Affanno e confusione durante minimo sforzo

Buonasera,

mi chiamo Fabrizio, ho 23 anni. Sono alto 1,87m e peso 78kg.
Espongo un dubbio riguardante la mia condizione di salute, sperando di poter ottenere delucidazioni in merito.
Circa un mese fa, durante una corsa di circa 5km a ritmo non eccessivamente sostenuto (attività che sono solito praticare almeno due volte a settimana) accuso vertigini e dispnea che mi costringono a fermarmi e a proseguire il tragitto camminando.
Dopo qualche minuto, riprendo a respirare normalmente, continuando ad accusare vertigini.
Giungo a casa privo di appetito e mi corico. Nella notte mi sveglio accusando nuovamente vertigini, dispnea e lieve indolenzimento del braccio sinistro e spaventato mi reco al pronto soccorso dove sono sottoposto ad ECG di una manciata di secondi con esito negativo.
L'indomani mi reco dal medico curante che prescrive esame del TSH ed ECG entrambi nella norma.
Il giorno stesso vado a correre e dopo neanche 1km mi trovo costretto a fermarmi accusando gli stessi sintomi del giorno prima.
Torno dal medico curante il quale mi consiglia una visita dal cardiologo.
Ennesimo ECG, ecocolordoppler e Holter 24h, tutto nella norma.
Faccio notare al cardiologo che i sintomi li accuso esclusivamente durante uno sforzo, anche minimo.
Per il cardiologo un ECG sotto sforzo non è necessario.
Torno dal medico curante per tirare le somme: la mia è una forma d'ansia da curare con Lexotan 1,5mg. Una compressa alla mattina e una alla sera.
Perplesso (corro due volte a settimana e gioco a calcetto con gli amici da anni senza problemi e le mie condizioni a lavoro e in famiglia non sono cambiate. Non riesco a giustificare quest'ansia), mi fido della diagnosi del medico e inizio la cura.
Nelle successive settimane, continuo ad accusare affanno durante i minimi sforzi a lavoro e di conseguenza, per timore, interrompo l'attività fisica.
Qualche giorno fa torno dal medico curante, facendo presente che la situazione è rimasta tale quale a prima.
Mi viene prescritta una serie infinita di esami del sangue (purtroppo mentre scrivo non li ho sotto mano).
Tutto perfetto, tranne la vitamina D un po' carente.
L'ultimo suggerimento del medico è stato di acquistare in farmacia un pulsossimetro al fine di misurare la saturazione quando sono in affanno.
Saturazione sempre tra il 95% e il 98%.
Questa sera torno a correre, dopo poco meno di 1km accuso i soliti sintomi.
Torno a casa e per curiosità misuro la saturazione: 92%.

Tre domande:
È meglio che effettui un ECG sotto sforzo?
Quel 92% di saturazione può essere la causa dei miei sintomi?
Posso stare tranquillo a riposo?

Ringrazio anticipatamente per la pazienza e mi scuso per essermi dilungato.
Ci tengo a precisare che sono ben lontano dall'essere ipocondriaco (in 23 anni sono stato dal medico forse un paio di volte) e se chiedo consulto qui è solo per conoscere il punto di vista di un altro medico.

Nuovamente grazie e buon serata,

Fabrizio.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Chiunque affronti una attività' fisica come la sua dovrebbe eseguire:
1- test da sforzo
2 - ecocolordoppler cardiaco
3 Holter delle 24 ore

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso