Retto colite ulcerosa e diverticoli.

Gentile Dottore,
le scrivo per avere informazioni riguardo agli effetti del lavoro fisico sulla rettocolite ulcerosa con diverticoli.
Ne soffre mio marito ormai da un anno, è in cura con melasazina in compresse e la schiuma rettale.
Si discuteva l'altra sera con un conoscente, sulla tipologia di lavoro da esercitare.
Lui asseriva che il lavoro fisico, come trasportare pesi e salire e scendere più volte si ripercuote sull'addome, mentre l'altra persona, riteneva che non c'è nessun nesso e che è una questione psicologica.
In realtà sia io che mio marito, abbiamo notato che la riacutizzazione è avvenuta, dopo aver lavorato in una zona di montagna, secondo il nostro parere, l' escursione termica e l'alimentazione grassa tipica delle zone di montagna abbia dato il suo contributo: Noi viviamo in una zona di mare e la montagna dista a un'ora e mezza di macchina, quindi molto vicina.
Lì c'erano circa 20 gradi, mentre in città ha superato i 40 gradi.
Lui attualmente non sta lavorando, perché i violenti spasmi con relativa evacuazione diarroica, a suo parere sono violenti e non gli danno il tempo nemmeno di recarsi a trovare un bagno, per non parlare ovviamente del disagio davanti al datore di lavoro e ai clienti.
Il suo lavoro consiste nel trasporto del materiale del suo titolare, salendo e scendendo più volte le scale dei condomini, ovviamente sprovvisti di ascensore.
Questo signore invece affermava il contrario, anzi gli ha proposto un lavoro notturno di sistemazione di alimenti ortofrutticoli nel mercato generale della nostra città, insomma un magazziniere addetto alla sistemazione delle casse di cibo.
Lei cosa ne pensa? Può esserci un nesso tra la riacutizzazione della malattia ed il lavoro svolto? E se si, c'è la possibilità secondo lei di poter essere inseriti in un collocamento obbligatorio per aiutarlo a trovare un lavoro più idoneo?
La ringrazio anticipatamente.



Cordiali Saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Non è tanto la tipologia di lavoro che influisce sulla RCU (e non sui diverticoli), ma lo stress psico-fisico che ne può derivare dall'attività.

Il datore di lavoro può prendere in considerazione (ma non è obbligato per normativa) lo stato di salute per una collocazione ottimale.




Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)