Termoablazione a radiofrequenza su metastasi alla colonna

Alla Vostra cortese attenzione,
Vi contatto per sapere se è possibile effettuare nel mio caso la Termoablazione a radiofrequenza. Ho 55 anni, vivo a Roma e dopo essere stata operata di carcinoma mammario al seno SX nel 2009, ho avuto una recidiva in loco nei primi mesi di quest'anno. La prima settimana di marzo mi sottopongo ad una mastectomia radicale.
Nell'ultima PET/TAC vengono evidenziate 2 alterazioni osteoaddensanti a livello del soma di D9 (rispettivamente di 15 e 6 mm). Il seguente esame istologico conferma la natura tumorale delle stesse, DAL REFERTO: aspetto morfologico compatibile con metastasi di carcinoma alveolo cordonale e duttale, compatibile con origine mammaria.
A fronte di questa situazione vorrei un vostro parere specialistico sulla possibilità di effettuato il trattamento di "ablazione a radiofrequenza".
Attualmente i dolori per la metastasi vertebrale hanno raggiunto un livello intollerabile, nonostante la terapia con paracetamolo+codeina. L' oncologa mi ha prescritto un trattamento radioterapico, ma è anche favorevole a che io mi sottoponga al trattamento su indicato.

Resto in attesa di ricevere Vs. indicazioni sulla possibiltà di trattamento ed eventualmente dove è possibile effettuare lo stesso.

Grazie
Antonietta
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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 337 13 1
In linea di principio si, la ablazione delle lesioni ossee e dunque vertebrali è da considerare la metodica di scelta; il discorso tuttavia è estremamente ampio, in quanto è indispensabile di volta in volta valutare il quadro clinico ed anamnestico di ogni Paziente, le caratteristiche delle lesioni (sede, numero e tipologia), ed è inoltre opportuno valutare se si tratta di localizzazioni suscettibili maggiormente di termo-ablazione o di crio-ablazione (ossia ad alte o basse temperature); l'ablazione di una lesione scheletrica, ed ancor di più vertebrale, dovrà inoltre essere associata a cementoplastica (vertebroplastica nel Suo caso), che ha lo scopo di stabilizzare, ossia evitare lesioni fratturative, dell'osso trattato con ablazione (che risulterebbe indebolito e quindi a rischio di frattura); la cementazione inoltre aumenta l'efficacia della procedura, ed in particolare scongiura la possibilità di recidiva locale.

Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti

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