Tendinite inserzionale achillea

Gentili dottori,
vi espongo sinteticamente il mio problema. Dopo controllo specialistico ortopedico, ho avuto diagnosi di tendinopatia inserzionale achillea destra, dovuta probabilmente alla corsa (sono un runner). La risonanza magnetica non ha evidenziato anomalie particolari. Prescritta tecar senza risultati. Successivamente ho fatto un paio di sedute di mesoterapia che sembravano aver praticamente risolto il problema. Così ho ripreso cautamente con camminate e ciclismo ma dopo un'uscita in bici forse un po' troppo forzata, il disturbo si è riacutizzato. Così ho rifatto la mesoterapia, ma questa volta senza risultati. Un altro specialista ha confermato che si tratta di "tendinite inserzionale achillea retrocalcaneare"(forse anche borsiste?). Ora sto completando un ciclo di ultrasuoni in immersione e dicloreum 150 ma anche stavolta senza risultati soddisfacenti.
All'ultima visita mi è stata prospettata la possibilità di provare un'infiltrazione molto mirata di cortisone nel punto di dolore ed eventualmente onde d'urto.
Attualmente il dolore è assente a riposo e si presenta con il movimento (semplice camminata) oppure alla pressione. Il punto esatto è a circa 3-3,5 cm da terra, centralmente proprio in zona retrocalcaneare.
Vorrei sapere su cosa si basa la diagnosi differenziale tra tendinite inserzionale e borsite e quali sono le migliori possibilità terapeutiche oggi disponibili.
Il problema sta diventando davvero molto fastidioso perché pur con calzatura un po' "zeppata" posteriormente e talloniera ammortizzata (a nido d'ape) mi costringe a zoppicare quasi costantemente con ripercussioni su schiena e resto del corpo. Sono circa da un paio di mesi in questa situazione.
Ringraziando per l'attenzione e la disponibilità,porgo cordiali saluti
[#1]
Dr. Nicola Fredella Ortopedico 101 5
La diagnosi differenziale è fatta in base alla risonanza magnetica, radiografia ed esame clinico. Le sconsiglio di effettuare infiltrazioni in sede che possono portare ad una rottura del tendine d'achille.
Il sospetto è che si tratti di Huglund e che pertanto possa essere trattato chirurgicamente.

Dr. Nicola Fredella

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
grazie della cortese risposta. Ho temporeggiato per riscrivere perchè volevo avere i risultati della radiografia. In sostanza l'rx non ha rivelato anomalie particolari se non qualche piccolo segno di calcificazione in zona retrocalcaneare. I sintomi sono ancora presenti, ovviamente si fanno sentire con il movimento (semplice camminata).
Attualmente sto continuando con ultrasuoni a contatto, ma non mi sembra sia cambiato granchè dopo una decina di sedute. Come posso procedere? Quali sono trattamenti più efficaci?
Ringrazio per l'attenzione, un cordiale saluto
[#3]
dopo
Utente
Utente
Per completezza trasmetto il responso preciso della radiografia:

"Non alterazioni osteostrutturali focali bilateralmente. Conservati i rapporti articolari. Regolari i profili degli spazi articolari. Bilateralmente ridotta la curvatura dell'arco plantare. Bilateralmente minutissimo appuntimento calcaneare plantare".
Come detto in precedenza, l'ortopedico dopo visione dell'RX mi ha solo parlato di qualche segno di calcificazione retrocalcaneare ma non ne ha dato molta importanza.
Chiedo gentilmente un aiuto perchè la situazione come detto non accenna a migliorare, anzi talvolta mi sembra di stare peggio, soprattutto la sera a fine giornata. Zoppia e dolore mi stanno compromettendo sia nell'attività lavorativa sia nelle normali attività quotidiane. Informandomi un pò ho sentito parlare anche di radiofrequenze, ma non so più cosa provare. Esiste qualche centro specialistico che segue in particolare queste situazioni?
Ringrazio ancora per l'attenzione e disponibiltà
Cordilai saluti