terapia anticoagulante va continuata?
Insomma vi chiedo se potete cortesemente darci un indirizzo su come muoversi in questo caso.
Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
L'Ugurol espone suo padre a un gravissimo rischio di ictus cerebrale. L'emorragia deve essere gestita in ambiente ospedaliero. La terapia anticoagulante con Coumadin è bene sia stata interrotta, ma l'assenza completa di qualunque forma di prevenzione tromboembolica, ripeto che espone suo padre al rischio opposto a quello emorragico. Forse l'eparina a basso peso molecolare può essere una soluzione temporanea. In ogni caso se ora l'INR è nel range terapeutico non è possibile ascrivere la responsabilità dell'emorragia in toto all'anticoagulante e quindi è giusto continuare ad indagare sulle potenziali cause. La TAC se senza mezzo di contrasto (come presumo) può farla anche se suo padre continua a perdere sangue in piccola quantità.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Utente
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Grazie mille dottore, si adesso lo portiamo al pronto soccorso.