Cistite ricorrente

Sono affetto da vescica neurologica con cateterismo ricorrente e recentemente ho subito la nefrectomia del rene sinistro per un tumore. Due mesi fa a seguito di un intorbimento delle urine ho effettuato l'urinocoltura che ha accertato una infezione da Enterococcus faecalis (100.000 UFC/ml) ,curata con Nitrofurantoina che ha reso dopo un giorno le urine limpide (ho comunque assunto l'antibiotico per 7 giorni). A distanza di un mese e mezzo ho nuovamente notato un intorbimento delle urine , senza tra l'altro dolori, se non un leggero fastidio all'uretra. Effettuata una nuova urocoltura è stata riscontrata ancora una infezione da enterococcus faecalis (1.000.000 UFC/ml). Nei giorni intercorsi tra la consegna delle urine e il referto, le urine sono ridiventate completamente limpide . L'unica cosa che ho assunto è qualche bustina di Mannocist-D. E' possibile che un tipo di infezione del genere possa essere eliminata dalle difese del corpo? Può aver agito positivamente il Mannocist.D ? E' il caso di fare nuovamente una cura a base di antibiotici ? E quale , dato che nel referto dell'urinocoltura il batterio risulta resistente a quasi tutti gli antibiotici con l'eccezione della AMPICILLINA (MIC 4 ) che non si trova più nelle farmacie, LINEZOLIDE (MIC 2) che il mio medico non può prescrivermi, NITROFURANTOINA ( MIC 32) che nella prima cura mi ha procurato diversi problemi, TEICOPLANINA ( MIC1) e VANCOMICINA (MIC 2) che possono prescrivere solo gli ospedali ? Sarei grato se qualche Vs medico mi consigliasse in merito, grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Chi pratica l'autocateterismo ê molto soggetto alle infezioni urinarie, che possono essere parecchio frequenti. È già comunque assai meglio del catetere a permanenza, situazione in cui le urine sarebbero sempre e costantemente infette. In queste situazioni, con l'infezione bisogna adattarsi a convivere con buon senso, poichè non è possibile assumere continuamente antibiotici, destinati ad un'azione affatto temporanea e con il rischio di indurre nel tempo problemi intestinali e pericolose resistenze batteriche. Pertanto bisogna differenziiare tra le vere infezioni sintomatiche, con segni irritativi evidenti e magari febbre e le cosiddette "batteriurie" asintomatiche. Nel primo caso l'antibiotico si impone, meglio se mirato sull'antibiogramma. Nel secondo caso bisogna scendere a compromessi, adottare una notevole parsimonia con gli antibiotici e fare ricorso a provvedimenti palliativi (idratazione abbondante, d-mannosio, estratti del mirtillo, acidificanti vari, eccetera). La gestione non è mai semplice, è indispensabile affidarsi ai Colleghi neuro-urologi che si occupano di problemi funzionali delle vie urinarie.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
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Dott.Piana La ringrazio di cuore.

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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