Crisi condivisione vita col fidanzato

Buonasera, io e il mio fidanzato stiamo assieme da due anni e mezzo,abbiamo passato i 30 anni..Negli ultimi mesi litighiamo spesso,per motivi apparentemente banali..Io é da un anno circa che gli chiedo di fare qualcosa assieme come un viaggio o almeno un week end fuori da casa perché vorrei fare un'esperienza assieme a lui che ci porti a vivere un'intimitá diversa, ci faccia conoscere veramente.lui sembrava essere d'accordo, peró rimanda sempre perché dice che non gli piace viaggiare, ma che prima o poi questa esperienza si fará..io gli ho chiesto spesso quando, di decidere un giorno, e lui oggi mi ha detto che sono esasperante nella mia richiesta, e che non mi aveva mai fatto una "promessa", dice che non gli piace questa parola..si é arrabbiato cosí tanto che mi ha detto che devo smettere di riferirmi a me e lui come a "noi", ma come a "me e te", e che ultimamente é scazzato con me perché sono troppo insistente su questa cosa e in générale sul voler progettare il futuro..io gli avevo proposto anche di convivere tempo fa..non so cosa fare e cosa pensare, non so se ha ragione lui, se dovrei lasciare che trovi lui la voglia di propormi qualcosa..a me sembra cosí strano non riuscire a passare del tempo assieme oltre ai week end che passiamo in casa mia..cioé dovrebbe venire naturale a un certo punto no? ..io vivo sola,lui con familiari,per cui ci vediamo quasi sempre da me..ho paura che si stufi di me e mi lasci, sono molto giú, gradirei un consiglio,grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

quanto le ha comunicato il suo fidanzato sembra piuttosto chiaro:

"mi ha detto che devo smettere di riferirmi a me e lui come a "noi", ma come a "me e te", e che ultimamente è scazzato con me perché sono troppo insistente su questa cosa e in generale sul voler progettare il futuro...".

Se preferisce considerarvi due individui distinti e non vuol sentire parlare di "noi", nè tanto meno progettare qualcosa in comune per il futuro, come minimo si può dire che avete obiettivi diversi e aspettative diverse sulla vita e sulla vostra relazione.

Alla vostra età infatti sarebbe più che naturale che lui si trasferisse da lei, che è già autonoma e che ha una casa nella quale potreste convivere: come mai non lo fa?
Secondo lei ha delle difficoltà a lasciare la casa dei genitori?
E' una persona che insiste molto nel pretendere propri spazi e nel vivere come se avesse la metà degli anni che ha?
E' capace di assumersi delle responsabilità? Ha un lavoro?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa, grazie per la risposta, in effetti mancano alcune informazioni ,la situazione è un pò complicata dal fatto che come lavoro attualmente si occupa di una persona della famiglia di cui i suoi genitori per vari motivi non vogliono occuparsi, per cui sì sa assumersi delle responsabilità..ed effettivamente sì, è una persona che insiste molto nel pretendere i propri spazi, dice un pò perchè è fatto così di natura e non riesce, almeno per ora, a immaginare di convivere, e poi perchè sua madre è stata ossessiva con lui per anni, nel senso che è una persona invadente, che ha sempre cercato di avere il controllo sulla sua vita e gli ha trasmesso molte ansie e paure,tra cui quella di viaggiare, dormire fuori casa etc etc.
Per questo ci sono tutte queste difficoltà credo. Io penso che se la situazione familiare fosse più serena e avesse la possibilità di dedicarsi di più ai suoi veri obiettivi di vita personali, probabilmente riuscirebbe ad essere più sereno anche con me e a fare progetti, ma al momento è incastrato in queste dinamiche e a me dispiace per lui e a volte provo anche rabbia..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Pensa che qualora il familiare del quale si sta occupando guarisse (o venisse ricoverato) la situazione migliorerà?

Non la preoccupa il legame con la madre, che ha definito "ossessiva" e che potrebbe avere un ruolo importante nell'incapacità del suo ragazzo di prendere le distanze e rendersi autonomo?
Se magari lo sta ancora trattando da bambino è difficile che lui voglia rinunciare a tutto questo o che si possa liberare dal senso di colpa che la madre gli instillerebbe massicciamente se lui la "lasciasse".

Le suggerisco di chiedersi cosa vuole per la sua vita, perchè vedo il rischio concreto di una situazione che potrebbe non sbloccarsi per diversi anni e magari terminare fra molto tempo con una rottura, quando lei e sua suocera arriverete a scontrarvi (consideri che le ingerenze delle suocere sono il primo motivo di separazione coniugale in Italia...).

Al momento in che rapporti siete?
Il suo fidanzato è figlio unico?
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dopo
Utente
Utente
L'ho vista poche volte e non so se posso dire di avere veramente un rapporto con lei, non è facilissimo parlarle perchè ha un modo di comunicare particolare, cioè non ascolta davvero e fa molte domande ..è stata gentile con me, anche se chiaramente vuole sapere tante cose della mia famiglia, dove vivo e soprattutto mi ha colpito che mia abbia chiesto quanto è grande la mia casa! Probabilmente per capire se c'è posto anche per il mio ragazzo e quindi lui dovrebbe proprio staccarsi da lei..In effetti lei resterebbe "sola" perchè l'altro figlio vive in un'altra città da anni.
In effetti lei lo tratta come un adolescente, gli lava e stira i vestiti, entra nella sua camera, gli fa da mangiare..
La ringrazio comunque per i consigli che mi ha dato, ci rifletterò e vorrei parlare chiaramente col mio fidanzato di questo problema che è emerso..e di tutto il resto, per capire se è consapevole..
Comunque oggi mi ha chiamato e mi sembrava che si fosse già pentito di quello che mi aveva detto ieri e vuole vedermi stasera. Staremo a vedere..
La ringrazio molto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Può provare a creare un rapporto con sua suocera per farle capire che non è sua nemica e che non le vuole portare via il figlio, ma che siete "alleate" perchè entrambe volete il suo bene.
In questo modo magari può riuscire a farsela amica e a "disinnescarla".

Per quanto riguarda direttamente lui, invece, è necessario capire se ha intenzione di crescere o di rimanere un adolescente ancora a lungo.
Le suggerirei di fargli delle richieste precise e, se la situazione non si sbloccasse entro qualche mese, di dargli un ultimatum.

Il rischio è che andiate avanti così per tanti anni e, se non è ciò che lei vuole perchè desidera invece creare una famiglia, deve fare i conti anche con il tempo che passa e prendere una decisione.