Adenocarcinoma prostatico infiltrante

Gentili Dottori,
a seguito di diagnosi di adenocarcinoma prostatico, mi sono rivolto a più di un urologo per un consulto, con pareri differenti sulla terapia da seguire, mi è stata prospettata anche la sorveglianza attiva e, alla fine (principalmente per paura degli effetti collaterali di una terapia chirurgica o radioterapica), ho deciso di seguire la sorveglianza attiva. Per poter entrare nel programma mi è stata chiesta la revisione dei preparati istologici che purtroppo non sembrano così favorevoli...
Riassumo brevemente:
età 68 -
I valori di psa sono passati da 2,14 marzo 2011 a 7,14 aprile 2016. Da novembre 2016 ad ora sono in terapia con bicalutamide 50-
Gennaio 2016 eseguo ecografia prostatica (ipertrofia prostatica, volume ecostimato 51 ml), poi Rmn pelvica con mezzo di contrasto (non multiparametrica) non si evidenzia nessuna area sospetta.
Prima biopsia negativa.
Giugno 2016 seconda biopsia , riporto il referto:
biopsie multiple transperineali 1)lobo dx 2)lobo sn ; determinazione immunoistochimica 34BE 12 sul n.1
1) n.6 frammenti tissutali grigiastri, cilindroidi, complessivamente cm6X0,2X1
2)idem
Diagnosi: adenocarcinoma a piccole ghiandole con atipia cellulare di media entità, grado 6(3+3) di gleason; n.1 frammento interessato su 6.
2) frammenti di prostata con aspetti fibroadenoleiomiomatosi
Questo è invece il referto relativo alla revisione dei preparati:
Diagnosi:
1) lobo dx: plurimi frustoli di parenchima prostatico uno dei quali sede di adenocarcinoma prostatico infiltrante, 2015 Modified ISUP Gleason Score 3+3=6 (Grade group 1).
La neoplasia interessa circa il 75% del frammento.
Lobo sn: parenchima prostatico senza evidenza di neoplasia.
Qui si parla di adenocarcinoma infiltrante e in più dice che interessa il 75% del frustolo.
Gradirei un vostro parere a riguardo, grazie.
Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.7k 1.7k 16
Nel primo esame istologico non è indicata la percentuale di interessamento del frustolo. D'ogni modo poco cambia, diremmo che, considerata soprattutto la sua età, la sorveglianza attiva dovrebbe essere rientrare tra le opzioni proposte.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Piana,
quindi il fatto che si parli di adenocarcinoma infiltrante non significa nulla? Leggendo un pò su internet ho visto che si faceva una differenza tra carcinoma in situ e carcinoma infiltrante, mi sono preoccupato tantissimo perchè pensavo fosse un quadro aggressivo e alla fine sono rimasto più di un anno senza fare niente.
Grazie ancora per la sua disponibilità,
cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.7k 1.7k 16
In effetti questa dizione di "infiltrante" può in questo contesto unicamente bioptico generare delle incomprensioni. Ovviamente non si parla di infiltrazione extra-.prostatica.
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dopo
Utente
Utente
A settembre devo fare il consulto per il programma di sorveglianza, durante il quale mi verranno presentati anche gli altri trattamenti possibili, tra questi quello chirurgico. A tal proposito vorrei chiederle un'ultima cosa riguardo la prostatectomia robotica, ho letto di alcune varianti della tecnica, es. quella extraperitoneale, che "riduce" i rischi anestesiologici (è stata consigliata ad un paziente con bypass), oppure l'approccio "retzius sparing" e un'altro approccio noto come "punto di rocco", che permettono una ripresa più precoce della continenza urinaria.....per ridurre il più possibile eventuali complicanze, quale di queste potrebbe essere più idonea? Mi ritrovo sempre allo stesso punto dal momento della diagnosi ad oggi, non riesco a capire come sia meglio procedere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.7k 1.7k 16
Si tratta di dettagli tecnici di influenza tutto sommato marginale.
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Utente
Utente
Buongiorno Dr. Piana,
mi trovo nuovamente ad aver bisogno di un suo parere, questa volta è il valore di psa a preoccuparmi notevolmente...
inizio terapia bicalutammide 50, parto da un valore di psa di 7,14 e arrivo 2,50 in tre mesi di assunzione. Sospendo la terapia per poi riprenderla dopo circa 4 mesi , eseguo psa dopo un'assunzione continuativa di 5 mesi e mi ritrovo con un psa di 4,87 !!! Cosa significa? è già diventato refrattario alla terapia??? L'8 settembre devo eseguire un consulto per essere inserito nel programma di sorveglianza attiva, a questo punto penso di non essere più candidabile. In tutta sincerità, per un tumore già ormonorefrattario dopo un ciclo brevissimo di terapia ormonale, quanto rischio???? Devo intervenire subito chirurgicamente?
Le chiedo gentilmente un suo parere, visto che ancora manca qualche giorno per la visita.
cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.7k 1.7k 16
In genere la sorveglianza attiva si attua in soggetti che non hanno mai assunto alcun tipo di terapia, ma le abitudini possono variare da centro a centro. Senta un po' cosa le dicono, non si affanni.
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dopo
Utente
Utente
La terapia ormonale mi è stata prescritta in un altro centro, dove mi è stato detto che l'unica soluzione è quella di rimuovere il tumore, in quanto è presente, qualunque sia la sua natura. Ho avuto paura di intervenire, per questo ho chiesto un altro consulto , qui mi hanno proposto la sorveglianza chiedendo revisione dei vetrini e psa e, dicendo di continuare la terapia ormonale fino alla prima visita,
poi sarebbe stata sospesa.
Cosa significa questa crescita del psa durante la terapia, in così pochi mesi? molti la fanno per anni prima che non risponda più...
Comunque ora attendo questa visita, l'aggiornerò sull' esito.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
Cordiali saluti.

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