Ansia da prestazione (?!)

Salve a tutti, come potete leggere dalle mie precedenti discussioni, sono un ragazzo in cura per una depressione ansiosa da un paio di mesi con, tutto sommato, buoni risultati della terapia! Ma ora si è ripresentato un problema di ansia, che mi sta tenendo di nuovo in apprensione ed ho paura di ricadere in quel tunnel in cui ero due mesi fa! Praticamente mi succede che sto ospitando un paio di amici a casa mia giù al mare, ed ho continuamente questo senso di malessere, ansia, inappetenza, stanchezza, continuo a farmi sempre mille domande su cosa fare con loro, come farli a fare divertire, c'è quest'ansia che mi blocca nel fare tutto e che non vorrei si trasformasse di nuovo in una depressione ansiosa!
Per fare un paragone, è la stessa identica ansia che mi ritrovo prima di un esame universitario solo prolungata per tutta la giornata! Cosa ne pensate?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Ognuno di noi ha una o più emozioni alle quali è fortemente vulnerabile in alcuni periodi/momenti.
Il periodo estivo rappresenta, per una serie di co-fattori: cambiamento del ciclo sonno-veglia,
eccesso di caldo, variazioni climatiche, mutamento delle abitudini personali quotidiane etc etc, proprio uno dei periodi in cui si slatentizzano le emozioni verso le quali appunto tendiamo ad essere più vulnerabili.

La terapia che sta seguendo è esclusivamente di tipo psicofarmacologico? Ha mai pensato di integrare la farmacoterapia alla psicoterapia?

Nei malesseri legati a deflessioni del tono dell'umore (come nel suo caso) ma anche nel caso di problemi ansia-correlati associati, la terapia combinata: psicofarmacologica e psicoterapica, rappresenta il Gold standard della cura e, il più delle volte, abbrevia considerevolmente i tempi per la remissione sintomatologia.

Saluti cordiali

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la celere risposta, comunque avevo cominciato un percorso di tipo psicodinamico ma poi mi son dovuto trasferire a Roma per gli studi e ho interrotto tutto, mi piacerebbe cominciarne uno appena finisco le vacanze!
Però, mi creda, passare le vacanze con quest'ansia perenne è massacrante, non riesco a godermi nulla, e come se avessi "paura" di divertirmi e ansia di non essere all'altezza di far divertire questi miei amici che sto ospitando!
Lei crede che sia mancanza di autostima? Ansia da prestazione?
Un'altra domanda, potrei ricadere di nuovo in quel tunnel orrendo? Ho davvero paura, sono stato malissimo un mese fa
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Credo che la cosa migliore da fare sia appunto, come già aveva iniziato a fare, seguire una psicoterapia in combinazione alla terapia farmacologica. Su Roma troverà ottimi colleghi!

Per quanto concerne l'ansia, le fornisco qualche suggerimento che potrebbe tornarle utile per gestirla fino al rientro dalle vacanze:
- quando avverte ansia, dia un nome alla sua emozione. Dica a sé stesso: "ok quella che provo in questo momento è ansia. L'ansia è solo una emozione che non mi porta a stare male tanto da precludermi una vacanza;
- l'ansia come tutte le emozioni: parte da un punto 0 arriva a 100 e poi cala fisiologicamente. Non c'è nulla da temere.
- eviti di rimuginare sull'ansia stessa. Ovvero: non stia a chiedersi e dirsi continuamente: " perché sto male?" "Non voglio stare cosi" "ma perché devo stare così e non godermi la vacanza?" Etc. Ok?

"come se avessi "paura" di divertirmi". Questo è un pensiero frequente in chi ha il timore di poter essere felice e, verosimilmente, è un timore che rientra nel suo quadro depressivo e sul quale sarebbe utile lavorare in psicoterapia.

