Crisi di pianto

Buongiorno, ho perso mia madre 7 anni fa.
quando ero piccola lei lavorava in fabbrica e faceva i turni così quando doveva lavorare mi portava da mia nonna (mio padre non viveva con noi)
soffrivo molto per questo, e non come i bambini che piangono quando la mamma va via ma poi riesci a distrarli con un giocattolo.
Non so perché ma soffrivo molto e ho un ricordo vivido di quei momenti, riesco persino a sentire quel dispiacere che mi pervadeva.
Oggi convivo ed ho perso il lavoro da due settimane, il mio compagno invece lavora.
Lavora 12/13 ore al giorno e trascorriamo 2 ore la sera al suo ritorno, io facevo circa gli stessi orari e forse non mi accorgevo del fatto che passiamo poco tempo assieme. Da quando non lavoro, al momento di andare a letto succede che mi viene un nodo allo stomaco e mi viene da piangere perché l'indomani sarò tutto il giorno senza di lui. Stamattina è dovuto andare a lavoro 2 ore prima e ieri ho singhiozzato come una bambina al pensiero mi sarei risvegliata senza lui nel letto, ed ora mentre scrivo mi fa venire un buco nello stomaco. Non capita tutte le sere, ma diciamo una sera si ed una no. Mi accorgo che è una cosa strana e stupida e cerco di pensare "È normale che va a lavoro, smettila sono stupidissimi pensieri"
Non ho idea di cosa mi succeda, dopo questa crisi poi mi calmo di colpo e mi accorgo che è tutto normale, come se tornassi nella ragione. Ho paura che queste mie crisi rovinino il mio rapporto, anche se lui in quei momenti mi sta accanto. Vorrei riuscire a capire se questi episodi siano legati al dolore che provavo per mia madre, anche perché ieri che sono proprio "esplosa" mi ha rievocato quei ricordi.. La morte di mia madre mi ha segnata tanto, poiché non avendo un padre presente, per me lei era tutto. Ho passato anni con crisi di panico e pensieri suicidi.. Passo dal piangere al sentirmi apatica in meno di mezz'ora. Ho fatto il test presso uno psicologo del SSN di cui non ricordo il nome, ma quello con 500 domande, due anni fa e non mi è stato riscontrato nessun disturbo della personalità. Non riesco più a vivere con queste crisi, vorrei tornare ad essere serena invece di portarmi dietro sofferenze e fobie dopo 7 lunghi anni..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

Oltre al test, che cosa è emerso dal colloquio psicologico? Lei fa dei collegamenti con la perdita della mamma e potrebbe essere sensato così come l ' attaccamento che sin da piccola aveva con la mamma. Tutto ciò non solo merita un approfondimento diretto ma anche un intervento perché lei riesca a stare bene.

Ha mai pensato di tornare dallo psicologo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
È emerso che ho problematiche a relazionarmi con gli altri, perché cerco sempre un senso di attaccamento, non so bene come spiegarmi. In sostanza mi lego tanto alle persone e soffro se si allontanano, in effetti ho avuto vari episodi anche con amicizie in cui ero davvero tanto attaccata e quasi gelosa.
Il foglio con la diagnosi non lo trovo più, deve essersi perso durante il mio recente trasloco.
Ho pensato di tornare dallo psicologo, sono un po' indecisa perchè fatico a chiedere aiuto solitamente cerco in ogni modo di trovare un uscita da sola.. So che è uno sbaglio. Quando sono stata dalla psicologa dopo la morte di mia madre stavo peggio quando uscivo dal suo studio, e non sono più voluta tornare. Forse era normale ma non c'è la facevo, il dolore nel parlare di lei, ogni volta era troppo per me. Anche questo mi frena a tornare da uno psicologo. Dall'altro lato invece vorrei riuscire a lasciarmi dietro tutto e ricominciare senza dolori del passato.. Sto valutando di iniziare ad andare in un consultorio gratuito magari per iniziare e vedere come va. Grazie della sua risposta Dottoressa