Puntura accidentale e compulsioni

Buongiorno dottori,
Sono una studentessa di infermieristica, e sono di fronte a un problema che mi ha messo in crisi. All'incirca 4 mesi fa mi sono punta con un ago nel portaghi, a causa di una manovra sbagliata da parte mia. Inizialmente non mi sono punta ma poi per "dimostrare" a me stessa che non potevo essermi punta con quel movimento della mano, l'ho rifatto e mi sono punta.
Dopo l'incidente nel portaghi ho continuato a eseguire tutte le manovre infermieristiche richieste dal corso di laurea; ma basta che io esegua un insulina o un clexane (anche seguendo i passaggi in maniera perfetta) e sentire le dita formicolare o pizzicare. Per questo me le controllo scrupolosamente anche a casa, tanto che sono arrivata persino a controllare i guanti sotto l'acqua per verificarne l'integrità. Ho effettuato i test tempo 0 e a distanza di tre mesi che sono risultati entrambi negativi per Hiv e HCV. Quando ho avuto la notizia mi sono tranquillizzata inizialmente, ma questa sensazione è quasi subito sparita e le mie paure sono rimaste. Ora sono in tirocinio in un altra unità operativa e ieri notte maneggiando un ago a farfalla per un prelievo mi sono nuovamente punta, ma nel togliere il tappo di questo ago (quindi prima di pungere il paziente). Io ricordo la scena in cui cerco di togliere il cappuccio all ago e mi pungo, ma la mia mente mette in dubbio queste immagini continuamente sopratutto da quando ho saputo che il paziente a cui dovevo fare il prelievo era HCV+. L'immagine è nitida nella mia testa, ma nonostante questo non mi fido di quello che ho visto. Penso che magari mi sono contaminata o punta senza essermene accorta e cerco ogni tipo di rassicurazione su internet. Io ho anche poca fiducia nelle mie capacità e per questo mi approccio già con ansia, che poi mi fa sbagliare.
Volevo anche specificarvi che quando avevo 16 anni penso di aver sofferto di DOC omosessuale per un periodo (dico penso perché mai diagnosticato) in quanto avevo dubbi sulla mia sessualità che non mi facevano dormire la notte e che mi facevano stare a letto depressa tutto il giorno. Spesso compulsavo su internet cercando informazioni e alternavo momenti di rassicurazione a momenti di ansia pura. Ho avuto anche dei pensieri compulsivi sul fatto che la relazione con il mio ragazzo non fosse autentica e che non lo amassi abbastanza, tanto da quasi mettere fine alla relazione nonostante i miei sentimenti fossero forti e reali, creando in me uno stato d'ansia generalizzato. Credo di aver bisogno di aiuto e di aver scritto anche per avere ulteriori rassicurazioni rispetto a quello che mi è accaduto con l'ago "pulito". Non riesco più a vivere con questo umore basso a causa dei pensieri che mi affollano la mente e al tempo stesso non voglio rinunciare a questo lavoro.. soprattutto perché credo che poi questo problema in ogni caso si rimanifesterà in altra forma.
Grazie per chi mi ascolterà, solo a scrivere mi sento già un po' meglio.
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Visto che ha questo tipo di preoccupazioni sarebbe utile una valutazione specifica da parte di uno specialista per capire se vi sia la possibilità di introdurre una terapia adatta.

Dr. F. S. Ruggiero

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