"ansia di non essere all'altezza di far divertire questi miei amici che sto ospitando!" Caro ragazzo, i suoi amici sono in grado di potersi divertire indipendentemente da lei. Non credo siano bambini... e quindi possono anche andare al mare da soli e uscire la sera in autonomia. Ammettiamo che lei avesse 38 di febbre... I suoi amici non credo proprio che aspetterebbero che lei guarisse ma prenderebbero un Tom Tom e una mappa dei locali notturni e si andrebbero a divertire comunque..

Veniamo alle domande: "Lei crede che sia mancanza di autostima? Ansia da prestazione?". Avessi la palla di cristallo da veggente glielo potrei dire, ma dato che siamo online e lei non è un mio paziente, non posso sapere cosa ci sia alla base dei suoi malesseri. Anche questo è un lavoro da psicoterapia :)

"Un'altra domanda, potrei ricadere di nuovo in quel tunnel orrendo? Ho davvero paura, sono stato malissimo un mese fa". Se segue scrupolosamente la terapia farmacologica associandola successivamente ad una psicologica, il rischio temuto è davvero minimo.

Adesso esca! faccia un bel sorriso (sorridere aiuta a stimolare la produzione di serotonina nel cervello), e si goda la serata!

In bocca al lupo!
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Utente
Utente
Mi fanno davvero piacere le sue parole, grazie mille!
Appena saliró di nuovo a Roma seguirò il suo consiglio e comincerò un percorso di psicoterapia, secondo Lei qual'è la più adatta per me?
Comunque ho notato un'altra cosa in me, quest'ansia mi viene sempre davanti alle situazioni nuove, finché non prendo in mano la situazione ho sempre quest'ansia, chiusura di stomaco, brividi, rigurgiti, mani sudate! E come se avessi paura delle situazioni che non conosco, delle situazioni in cui potrei essere giudicato o "non accettato"!

Quando dico di aver "paura" di essere felice e perché non ci riesco con quest'ansia, ed ogni volta che sono stato felice puntualmente mi è successa qualcosa che mi ha fatto cambiare umore, perciò ora si è creata sta "paura"
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Buongiorno,

Non ci sono terapie più o meno adatte ad una persona, ma ci sono terapie -di nuova generazione- che, per un insieme di variabili, permettono di ottenere risultati concreti e verificabili. Terapie in cui il paziente stesso si rende attivo nel processo psicoterapico. Qui troverà una miniguida da cui poter prendere spunto https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

(...)"Comunque ho notato un'altra cosa in me, quest'ansia mi viene sempre davanti alle situazioni nuove, finché non prendo in mano la situazione ho sempre quest'ansia, chiusura di stomaco, brividi, rigurgiti, mani sudate! E come se avessi paura delle situazioni che non conosco, delle situazioni in cui potrei essere giudicato o "non accettato"!"(...).
Gentile ragazzo, probabilmente (le ripeto che siamo online e non possiamo avere certezze) lei essendo una persona ansiosa, è anche controllante: fino a quando non ha tutto sotto controllo -"appropriandosi" totalmente della nuova situazione- la sua ansia è alle stelle. Ma dato che inevitabilmente non si può avere controllo su tutto, nel momento in cui quest'ultimo manca, la sua ansia cresce in modo esponenziale.
Le torna qualcosa?
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Utente
Utente
Buongiorno a lei e buon ferragosto, comunque si mi torna tutto, vorrei sempre avere tutto sotto controllo e di fronte alle prime "difficoltà" o comunque i primi cambiamenti della solita routine mi mettono in allarme!
Grazie per la guida!
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Buon ferragosto a lei,

Direi che sarà bene proporsi in psicoterapia per lavorare tanto sugli aspetti depressivi quanto su quelli ansiosi di controllo e timore del giudizio.
Ovviamente, questi aspetti non sono disuniti e uno degli scopi della terapia sarà verosimilmente quello di:
- ricercare la correlazione tra l'aspetto depressivo e quello ansioso
- e comprendere quale delle due emozioni (tristezza e ansia) è primaria e, nel tempo, ha condotto all'emergere dell'altra.

