Fumo 2-3 sigarette e cannabis

Buongiorno, sono un 20enne, studente di medicina. Fumo 2-3 sigarette e cannabis (non in quantità spropositate) giornalmente, attività fisica 2-3 volte a settimana ma sotto esame la interrompo, dormo 6-7 ore/giorno. Il vizio del fumo non è un vizio che va avanti da molto ma da qualche mese, prima le sigarette e l'uso di cannabis erano sporadici ma comunque cercherò di eliminarle il prima possibile.
Il mio problema è mantenere l'erezione, questa infatti spesso svanisce poco dopo la penetrazione o nel mettere il preservativo, lasciando il pene turgido ma non eretto, da qui l'impossibilità di eseguire la penetrazione perchè il pene tende a piegarsi. Il problema non è continuo ma mi permette di avere rapporti completi con la fidanzata. Durante i rapporti che abbiamo avuto reputavo l'erezione normale ma la mia ragazza mi ha detto che secondo lei comunque anche quando abbiamo avuto rapporti non era al 100%. Durante la masturbazione l'erezione non svanisce ma io non la reputo normale neanche quando sono da solo. Nonostante riesca ad avere anche rapporti normali, il disagio c'è sia dal mio punto di vista, sia da quello della mia fidanzata che ci rimane male anche perchè lei è piuttosto insicura del proprio aspetto fisico.
Oltre a questo ho dei disturbi gastro-intestinali da qualche mese e ho perso 6-7 kg su un peso di 64kg in 3-4 mesi. Sono già andato dal gastro-enterologo dato che in famiglia abbiamo una brutta storia di tumori allo stomaco. Il dottore ha detto che probabilmente è solo un'ernia iatale o al semplice stress degli esami. Nel frattempo ho fatto analisi del sangue e calprotectina come da suo consiglio. I valori sono tutti normali e solo la calprotectina è da ripetere per quantità insufficiente.
Sono anche andato da un andrologo per una prima visita e il dottore ha fatto la classica ispezione al pene, controllato eventuali ernie inguinali e controllato la prostata. La visita non ha evidenziato alcun problema e, dopo un breve dialogo, il dottore ha ritenuto che fosse dovuto ad un discorso psicologico data la mia scarsa esperienza (non avevo avuto ancora rapporti prima della visita) e mi ha consigliato un'analisi degli ormoni (testosterone ecc). Tuttavia mi pare che il dottore abbia preso un po' alla leggera questo problema, dopo la visita di rapporti con la fidanzata ne ho avuti e anche soddisfacenti per entrambi sebbene l'erezione non fosse al 100% ma il problema non si è risolto. Il fenomeno non si manifesta in maniera continua ma discontinua e mi conferma la diagnosi fatta dal dottore, tuttavia mi chiedo come non riesca ad avere un'erezione completa anche quando abbiamo rapporti completi. Psicologicamente nel momento in cui ci avviciniamo ad un rapporto sono solitamente tranquillo e lo dico con sincerità. A breve eseguirò anche l'analisi dei valori degli ormoni ma credo che i valori saranno tutti normali e questo un po' mi preoccupa perchè in caso non saprei più a cosa pensare di questa situazione, nè saprei cosa fare per risolverla.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

faccia questa valutazione ormonale e poi, sempre se indicata dal suo andrologo di fiducia, una valutazione vascolare, soprattutto delle arterie cavernose del suo pene.

Detto questo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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