Parkinsonismo da trauma cranico

Salve, scrivo per mia mamma che in seguito ad un incidente stradale nel 1996 ha subito tra le altre cose un trauma cranico, con ematoma rotto, nel senso che le usciva sangue dalla base del cranico, ed è stata in coma due settimane. al risveglio tra i vari sintomi è comparso un forte tremore al braccio destro che non l'ha più abbandonata. col passare degli anni, anche in seguito ad altri eventi traumatici,intervento di isterectomia andato male e ripetuto 3 volte in un mese a causa di emorragie interne, suicidio del fratello, depressione maggiore, il tremore si è esteso a tutto il corpo, tanto che alle volte non riesce ovviamente a stare in piedi e cammina sostenuta da due persone con dei movimenti delle gambe a scatti. questo non accade tutti i giorni ma solo quando è sotto stress o c'è qualcosa che la agita molto, altrimenti il tremore più frequente è sempre quello al braccio destro. dopo aver girato per svariati medici in cerca della cura giusta ora è seguita da uno psichiatra e assume lorazepan e sereupin, e la situazione è più stabile, sia per l'umore che per i tremori. ma non abbiamo una diagnosi per questi ultimi. potrebbero essere un forma di parkinsonismo secondario dovuto al trauma dell'incidente? abbiamo in prenotazione una visita neurologica ma è fissata a settembre. la diagnosi sui tremori ci servirebbe per inoltrare una domanda di invalidità, visto che tra le altre cose le hanno asportato milza, utero e ovaie nel corso degli anni. come si diagnostica una forma di parkinsonismo da trauma? quali esamu sono necessari intendo? grazie in anticipo per la risposta.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

un parkinsonismo da traumi ripetuti, come per es. accade nei pugili, è ben documentato mentre un parkinsonismo da trauma cranico isolato , come quello della Mamma, è ancora molto dibattuto e dubbio tra i parkinsonologi.
Se dovesse esserci una correlazione è più probabile che ci sia con le forme di parkinsonismo cosiddetto acinetico-rigido, cioè con quelle forme che si manifestano con rigidità del corpo e con movimenti rallentati, mentre le forme tremorigene sono più facilmente associate ad altri segni e/o sintomi neurologici che lo specialista ricercherà in corso di visita.

I tremori, di cui ne esistono diversi tipi, inizialmente vengono diagnosticati clinicamente, cioè in base alla visita, alla visione diretta del tremore stesso e alla eventuale presenza o meno di altri segni neurologici, pertanto a distanza una diagnosi differenziale tra i vari tipi di tremore è impossibile a farsi.
Tra gli esami diagnostici strumentali, nel vostro caso, assume una notevole importanza, sempre dopo la visita, meglio se da un parkinsonologo, una RM encefalica con particolare studio del nuclei della base, eventuali indagini funzionali e la Spect con Datscan, ma su questi punti sarà il neurologo a prescrivere gli eventuali esami più utili in base ai riscontri della visita stessa.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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