Extrasistolia

Buongiorno,

sono un uomo di 42 anni e da circa 15 giorni ho una sensazione di cardiopalmo aritmico, molto fastidiosa, che tende ad attenuarsi fino a scomparire con il movimento per poi ricomparire con il riposo. La notte sto bene.
Ho una ipercolesterolemia che controllo con ezetimibe 10mg al giorno (non tollero statine per dolori muscolari) e per il resto sono in buona salute. Non fumo (ex fumatore, cessato da più di 10 anni), sono normopeso e faccio attività fisica "costante".. per impegni di lavoro posso permettermi solo una passeggiata a passo sostenuto (circa 6km orari) una volta a settimana, della lunghezza compresa fra i 5 ed i 10km.
Un ECG basale ha evidenziato una sola extrasistole atriale.
Un Eco cuore sostanzialmente nella norma fatta eccezione per una ridondanza del setto interatriale
Un Holter, invece, ha evidenziato quanto segue:

RS per tutta la durata della registrazione, FC minima 31 bpm, FC massima 128, media 68.
6471 BESV (sottostimati) talora bloccati.
13 intervalli RR (per lo più notturni) maggiori di 2 secondi (il più lungo 2,2 secondi alle 2.32 della notte) per blocco dell'onda P da BAV di II grado tipo Luciani Wenchebach.


Ora mi è stato detto dal cardiologo di non preoccuparmi, perchè con tutta probabilità è dovuta ad ipertono vagale. Eventualmente controllare un Holter fra 5-6 mesi.

La mia domanda è la seguente. Non ho mai sofferto di ipertono vagale. E' possibile che, di punto in bianco all'età di 42 anni, se ne cominci a soffrire? Altra questione .. le extra sono molte e molto fastidiose .. ma a detta del cardiologi un beta-bloccante, considerato in discorso del BAV, non è indicato. Esiste una soluzione alternativa?

Grazie e saluti
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Le sue extrasistoli sono sopraventricolari e benigne....capisco il fastidio che lei riporta, ma non bisogna far terapia esclusivamente per i sintomi. E' importante pesare vantaggi e svantaggi e nel suo caso sono più i rischi di effetti indesiderati della terapia che i vantaggi del miglioramento dei sintomi. L'ipertono vagale ha scarso ruolo nella loro genesi. E' più probabile che siano legate a quella "ridondanza" del setto interatriale emersa dall'eco.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta dr Rillo.

Cosa ne pensa di quelle pause notturne per onda p bloccata? mi hanno detto che il fenomeno di allungamento progressivo dell'intervallo pr configura il tutto come una cosa benigna (ma a me sinceramente preoccupa un po')

Grazie e saluti
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
E' assolutamente fisiologico.....di notte, in questo caso gioca un ruolo la prevalenza vagale, quelle pause non esprimono patologia. Si tranquillizzi
Saluti
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Utente
Utente
Molto bene la ringrazio dottore, per cortesia e la puntualità.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Mi perdoni Dottore, ultima curiosità. Quella "ridondanza" del setto è una condizione, mi hanno detto, fisiologica o para-fisiologica (brutto termine per dire che è normale). L'ecografia cardiaca (un ecocolordoppler per essere precisi) a cui sono stato sottoposto è sufficiente per valutare se questa "ridondanza" è associata a passaggio di sangue fra i due atri o solo accertamenti ulteriori permetterebbero di chiarire questo aspetto?
(le chiedo questo perchè un mio amico 5 anni or sono ha avuto un evento cerebrale da probabile fonte emboligena cardiaca per difetto interatriale)

La ringrazio e la saluto
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Per escludere un PFO è necessario fare un eco transesofageo o un doppler transcranico....ma se ce ne sono le indicazioni. Questo può stabilirlo solo chi le ha fatto l'eco e non io a distanza...
Saluti cordiali
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Utente
Utente
Il Medico che ha effettuato l'esame mi ha fatto notare e vedere la mobilità del setto interatriale, definendola come variante della normalità quindi non ha posto alcuna indicazione ulteriore (ne a voce ne sul referto)

La ringrazio molto, saluti
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Utente
Utente
'Riesumo' la discussione per riferire che il cardiologo che mi sta seguendo ha indicato esecuzione di studio elettrofisiologico perché ha posto l'attenzione sui BAV di 2 grado notturni, anche se con 'allungamento ' del tratto pq ( che se non erro è il fenomeno di Luciani ecc ecc).
Sono un po' spaventato a dire il vero
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Per questo non c'è alcuna indicazione a eseguire uno studio elettrofisiologico intracavitario....il BAV 2:1 notturno tipo Wenckebach che lei descrive è fisiologico. Ho enormi perplessità che un elettrofisiologo degno di questo nome possa aver posto indicazione all'esame solo per questo.
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Utente
Utente
La ringrazio mi ha rassicurato. È stato il mio cardiologo a porre il problema , domani ho già appuntamento con un aritmologo per dirimere il quesito.

Grazie ancora
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Utente
Utente
La aggiorno sul consulto di stamane con l'aritmologo. I fenomeni di Luciano ecc sono 'prevalentemente' notturni, ma non esclusivamente, e vi è un dubbio se siano davvero fenomeni di Luciani perché, così mi dice l'aritmologo, vi è un minimo allungamento, proprio minimo, di un intervallo (se non erro si chiama PQ). Quindi mi ha suggerito di rifare un Holter (che metterò domattina) ed eventuale studio elettrofisiologico.

Confesso che ho molta paura
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Un approfondimento diagnostico non significa che lei abbia il problema. Se si tratta di Luciani Wenckebach non deve far nulla, se sono BAV di 2° notturni idem, se il Luciani Wenckebach è anche diurno personalmente ancora non farei nulla )magari un test da sforzo), se sono BAV 2:1 anche diurni va fatto l'approfondimento.....prima di arrivare allo studio elettrofisiologico è corretto ripetere l'Holter cercando di fare attenzione maggiore alla diagnosi, tantopiù se lei è asintomatico....
Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio molto. La aggiornerò sugli sviluppi. Domani posizionerò l'holter
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Utente
Utente
Dottore mi scusi l'ennesimo disturbo. I blocchi di tipo2 NON Luciani ecc ecc con che percentuale progrediscono verso blocco completo? Ed a che velocità? Giorni? Mesi?Questo dubbio mi mette un po' di timore, anzi molto...

Grazie moltissime
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Utente
Utente
Dottore buongiorno ancora. Oltre alla domanda sulla progressione volevo chiederle una possibile causa dei miei disturbi. Mi hanno suggerito una possibile miocardite, ma io non ho avuto recentemente sintomi infiammatori o influenzali. Sono un po' preoccupato perché ho letto che le miocarditi sono condizioni gravi ed evolutive.

La ringrazio
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Utente
Utente
Aggiornamento. Ieri ho effettuato un secondo Holter a distanza di 15 giorni dal primo.
Numerose extrasistoli atriali (numero uguale a quello del primo Holter), FC variabile per possibile blocco seno atriale.

Andando a riguardare con il cardiologo il primo Holter anche lì probabilmente si vedeva il blocco seno atriale (ma non era stato refertato). In sostanza nel secondo tutto uguale tranne che per la scomparsa di quei 13 episodi di blocco AV (dubbi se fossero di tipo 1 o di tipo 2).

Il cardiologo continua a dirmi che potrebbe essere il lascito di una miocardite , senza però dirmi cosa fare dal punto di vista degli esami.
Dice solo che bisogna fare lo studio elettrofisiologico..


Sono sempre più confuso
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Utente
Utente
Aggiorno il post riportando gli esami ematochimici effettuati al 22 giorno dall'inizio dei sintomi. Emocromo, ves, pcr, troponina I, BNP negativi. Sierologia IGM per virus (herpes, cmv, ebv, coxksakie, Parvovirus b19, Borrelia) negativi. IgG positive per ebv e parvovirus b19.
Tiroide, funzionalità renale ed epatica nella norma.

Se non erro la presenza di IgG evidenzia una pregressa infezione ma non ne permette la datazione.

Alla luce di tutta la storia è possibile ipotizzare una miocardite? Sarebbe utile effettuare una risonanza magnetica cardiaca?

Intanto le extrasistoli sintomatiche perdurano.. in assenza di altri senti o sintomi (in particolare nessun segno di scompenso cardiaco)

Grazie e saluti
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Aggiornamento ... effettuato test da sforzo risultato negativo, sia per problemi di ischemia sia di frequenza (raggiunto più dell'80% del massimo e la risposta del cuore è stata buona).

Nel dubbio che quegli blocchi atrioventricolari fossero 'senza allungamento' venerdì verrò sottoposto a studio elettrofisiologico, all'Ospedale Humanitas di Bergamo. Il timore c'è, sia per l'esame che per la diagnosi eventuale. Speriamo vada tutto bene.

La tengo aggiornata se posso, e la ringrazio nel frattempo
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Effettuato oggi studio elettronico risultato negativo. A questo punto quei blocchi atrio ventricolari ''dubbi" non so sa da dove venissero ...