Colectomia e j pouch ileale

Salve. A gennaio ho subito, causa colite ulcerosa, una colectomia totale (ho ancora 10 cm di retto che mi verranno asportati) e ileostomia terminale. A settembre affronteró la proctectomia (1-2 cm dalla linea dentata), confezionamento di j pouch ileale e ileostomia di protezione che verrà chiusa in 2 o 3 mesi. Al momento non ho problemi a trattenere le supposte di Asacol; in un'occasione, per fare una rettoscopia, sono riuscito benissimo a trattenere il clistere. Ora mi chiedevo se, fra il prossimo intervento e quello di chiusura dell'ileostomia, fosse utile fare della fisioterapia per il pavimento pelvico. Ho sentito parlare anche di biofeedback: di cosa si tratta e può essere utile? Grazie.

Dimenticavo: prima della colectomia ero diventato incontinente (o meglio, non riuscivo a trattenere a lungo) tanto da essere stato costretto a usare il pannolone; ma credo si trattasse di una conseguenza della flogosi.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile Signore il fatto che riesca a trattenere il clistere e le supposte è un buon segno, ma è importante che lei affronti l'intervento definitivo con la certezza della continenza anale se no sono guai. Ritengo sia utilissimo pensare ad una terapia riabilitativa preoperatoria. Il Biofeedback (Riabilitazione del pavimento pelvico) è una tecnica riabilitativa del pavimento pelvico che punta a una educazione completa del paziente. Essa infatti comprende diversi approcci al problema: 1)esercizi muscolari specifici, da effettuarsi a domicilio;2)una specie di ginnastica dello sfintere anale, volta ad allenare determinati muscoli a contrarsi e determinati altri a rilasciarsi;3)elettroterapia, una stimolazione passiva delle fibre muscolari dello sfintere anale effettuata mediante corrente elettrica di bassa ampiezza;
una serie di stimoli per migliorare la sensibilità del retto. Questa procedura serve particolarmente nei pazienti con incontinenza fecale primitiva o secondaria (es. dopo intervento chirurgico).Si esegue mediante un’applicazione di corrente elettrica con un’apposita sonda inserita nel canale anale, mentre il paziente è sdraiato sul lettino. Dura circa 10 minuti e non richiede alcuna preparazione.
Il biofeedback è invece una ginnastica attiva, di contrazione e di rilasciamento, che il paziente effettua osservando un monitor che gli segnala quel che deve fare. Si tratta sempre di una sonda inserita nel canale anale con paziente sdraiato sul lettino.
Dura circa 15 minuti e non richiede alcuna preparazione.
Di solito, le due procedure vengono effettuate nella stessa seduta, una dopo l’altra. In alcuni casi è indicata la prosecuzione a casa della riabilitazione mediante apparecchio portatile domiciliare, così da ottenere un rinforzo nel tempo dei risultati ottenuti.
QUALI SONO LE COMPLICANZE?
Praticamente non esistono complicanze o controindicazioni all’esecuzione di questo esame perchè il fastidio provato è minimo e non vengono somministrati farmaci.
L’elettroterapia è controindicata nei pazienti portatori di pacemaker cardiaci. Spero di esserle stato utile. Cari saluti Gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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dopo
Utente
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Grazie dottor Gerunda. Quindi mi consiglia di iniziare la riabilitazione già in questo mese che mi separa dall'asportazione del retto? Comunque mi hanno detto che mi lasceranno 1-2 cm di retto per salvaguardare gli sfinteri e l'innervazione sensoriale.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore siccome ha avuto problemi di incontinenza pendo sua utile per tranquillità. Cari saluti
Gerunda
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dopo
Utente
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La ringrazio. Andrò dal mio curante per decidere il da farsi.