Essere single (ma non per scelta)

Gentilissimi dottori,

vi scrivo perchè da qualche mese sto costatando che il mio essere single comincia a essere veramente un peso e ogni giorno che passa mi chiedo sempre più come questo sia possibile. Ho 25 anni e ho sempre avuto relazioni più o meno stabili dall'età di 14 anni. Quando non ero in una relazione, ammetto di aver avuto rapporti occasionali, quindi anche da single mi sono sempre sentita desiderata dagli uomini.

Un anno fa mi sono lasciata dopo una relazione importante (inclusa la convivenza) da una persona che sicuramente non ha fatto bene alla mia autostima, essendoci stato un rapporto conflittuale e anche molti problemi sulla sfera strettamente sessuale. Lasciarsi in primis è stata per me una liberazione (dato che questo rapporto alla fine mi rendeva veramente infelice), ma dopo poco tempo ho cominciato a soffrirne.
Nel momento in cui ho scoperto che il mio ex convive con una mia amica a pochi mesi dalla rottura, ho avuto una bruttissima reazione. Ho cominciato ad essere ossessionata da lui e da lei e solo recentemente ne sto uscendo (anche se ammetto che tuttora cerco di avere informazioni su di loro, ma non per amore, non per gelosia, molto probabilmente per il dolore di aver amato una persona che mi ha dimenticato così velocemente e che ha distrutto le mie aspettative sull'amore).

In ogni modo, da qualche mese sento che mi piacerebbe conoscere qualche ragazzo per una relazione più duratura invece che una sola avventura occasionale. Mi sono dunque fatta avanti con qualche ragazzo e per la prima volta in vita mia mi sono sentita respingere e questo ha minato ulteriormente la mia autostima in quanto essendo una bella ragazza e con buone qualità, non ero mai stata rifiutata in passato. Alla fine gli unici che mi chiedono di uscire sono ragazzi o che mi vogliono semplicemente portare a letto, o ragazzi poco affidabili o anche ragazzi a cui posso piacere, ma non vogliono impegnarsi. Questa situazione sta cominciando a pesarmi perchè dopo la rottura con il mio ex che non mi faceva sentire desiderata, dopo i rifiuti ricevuti, la mia autostima ne sta rimettendo molto. Inoltre il desiderio di uscire seriamente con un ragazzo si sta facendo veramente insopportabile e questo mi porta talvolta a trascurare il mio lavoro (che è ottimo e mi dà molte soddisfazioni).

Vi chiedo cosa dovrei fare, se accettare la situazione, se rivolgermi a uno psicologo e che consigli avete per me nel mentre. Credo di essere una persona molto spontanea, ma molto probabilmente senza accorgemene tiro fuori la mia frustazione che viene percepita. Mi innamoro solitamente a prima vista e in un mondo ormai dominato dalle apps, in cui i ragazzi difficilmente si fanno avanti, non riesco a sentirmi completamente me stessa.

So di aver rilasciato molte informazioni e spero che non vi abbiano confuso troppo.
Vi ringrazio in anticipo per ogni vostro riscontro.
Cordialmente
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazza,
è senz'altro auspicabile consultare uno psicologo, dal momento che sono intervenuti dei cambiamenti importanti nell'area delle relazioni.
Ciò che racconta della sua ultima e importante relazione inoltre, pone qualche dubbio sul fatto che si sia chiusa correttamente e non abbia lasciato strascichi pericolosi per sua futura vita sentimentale.
Uno psicologo dovrebbe saper discernere questa eventualità che spesso non è percepita a livello cosciente dal diretto interessato.
Le segnalo sull'argomento un articolo sulle storie sentimentali che può trovare sul mio sito professionale.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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dopo
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La ringrazio moltissimo dottoressa, farò un giro sul suo sito al più presto.
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dopo
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Gentile dottoressa, ho dato un'occhiata al suo sito, ma purtroppo non trovo nessun articolo inerente. Potrebbe per cortesia postarmi il link di tale articolo? La ringrazio.
Inoltre accetto volentieri ulteriori consulti.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
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Gentile dottoressa, la ringrazio molto. Ho letto il suo articolo e noto dal finale che consiglierebbe di di contattare il partner. A parte i primi mesi in cui abbiamo chiuso ogni rapporto, ci siamo poi rivisti 5 mesi dopo la rottura perché ne avevo bisogno (data la sofferenza di vederlo già convivere con l'altra). Mi ha confessato allora che i suoi sentimenti per me erano ancora forti. Sul momento sono stata meglio, ma poi ho continuato a stare male e ancora oggi non me ne libero completamente. Gli scrivo spesso (una volta ogni settimana circa) e lui risponde sempre. Secondo lei dovrei incontrarlo? A che pro? Lui ha un'altra e non vorrei scombussolare il suo rapporto. Inoltre so che se tornassimo insieme le cose non funzionerebbero di nuovo. In poche parole, perché questo mi farebbe stare meglio e cosa dovremmo dirci esattamente?