Info su presunto disturbo antisiciale di personalita

Buonasera, scrivo qui perché non sappiamo più cosa fare, siamo mezzi esauriti tutti in famiglia , siamo una famiglia di 4 persone due fratelli io e mio fratello di 34, arrivo subito al dunque , mio fratello da diversi anni ha comportamenti da truffatore vero e proprio (truffe on line, compravendite false ecc) , ma non solo puntualmente sale su autobus o treni senza biglietto, fregandosene proprio delle multe , delle autorità , di tutto ciò che riguarda la giustizia, non ha rimorsi, anzi quando è davanti al fatto compiuto, denuncia multa ecc inizia ad urlare violentemente rigirando il tutto per quasi passare da vittima scaricando tutto su di noi... Abbiamo passato cause, denuncie, arresti domiciliari , visite e perquisizioni di polizia e carabinieri, ma tutto ciò non gli è bastato, ha sempre l' impulso pronto, come una droga da cui non riesce a staccarsi, ha fatto delle sedute anche da uno psicologo ma è servito a poco o nulla... Io mi affido a voi, noi siamo stravolti , ogni volta che suona il campanello pensiamo sempre sia il postino che porta qualche disgrazia o che siano i carabinieri, leggendo bene penso sia affetti da " disturbo antisiciale di personalità " , quindi vi chiediamo cosa ci consigliate di fare? Si può pensare ad una interdizione? Ad una cura con psicofarmaci? Ad un ricovero?
Vi prego aspettiamo un vostro consiglio sul da farsi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

La persona in questione mi pare non esprime un disagio personalmente. La cosa concomita con un uso di sostanze, che nella personalità antisociale è frequente ?

Dal punto di vista legale, l'interdizione riguarda una serie di decisioni riguardanti ad esempio la gestione del patrimonio, ma non ha impatto sulla pericolosità.

In merito invece ai comportamenti che Lei diceva, ci sono già state conseguenze legali, perizie etc ?

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta prima di tutto, sostanze assolutamente no , ne fumo e ne alcol , direi per fortuna, come conseguenze legali dopo le varie truffe , ci sono state alcune condanne, l' anno scorso ha fatto 4 mesi di arresti domiciliari e un foglio di via, la maggior parte Delle truffe , dal valore che variava dai 50 alle 200 euro , siamo riusciti a risarcire convincendo il truffato a ritirarla, ma non possiamo continuare all' infinito, per quanto riguarda perizie no.
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Utente
Utente
Aggiungo una cosa, lui con le altre persone ad esempio vicini parenti ed amici , si mostra normale e sorridente , solo se viene preso in giro o punzecchiato può mostrare un po' di aggressività, ma niente in confronto a come si comporta con noi in famiglia, dove sembra quasi voler scaricare su di noi la colpa delle sue malefatte, infine, quelle che le ho elencato sono solo una parte delle malefatte che ha combinato...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
La diagnosi non è chiara allora, perché più che antisociale ci sono dei comportamenti sociopatici (le truffe), ma l'aspetto aggressivo invece non sembra prominente.
Farlo valutare da uno psichiatra è comunque un passo preliminare per ricevere un parere sull'esistenza di un disturbo (definito anche e soprattutto dalla presenza di un disagio, altrimenti è una sindrome, ma senza la richiesta di trattamento da parte della persona).
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dopo
Utente
Utente
Può spiegarmi meglio l' ultima frase che mi ha scritto "ma senza la richiesta di trattamento da parte della persona"?

Forse forse parlandoci con calma si riesce a convincerlo a fare 2 chiacchiere, ma nel caso non volesse saperne cosa si può fare in questi casi? Può essere imposto da carabinieri polizia questore ecc una visita specialistica presso un psichiatra , magari collegato con loro per come diceva lei fare una perizia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Nel senso che un comportamento sociopatico può essere definito secondo alcuni criteri, ma quando si parla di "disturbo" si presuppone che vi sia un disagio da parte di chi lo ha. Se non c'è, siamo nella sindrome, ma la prospettiva di un trattamento, cioè di un piano "medico" della questione è ovviamente assente.
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dopo
Utente
Utente
Ora ho capito cosa intende, sembra che per lui sia tutto normale e ha sempre pronta la scusa della mancanza di soldi e di lavoro , come giustificazione per quello che fa.
In questo caso od in casi analoghi che magari ha avuto modo vedere o studiare, cosa consiglia di fare? Cercare di portarlo ad un. Colloquio con un psichiatra? E nel caso non volesse saperne?
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Questo può essere un modo per dare un nome a questa situazione, ma non sempre appunto ci sono le basi per un trattamento
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Utente
Utente
Quindi in casi estremi la prassi cosa prevede?
Ricovero contro la sua volontà?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Il ricovero presuppone alcuni rischi imminenti, e che questi siano legati ad un problema psichiatrico, quindi trattabile, e che la persona non accetti il trattamento.
La persona naturalmente può non farsi visitare, e in questi casi allora la ASL, se ritiene, può predisporre accertamenti obbligatori.
Non c'è niente di automatico insomma, si propone il caso all'attenzione delle Istituzioni e queste valutano. In casi urgenti può accadere che ci sia un intervento "congiunto" con le forze dell'ordine che portano in ospedale, ma anche qui il tutto può esitare in un trattamento come no.

Il primo passo sarebbe definire che situazione c'è, la diagnosi.
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Utente
Utente
Quindi volendo avviare la procedura per avere almeno una diagnosi a che istituzioni posso rivolgermi?
O devo rivolgermi al csm dell' ospedale della mia città?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
In ogni caso la persona deve essere alla fine visitata. Lei può far presente la situazione alla sua ASL, ma non è detto che la giudichino tale da richiedere un intervento sanitario.
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