Depressione e voglia di far niente dopo morte della mamma

Dopo 2 anni e mezzo di tribolazioni e sofferenze mia mamma è passata a miglior vita un mese fa.
Quattro anni fa era mancato mio padre e quando ancora non c'eravamo neanche abituate alla sua assenza si è ammalata la mamma.
Ha cominciato con una brutta polmonite che le ha lasciato come conseguenza un'insufficienza respiratoria e poi da allora non è più stata bene, era venuta ad abitare con me ed io avevo lasciato il lavoro (avevo accettato di andare in mobilità) per accudirla e sono contenta di averlo fatto, però adesso sono caduta in depressione, non ho più voglia di far niente, neanche di uscire o fare le cose che prima mi piacevano, mi sembra tutto inutile.
Mi sento una debolezza muscolare in particolare alle gambe e spesso mi devo sedere o coricare perchè sono stanca e a volte ho anche un po' di tachicardia.
Mi è stato detto che potrebbe essere una depressione reattiva e gradirei sapere dagli specialisti se può essermi d'aiuto qualche farmaco. Grazie. Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il lutto genericamente va elaborato senza nulla nel corso dei sei mesi successivi allo stesso.

Dopodiché si possono valutare delle strade terapeutiche.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile signora,
la depressione reattiva dovuta al lutto come dice il collega va elaborata e gli antidepressivi non sono molto utili di solito.
Detto questo non vuol dire che non ci sia niente da fare.
Lei ha fatto scelte importanti per il benessere della sua mamma, ha lasciato il lavoro e negli ultimi anni ha vissuto in una dimensione particolare, quella della cura. Ora è difficile per lei dare una diversa direzione e un significato alla sua vita.
In più quando muore una persona anziana il lutto e la sofferenza sono tollerati male da chi non è coinvolto: in fondo ha fatto la sua vita, era vecchio/a, muoiono tanti giovani... Quasi ci si vergogna a parlarne o a farsi vedere tristi.
Parlare con uno psicoterapeuta può essere utile non tanto per "sfogarsi" genericamente, ma anche e soprattutto per fare il punto della situazione e trovare nuovi stimoli e altre motivazioni per apprezzare di nuovo la vita.

Franca Scapellato

[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa Scapellato.

La ringrazio di cuore per la Sua gradita risposta, seguirò il
Suo consiglio.

Cordiali saluti.