Mi sento persa

Buongiorno
Da pochi mesi è mancato mio padre dopo una malattia che lo ha portato via giorno dopo giorno nel giro di tre mesi..ho assistito al violento momento, aiutandolo, e ciò di sicuro so essere diverso dal vedere una persona addormentarsi..lo shock è stato molto forte..
All inizio proprio subito dopo l'accaduto i miei familiari parlavano tra loro, io non riuscivo a far uscire niente neanche una parola..Non ho parlato per un giorno intero, piangevo, solo questo,ero come bloccata, e mi ero ripromessa di non parlare mai più..ma poi ovviamente ho dovuto farlo..
Negli ultimi anni avevo un bellissimo rapporto con mio padre, di comunicazione, stavamo ore a parlare della vita del mondo, di tutto, di me, di lui, dei desideri, della voglia di vivere..e così il rapporto è rimasto fino all'ultimo, nonostante la malattia, il suo dolore, il mio dolore, sono sempre stata presente e positiva per una possibile cura, anche se sapevo inesistente, ci ho provato ad essere positiva e a dargli speranza ogni giorno..questa cosa è stata molto difficile perché sapevo non sarebbe stato possibile da quello che i medici dicevano e dal peggioramento che era visibile da un giorno all altro..ma io dovevo essere fiduciosa e speranziosa quando ero con lui..poi appena rimanevo da sola mi sfogavo..
Da quando è accaduto mi sento persa, mi sembra che niente abbia un senso..mi sento vuota..talmente vuota che niente riesce a fai stare meglio..fingo normalità al lavoro, perché sono costretta ad andare avanti ma dentro sto male..a volte mi sembra di vederlo in persone che magari hanno un vestito simile al suo, o assomigliano da lontano e scoppio a piangere..
Rivedo spesso quel preciso momento..i suoi occhi, soprattutto i suoi occhi..sembravano senza di lui, senza più lui all'interno..
So che questa cosa che sto passando mi ha cambiata per sempre, sta cambiando il mio modo di vedere la vita, il mio modo di agire, il mio modo di sentire..
Tanto è che sto mettendo in discussione un rapporto che ho da molti anni, vorrei stare sola, e lasciare che il mio dolore si possa sfogare, mentre invece il mio attuale compagno non mi fa parlare, non vuole entrare nel discorso, non mi aiuta così..se piango non mi abbraccia..se sto male non mi parla..
Non so se le cose siano collegate, ma non provo più..Non sento piu
Mi sento solo vuota, e non mi sento amata, so che l'amore che mi dava mio padre non lo potrò mai più sentire perché è un amore incondizionato, perche troppo forte e diverso con l'amore tra due persone, tra fidanzati..che è invece un amore condizionato da molti fattori..
Non so cosa fare, non so come poter star meglio, non so come fare a vivere..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

mi spiace molto per la sua perdita e per le modalità con le quali ha visto spegnersi suo padre.
Immagino che sia stato un grosso shock e non mi meraviglia che, a distanza di qualche mese, lei stia ancora così male.

Oltre alla normale reazione del lutto lei riferisce che non ha possibilità di sfogarsi e di lasciar fluire il suo dolore, perchè con gli estranei deve far finta di nulla e con il suo fidanzato non può toccare l'argomento:

"il mio attuale compagno non mi fa parlare, non vuole entrare nel discorso, non mi aiuta così..se piango non mi abbraccia..se sto male non mi parla..".

Non dice però nulla dei suoi familiari, come se tutto il peso (almeno emotivo) dell'assistenza a suo papà fosse ricaduto solo su di lei.
E' figlia unica?
Sua madre come ha reagito? E gli altri parenti?

Per tornare al suo ragazzo, penso che il modo in cui le sta facendo mancare supporto e affetto in questo momento le stia facendo capire che non è la persona giusta per lei.
In precedenza come si è comportato a fronte di situazioni nelle quali lei può aver avuto bisogno del suo sostegno?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, spiace sentire quanto dolore e quanto smarrimento ci sia ora nella sua vita . Il lutto è duro da superare, ci vuole tempo ed anche la possibilità di parlarne , anche con i familiari certo , forse però anche un aiuto da un Collega le permetterebbe di chiarire, ricordare, ritrovare i momenti felici che ci sono stati, le piccole cose, i regali e gli scherzi , le confidenze, tutto questo l'aiuterò a far diventare il suo papà una figura interna che vive con Lei e le fa compagnia, perchè contiua a vivere nei suoi pensieri e nel suo modo di vivere il mondo.
E si sentirà meno sola.
Ma più forte.
Perdere il papà , lo so, ti fa sentire che non c'è più nessuno che ci possa salvare, più nessuno a difenderci..
Ma l'amore ricevuto invece resta in noi , quella è l'eredità vera..
Un augurio affettuoso..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie ad entrambe per le risposte, per le parole, per l'aiuto!
I miei familiari purtroppo li vedo poco, essendo fuori casa..
non sono figlia unica, mia madre ha reagito da persona con la quale non aveva più niente a che fare da tempo, essendo il loro rapporto ormai in crisi da tempo, ero io che ascoltavo mio papà, era con me che confidava i suoi pensieri, ed io facevo lo stesso, chiamava me a fine giornata per raccontare della stessa..ormai da un anno ..lei era forse gelosa del nostro rapporto, inutilmente dato che credo sia normale sentire le persone che ami, ascoltarle e condividere, o forse arrabbiata dato che mi sono sempre schierata un Po dalla sua parte..ma capivo più le decisioni di mio padre che quelle di mia madre..le ho sempre viste più giuste..sono stata io a dire delle condizioni di salute, io a chiedere di farlo tornare a casa.. io ad ascoltare le sue paure,ad esserci al risveglio di esami invadenti, a cercare di tranquillizzarlo fino al momento che finalmente lei si è resa conto della reale situazione di salute e gli ha permesso di poter stare con i suoi figli..questo solo gli ultimi tre mesi..
Ogni giorno per me è stato un lutto da quando ci hanno detto che non vi era nessuna possibilità..al massimo di allungare di qualche mese..giorno dopo giorno ogni giorno..

Per tornare alla domanda del se in un altra situazione il mio compagno mi abbia aiutato è no..altra situazione per me pesante in una giornata davvero nera sono andata via da casa per qualche giorno proprio perché la mancanza di empatia, di dialogo, di aiuto mi fa soffrire ancora di più..
Non so se ora vedo meglio la mia vita, non voglio creare sofferenza ma forse merito di più..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se sua madre ha reagito così è possibile in effetti che abbia covato del rancore nei suoi confronti per il rapporto che ha creato con suo padre e quindi con l'uomo al quale forse addebitava la crisi del loro rapporto.
Dal punto di vista psicologico si è quindi fatta carico di tutto lei: questo è lodevole, ma anche molto faticoso, e ora che tutto è finito è comprensibile che al fisiologico dolore per il lutto si sommi anche un forte senso di vuoto e magari un senso di colpa per non aver potuto fare di più per lui.

Se il suo compagno si è comportato come ha riferito ha fatto bene a prendere le distanze per meditare sul vostro rapporto: se lo ha scoperto più egoista e più assente di quello che credeva, proprio in un momento di forte bisogno come questo, è possible che non sia la persona adatta a lei.