Attacchi di panico, ansia, paura di allontarsi da casa

Salve,
Da circa 4 anni soffro di attacchi di panico e, attualmente, stanno iniziando a intaccare la mia qualità di vita.Tutto è iniziato una sera di 4 anni fa, mentre fumavo della marijuana con la mia ex compagna (ero un fumatore abituale da circa 2 anni),ho avuto,anche se ai tempi non lo sapevo, un forte attacco di panico.Sensazione di morte imminente, tacchicardia fortissima, sensazione di svenimento e vomiti.Li per li,nonostante lo spavento,non diedi troppo peso alla questione ed essendo comunque un "fumatore esperto" pensai: "succede".Dopo 3 giorni riprovai a fumare e di nuovo, stessa reazione ma in forma piu' lieve (avevo fumato meno), allora decisi di smettere completamente.In realtà nei mesi successivi feci qualche tiro ma niente di che, non riuscii piu' a fumare con la spensieratezza che avevo,quindi da quel giorno a oggi posso dire di non aver piu' toccato hashish e marijuana.Dopo quella esperienza iniziarono i miei problemi,avevo sempre dolori al petto, tant'è che andai piu' volte al pronto soccorso, convinto di avere problemi cardiaci, ero sempre agitato, mi veniva la tacchicardia senza nessun motivo e dovevo sdraiarmi per calmarmi,oppure fare una passeggiata,pensavo di impazzire.Ero convintissimo di avere qualche malattia,perchè in vita mia MAI ho avuto problemi di nessun tipo, non sapevo neanche cosa fosse il panico prima di quell'esperienza. Ho fatto ogni sorta di controllo,mio padre è medico quindi insomma, penso di essere stato visitato piu' che bene.Ogni analisi ha dato esito negativo.Sia mio padre sia i medici del pronto soccorso,mi hanno sempre consigliato di prendere delle gocce attribuendo tutto all'ansia.Da 1 anno a questa parte i miei attacchi di panico si sono focalizzati, mi spiego meglio. Prima mi venivano senza motivo, ora mi vengono quando mi allontano da casa. Se ad esempio devo andare fuori citta' in macchina, è fatta, panico al 100%, ma non solo,capita sporadicamente in altre occasioni,come barbiere,bar con amici,uscite in giro Vista la situazione e visto che sono fidanzato con una ragazza che vive a 140km da me,ho deciso di andare,il mese scorso, da uno psichiatra, che mi ha prescritto per 15 giorni 0,25gr di Xanax e il Lyrica. Io ho rifutato il Lyrica, chiedendo di poter iniziare solo con lo Xanax e vedere come va, e lo psichiatra mi ha dato giudizio favorevole.Ora,lo xanax "funziona",nel senso che sono andato piu' volte fuori città dalla mia ragazza, prendendo però 0.50gr,ma non mi sento comunque bene, nel senso che vado, guido però non sono tranquillissimo.. è come se avessi del panico che viene strozzato, meglio non saprei spiegare come sensazione. Vorrei chiedervi, cosa mi consigliate di fare?Dovrei farmi prescrivere il Lyrica come consigliato dal mio psichiatra?La mia paura sono gli effetti collaterli,come problemi di erezione o chissà che altro.Seconda domanda, secondo voi è possibile guarire definitivamente da un disturbo del genere?Che percorso mi consigliereste di fare?Grazie in anticipo per le risposte
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il solo xanax non è risolutivo ma neanche il lyrica può essere considerato approccio di prima istanza per i suoi disturbi.

Sentirei un altro parere.


Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Ok, grazie per la risposta. Lo xanax però mi ha reso possibile, bene o male, il superamento dell'ostacolo.. Ovviamente si, ho capito benissimo che non è una soluzione. Come mai il Lyrica non va bene? Nel post non ho specificato quello che mi è stato detto dallo psichiatra al riguardo: "non è esattamente un farmaco per quel tipo di disturbo ma io lo uso in casi simili al tuo con discreto successo". Quale dovrebbe essere l'approccio corretto per il mio caso? Così mi faccio un'idea.. E soprattutto, secondo lei posso guarire definitivamente?
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