Lieto dell'aiuto offerto,
le faccio i miei migliori auguri per tutto!
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Utente
Utente
Salve dottore, vorrei aggiornarla sulla mia situazione, anche se i miei amici sono partiti continuo ad avere quest'ansia persistente che mi da una svariata sfilza di sintomi come: stanchezza cronica, nausea, mal di testa, inappetenza ecc
Ho una paura terribile di ricadere in depressione, è possibile che la cura non stia facendo più effetto?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazzo,

Se ha vissuto- come abbiamo visto- giorni emotivamente carichi di ansia, è fisiologico che lo stress accumulato e l'ansia stessa possano farsi sentire, in modo poco gradevole per altri giorni (anche perché lei in questo momento, non essendo in terapia, non ha gli "strumenti" per poter gestire l'ansia).

"Ho una paura terribile di ricadere in depressione". Questa è ansia di poter ricadere in un profondo stato di tristezza. E poi...anche se dovesse ricadere e/o dovesse in futuro presentare sintomi depressivi, può rasserenarsi... perché sarebbe curabile!!

Se dovesse presentarsi, il problema si risolverà e soprattutto oggi -con le terapie di ultima generazione- anche in tempi sufficientemente brevi e con scarse possibilità di ricadute.

Tranquillo!
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Utente
Utente
Grazie per le belle parole dottore, è gentilissimo! Ho notato anche che siamo entrambi di Lecce :-)
Comunque ho paura perché settimana prossima devo rientrare a Roma per ricominciare il tirocinio e non vorrei ritornare non in salute, poiché stando da solo a casa non riuscirei a gestire la situazione e cadrei ancora di più nel tunnel, come è già successo in passato!
Le dico anche che sto seguendo una cura con entact e xanax, e non mi spiego come mai inizialmente abbia fatto "effetto" ma ora, al ripresentarsi di una situazione stressante, non mi stia aiutando! Eppure è da due mesi che la seguo costantemente!
Un'ultima cosa, somatizzo tanto a livello dello stomaco, sto combattendo giornalmente con lo stimolo del vomito, è assurdo! Sto sempre, perennemente con rigurgiti e mi sforzo a non vomitare perché nella crisi precedente ho perso 5kg per questo disturbo, ma credo di non riuscire a resistere più di tanto!
Non so che fare, la mia psichiatra dice che è un momento di stress dovuto alle aspettative delle vacanze e che non c'è bisogno di aumentare la dose di entact, ma io vorrei anticipare un'eventuale ricaduta magari aumentando i farmaci, sono in confusione totale e stare fermo a casa non mi aiuta per niente!
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Sì! Entrambi di Lecce e orgogliosi di esserlo :-)

Tenga conto che lo stato confusionale che avverte, scaturisce dall'ansia (emozione alla quale,come sappiamo, lei è vulnerabile) ma più avverte ansia, maggiore sarà l'avvertimento dello stato confusionale. E si crea così un circolo vizioso di timori: "ho paura perché settimana prossima devo rientrare a Roma per ricominciare il tirocinio e non vorrei ritornare non in salute, poiché stando da solo a casa non riuscirei a gestire la situazione e cadrei ancora di più nel tunnel, come è già successo in passato!".

Ne è assolutamente certo che rientrando a Roma ricadrà nel "tunnel" che teme? Non si può essere certi... magari non succederà. Abbiamo anche parlato dell'utilità di contattare un collega Psicoterapeuta anche appena rientrerà a Roma.
E poi cosa c'è da tremendamente temere nel ri-provare tristezza? È solo un'emozione e con la terapia combinata avrà modo di prevenirla e riuscire a gestirla e curarla.

Se la sua psichiatra ritiene che il dosaggio della terapia sia idoneo, si fidi! Avrà modo di rivederla in futuro e valutare l'efficacia della terapia farmacologica. Ma non abbia fretta... altrimenti l'ansia aumenta.

