La diagnosi dell'urologo è che la prostatite fosse correlata alla possibile presenza

Gentili dottori,

Alcuni anni fa ho sofferto, molto giovane, di una prostatite che fu trattata con antibiotici e anti-infiammatori, e successivamente consigliandomi un'attività sessuale regolare e una maggiore attività fisica. Per alcuni anni, la situazione è rimasta sotto controllo.
Oggi ho 31 anni e mi trovo a Roma per la mia attività professionale. Da alcune settimane, ho cominciato ad accusare un bruciore durante la minzione. Il medico mi ha consigliato un urinocultura che ha dato esito negativo. Successivamente, mi ha altresì consigliato una spermiocultura che ha indicato sviluppo di staphilococcus sp (non aureus) con una carica di 20.000 UFC/ml, segnalando atresì viscosità aumentata +++ e un discreto numero di filamenti mucosi nelle urine.

La visita specialistica urologica, dopo avere constatato un forte dolore alla palpazione della prostata ha indicato la seguente terapia:

NEBICINA FIALE 150mg - S: 1 fiala al dì per 7gg

successivamente, al termine

BACTRIX FORTE COMPRESSE S: 1/2 compressa ogni 8 ore per 20gg
MINOCIN 100 COMPRESSE S: 1 compressa dopo pranzo per 20gg

inoltre, per l'intera durata del trattamento, l'urologo ha prescritto:

TOPSTER SUPPOSTE S: 1 supposta per 28 giorni
SPASMOMEN 40mg S: 1 compressa per 60 giorni

E' importante sottolineare che la diagnosi dell'urologo è che la prostatite fosse correlata alla possibile presenza di batteri nel colon (e-choli) che si manifesta con ricorrenti feci morbide. Un anno fa ho in effetti trattato una ciste (fistola) anale.

Orbene, oggi ho cominciato questa terapia. Giacché ho sentito dolore nel punto dove è stata operata l'iniezione di NEBICINA, ho letto con più attenzione il foglietto illustrativo, rendendomi conto che il farmaco presenta importanti effetti collaterali, che possono giungere fino alla perdita irreversibile dell'udito. Consultando quindi medici non specialisti, mi è stato riferito che il farmaco e l'insieme della terapia è in effetti molto forte e, forse, non sufficientemente fondati sulla base delle analisi e degli esami effettuati.

Sono quindi a chiedere cortesemente con urgenza un parere di personale medico specializzato, possibilmente in tempi che mi consentano di valutare per tempo se continuare o interrompere la terapia (domani dovrei effettuare la seconda iniezione).

Cordiali saluti,
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Noi non siamo certo qui per giudicare l'idoneità di una terapia consigliata da un nostro Collega, che certamente agisce secondo la propia scienza e coscienza ed ha avuto l'insostituibile vantaggio di poterla valutare direttamente. In termini più generali, possiamo invece affermare che la comunità urologica si divida oggi in Colleghi che approcciano la prostatite subacuta e croinica con prolungate terapie antibiotiche, talora molto energiche, ed altri che danno più valore alla componente infiammatorio/congestizia, manifestano parsimonia nella prescrizione degli antibiotici, preferendo principalmente indicazioni inerenti lo stile di vita. La maggioranza dei Colleghi qui su Medicitalia appartiene alla seconda categoria. Al momento non vi è ancora chiarezza su cho possa avere ragione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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