Recidiva ascellare dopo mastectomia

Salve. Mia madre e stata operata una prima volta a marzo 2015 per un carcinoma mammario duttale infiltrante (pt2 pn1a , recettori per estrogeni positivi 85-90%, recettori per progesterone positivi tra 1% e 10%, ki67 70%). Fatto mastectomia,isolati 10 linfonodi di cui uno metastatico, fatto ciclo di chemio. Curata per due anni con Arimidex, fino alla recidiva. A marzo 2017, dall'ecografia notiamo un linfonodo sospetto di localizzazione metastatica linfoghiandolare da carcinoma mammario. La TC ne rileva tre, di cui il più grande di 23×12mm, e gli altri di pochi mm).L'ago aspirato conferma. A maggio 2017 fa dissezione ascellare (tessuto adiposo delle dimensioni di cm 8×5×2 da cui si isolano 12 linfonodi, il maggiore di cm 3.5, al taglio, diffusamente di colorito biancastro) l'istologico conferma tre linfonodi sede di localizzazione neoplastica (recettori per estrogeni positivi 90%, recettori per progesterone positivi 1%, ki67 50%) la recidiva viene classificata così: pt2 pn2a. Ha appena iniziato nuovi cicli di chemio per tre giorni consecutivi ogni 21 giorni (non vorrei sbagliare ma mi pare di aver capito navelbine e fluorouracile, ma non potrei metterci la mano sul fuoco perché non ero presente) che dureranno 6 mesi, dopodiché radioterapia e alla fine le verrà cambiato Arimidex per delle punture mensili sulla pancia di cui non conosco il nome .Ora la mia domanda è: quanto posso sperare in una guarigione?  Ho letto che una recidiva regionale ha cattiva prognosi e che nel giro di un anno ci sarà sicuramente invasione metastatica. Sono terrorizzata, non vivo più al pensiero che possano comparire metastasi. Perché,  una volta comparse, non ci sarà molto da fare, questo è certo. Ho visto troppi casi simili. Mia madre e ancora giovane, 55 anni, non voglio perderla. Sono terrorizzata!
P.S.  La sorella di mia madre nel 2013, a 48 anni, ha avuto anche lei un carcinoma mammario,  G3 mi pare,  e con 8 linfonodi metastatici su 17 isolati. Lo scorso anno ha fatto il test genetico brca1 e brca2 ed è risultata positiva,  questo significa che lo siamo anche io e mia madre?
Grazie in anticipo
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Occorre un volume e forse non basterebbe per correggere alcuni suoi pregiudizi su questa malattia derivati probabilmente da una esplorazione senza guida di informazioni sulla rete.

Nessuno puo' negare che la situazione sia complessa, ma curabile senza alcun dubbio.

Un tumore insorto prima dei 50 anni vuol dire che non si può pensare che il primitivo tumore sia stato provocato dall'invecchiamento delle cellule, ma da cause verosimilmente genetiche. Noi con l'intervento rimuoviamo il tumore, ma non le cause che continuano ad agire. Ecco perché nel suo caso la cautela deve essere massima, in quanto figlia.
Le suggerisco un differente approccio alla malattia, perché di cancro si guarisce, ma è più difficile guarire dalla seconda e più grave malattia che si accompagna ad esso : la paura del cancro !


Di questo ci occupiamo da anni nel mio blog RAGAZZE FUORI di SENO, cui partecipano anche molte figlie di madri ammalate .
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html

in cui e' possibile correggere molti dei suoi pregiudizi su ereditarieta', prevenzione, e soprattutto PAURE e DARE SEMPRE SPERANZA

https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html

Se lo desidera (si presenti con un nome, anche fasullo) e dica pure che l'ho invitata io, cosi' puo' saltare tutti i preamboli ed entri nel nostro blog delle RAGAZZE FUORI DI SENO e Le prometto che non la lasceremo sola..
rIASSUMA LA STORIA DELLA MAMMA E PARLI DELLE SUE PAURE senza remore.....

https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-754.html

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, non nego di essere terrorizzata da questa malattia, ma in questi ultimi anni ho visto troppe persone a me vicine (non parlo solo di parenti) morire.
Mia madre si è ammalata una prima volta a 53 anni, quando già era in menopausa e il mio timore più grande riguarda il ki67, perché è troppo elevato.
Fortunatamente, per ora, gli esami non hanno rilevato metastasi a distanza, ma la paura resta. Vorrei capire soltanto se da questa recidiva può guarire oppure se mi devo rassegnare e pensare già adesso ad una cronicizzazione della stessa.
In famiglia ci sono stati "solamente" tre casi di tumore, che io sappia. Mio nonno, morto molti anni fa per un cancro al fegato (credo), mia zia e mia madre.
La ringrazio tanto per qualsiasi risposta voglio darmi e non meno per l'invito al blog
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dopo
Utente
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Ho dimenticato di dire che io ho 29 anni ed è da circa 10 anni che faccio controlli (ecografia e visita senologica) ogni 6 mesi. Il senologo mi ha detto che per la mammografia devo aspettare ancora un paio di anni, anche se io sono contraria e vorrei già farla.
Fra qualche mese, inoltre, farò il test genetico anche se, da quanto ho capito, ho una fortissima probabilità di avere la mutazione.
Crede sia abbastanza?
Grazie e scusi se sembro insistente ma sarei più contenta di prevenire, anziché curare, sarei disposta perfino a sottopormi ad una mastectomia preventiva pur di scongiurare il tumore.
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