Inizi a pensare ad una cosa alla volta. Avrà avuto modo di visitare Piazza di Spagna. Per salire su trinità dei monti non esiste un ascensore veloce. Si sale gradino per gradino. La sua terapia dovrebbe iniziare a pensarla così: tappa dopo tappa fino a raggiungere la vetta del benessere senza fretta ma con costanza e pazienza. La fretta è iatrogena nel trattamento di malesseri psichici.

Per quanto concerne le somatizzazioni gastriche legga questo. https://www.google.it/amp/sanifutura.it/medicina-e-diagnosi-quantistica/la-pancia-sente-comanda-piu-del-cervello/amp/
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Utente
Utente
Non saprei quali parole usare per ringraziarLa dottore, mi creda! È gentilissimo!
Ritornando a noi, devo dire che soffro anche di reflusso da cardias beante che non sto curando ultimamente ma che lunedì andrò a farmi prescrivere qualcosa, perché sono certo che il reflusso sommato all'ansia mi crea ancora più disagio, quindi cominciamo dal "basso"!
Per quanto riguarda la "paura", ne ho tanta perche ho passato l'inferno due mesi fa, mi creda!
Vomito, inappetenza, incubi, insonnia, pensieri ossessivi ecc e non vorrei rivivere quella situazione!
Ora mi sta succedendo anche un'altra cosa, cerco in qualunque modo di evitare di uscire la sera; di mattina o pomeriggio magari esco senza problemi, ma la sera non ci riesco proprio, è più forte di me! Mi sento tranquillo in casa!
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Scommettiamo che il beanza cardiale lo avvertirà di meno se intraprende una terapia combinata ben fatta?

Se per ora la sera si sente più tranquillo a casa, rimanga a casa.

Contatti un collega quando sarà Roma! Ne trarrà benefici
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Utente
Utente
Scusi la mia ignoranza, ma cosa intende con terapia combinata?
Comunque lo spero, ma quello che mi "rovina" la vita è questa ormai amica ansia, è questa che vorrei eliminare sopratutto :-)
Comunque sicuramente contatterò qualcuno a Roma, devo assolutamente riprendere la mia vita in mano! Sarei curioso di provare la terapia breve strategica di Nardone, lei cosa ne pensa?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Terapia combinata vuol dire associare alla terapia farmacologica una terapia psicologica.

Sulla terapia breve strategica, penso sia indicata nel trattamento della sua sintomatologia depressiva e ansiosa! Ansia che non si può eliminare.
Non parta con questa idea perché le emozioni non si eliminano! Eliminerebbe la felicità? It's impossible!

LE EMOZIONI SÌ IMPARANO A GESTIRE. è per questo che serve la psicoterapia.
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Utente
Utente
Mi scusi, è vero!
Però è possibile che io passi periodi in cui l'ansia è pressoché nulla? Sarebbe quello il mio obiettivo, arrivare a stare tranquillo e svolgere con serenità tutte le opportunità e, sopratutto, le difficoltà che la vita mi pone poiché appena se ne presenta una vado in "tilt"
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Lei ha l'ansia di provare ansia e tristezza.

Con una valida psicoterapia imparerà a gestire le emozioni. Gestendo le emozioni alle quali lei è vulnerabile riuscirà ad avvertirle ugualmente, ma senza temerle e quindi in modo meno disfunzionale. Ovvero in modo meno: frequente, intenso, duraturo e doloroso.

Molti auguri per tutto!
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Utente
Utente
Grazie dottore, appena sono a Roma mi metto subito al lavoro!
Un'ultima domanda e poi giuro che non la disturberò più :-)
Ho letto questo articolo nel quale mi ci ritrovo molto:

http://www.ipsico.it/sintomi-cura/stress-e-disturbi-da-stress/

E, nelle tre fasi dello stress, ho messo come prima fase quella di cui abbiamo parlato in precedenza, ma ora non saprei se collocarmi nella seconda o terza fase!

