Betabloccante e Cipralex

Gentili dottori, in cura da un mese con Bisoprololo 2,5 mg e Pritor 80, la mia pressione e la mia tachicardia sinusale stanno migliorando (frequenza 72-80 e quasi tutto il giorno pressione 85-120). Le crisi di panico non si sono risolte e il mio psichiatra mi ha prescritto cipralex 10 mg e En di sera 13 gocce anche per la lieve depressione che ne e' derivata. Temo che l'interaZione tra Cipralex e Betabloccante sia pericolosa, sebbene psichiatra e cardiologo siano stati informati e sono sereni. Io no....mi piacerebbe sapere il Vostro parere, grazie
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Stia sereno, nessun problema con l'associazione

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
teoricamente il beta bloccante e il Cipralex possono aumentare la possibilità di allungamento del QTc.
Ma lei prende una dose minimale di beta bloccante e appena 10 mg di Cipralex.
E' logico che gli specialisti siano tranquilli.
Se vuole esserlo pure lei tra 20 gg faccia un ECG e si faccia calcolare il QTc.
In pratica è molto raro vedere allungamenti del QT pericolosi in corso di terapia con SSRI: estremamente raro.
Si tranquillizzi.
Saluti,
Dott. Caldarola.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore,
In parole piu' povere si rischia il potenziamento dell'effetto bradicardizzante o, al contrario, lo si vanifica (tachicardia)? Cosa rappresenta il Qt? Grazie ancora, peraltro il bisoprololo mi ha dato anche altri fastidi, quali fiato un po' corto e soprattutto pallore alle estremita'. Ho chiesto allo specialista ma non ha ritenuto di sospenderlo
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Guardi,
in pratica non succede nulla.
Come le ha detto il Collega Cecchini.
Prenda la terapia e stia tranquilla.
Il Bisoprololo è un betabloccante estremamente Beta 1 selettivo, e la B1 selettività non viene persa neppure con l'aumento del dosaggio.
Al suo dosaggio che lei abbia problemi di vasocostrizione periferica è impensabile: è più verosimile che sia l'ansia che le procura le estremità fredde.
Lo stesso vale per il fiato corto.
Io inquadrerei tutto in una sindrome ansiosa che va assolutamente curata: perciò se la curi in assoluta tranquillità.
Saluti,
Dott. Caldarola.
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dopo
Utente
Utente
Ancora molte grazie a tutti!!
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Di nulla
Buona giornata,
Dott. Caldarola.