E se io fossi nella seconda fase, è fisiologico che passi anche la terza fase? O questo può anche non accadere?

Scusi la pesantezza
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Più che scusarsi con me, dovrebbe "chiedere scusa" alla sua mente perché si sta logorando a furia di rimuginare su possibili "eventi" emotivi futuri e attuali...

Lasci perdere l'articolo che ha letto. Parlare di stress e soprattutto dividerlo in fasi, è come parlare del nulla. Troppo generico. È un articolo da non considerare. Si fidi e, appena salito a Roma, contatti un collega. Questo è il suo scopo ora. Non girovagare su internet. Ok?

Si prenda cura di lei!

le rinnovo gli auguri per il futuro
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Utente
Utente
Lo so, è vero! Ma è più forte di me, mi sveglio con questi pensieri in testa!
Pensi un po', stamattina mi son svegliato col dubbio della scelta universitaria, con le domande se è la cosa giusta o meno, se è quello che voglio davvero ecc.....quando poi una settimana fa mi dispiaceva anche scendere giù per queste vacanze perché dovevo lasciare il reparto! Bah.....certo che sono strano eh!

La ringrazio per gli auguri, la terrò aggiornato appena saliró a Roma!
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Ciao! ;-)
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Utente
Utente
Dottore, un ultimo dubbio, ma è possibile che il mio sia un disturbo bipolare?
Perché finche ero a Roma stavo bene, avevo voglia di fare, ero entusiasta ecc
Quando sono sceso qua nel Salento mi sono "spento", da un giorno all'altro, oggi ho dormito praticamente fino ad ora! Sta cosa mi sta preoccupando tantissimo, scusi se continuo a farLe domande
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Comprendo bene che il suo rimuginio ansioso costante la conduca a porsi e porre continue domande e che, a sua volta, questo la porti a chiedere rassicurazioni. Ma:
- alla sua domanda non si può rispondere online;
- questo è un portale di consulenza e non di diagnosi e terapia;
- le rassicurazioni non curano l'ansia;

Quindi, fondamentalmente per il suo bene, credo che il consulto debba necessariamente terminare qui.
Sarà il o la collega che avrà il piacere -dal vivo- di aiutarla clinicamente impostando (in accordo con lei) una psicoterapia volta alla risoluzione della sua sintomatologia.

Lieto di esserle stato d'aiuto.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora, è stato gentilissimo! Buona giornata dottore
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Utente
Utente
Buon pomeriggio dottore, rieccomi, questa volta per dirLe che oggi a distanza di 4 giorni dalla partenza dei miei amici e la fine della situazione "stressogena" mi sento un po' più tranquillo e sereno! Intanto ho contattato una sua collega su Roma con terapia a indirizzo strategico breve, settimana prossima ho il primo appuntamento, la terrò aggiornata anche su quello!
Una domanda, può una situazione stressante provocare ansia e sbalzi di umore così "destabilizzanti" come nel mio caso?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Bravissimo! Contattando la collega ,ha fatto il primo passo importante che era utile che facesse! Complimenti!!!

"Una domanda, può una situazione stressante provocare ansia e sbalzi di umore così "destabilizzanti" come nel mio caso?" Potrebbe. Ma non le è utile pensare a ciò e rimuginarci su. Ce lo siamo detti no? Che online è difficile rispondere ad alcune domande e che queste domande stesse fanno parte della sua tendenza ansiosa a rimuginare. Sul rimuginio probabilmente occorrerà lavorare in terapia.

Si rassereni. Settimana prossima inizierà il percorso che le occorre al fine di raggiungere il benessere
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Utente
Utente
La ringrazio dottore, è gentilissimo!
La terrò aggiornata sull'andamento della terapia, sperando che l'indirizzo a strategia breve sia quello giusto!
Le auguro una buona giornata
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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