Senso di colpa, paura, autolesionismo. Ho bisogno di aiuto o anche solo di un consiglio

Mi sono sentita con un ragazzo fidanzato con una mia ex amica.Non lo consideravo minimamente ma quando la sua ragazza ha iniziato a trascurare sempre di più la nostra amicizia, a non starmi vicino, lui al contrario si avvicinava ed era presente. Ha abbattuto ogni mia difesa. Sono state solo chat, purtroppo molto spinte. Di presenza solo qualche carezza.L' ho vissuta malissimo, fin quando non è nato un sentimento da parte mia. Con il tempo le cose tra me e la sua ragazza sembrava stessero migliorando, così ho deciso di allontanarmi da lui, ho preso più consapevolezza di ciò che volevo e di chi non volevo essere, e ho tentato di essere una persona migliore per lei e per me. Io non ho mai fatto niente di simile in tutta la mia vita, ma mi ci sono trovata dentro. Lui mi faceva sentire apprezzata, desiderata, importante. Mi faceva credere che io fossi una persona bellissima, dentro e fuori. Invece il mese scorso ho litigato con una persona che per me era una sorella, mi sono sentita incredibilmente ferita e di nuovo l'amica fidanzata sparisce,ferendomi molto. Le dicevo tutto e anche di questo mi pento tantissimo per essermi fidata e per aver creduto che per un errore isolato, per quanto grave, potesse cambiare idea nei miei confronti, cancellando 4 anni e mezzo di amicizia. Lei aveva avuto un esperienza simile alla mia, la differenza è che io non l'ho mai giudicata perchè il mio bene andava oltre tutto questo e non ho mai riferito niente di ciò che ha fatto. Lei non ha mantenuto invece il mio segreto. Ha voluto rovinarmi fino alla fine e ha svelato tutto, ogni singolo dettaglio dei miei trascorsi con lui. La ragazza di lui mi ha insultata pesantemente. Era giusto. A testa bassa ho ammesso i miei errori, ho detto infinite volte che mi dispiacesse perchè così è davvero e le ho augurato con tutto il cuore che mai lei si sarebbe abbassata così tanto per un uomo, che non avrebbe dovuto star male per nessuno, soprattutto per me.Il ragazzo in questione ha detto a lei che mi cercasse non perchè fossi importante ma perchè ero quella più facile da manipolare, sapeva come farmi cedere. Io ero utile semplicemente per le sue frustrazioni, lo facevo sentire importante e ne aveva bisogno.Da quel momento sto vivendo nel terrore. Paura che possano ancora farsi vivi, insultandomi. O che possano far qualcosa che rovini la mia reputazione, la mia vita. Non ho mangiato nulla dopo l'episodio. Sono andata a dormire solo con una brioche. Il giorno dopo ho mangiato dopo le sei e mezza del pomeriggio un biscotto, se mangio di più ho nausea nonostante la fame.Non faccio altro che piangere. Mi odio per tutto questo.Mi sono grattata talmente forte da lasciarmi i segni, la pelle bruciava e mi piaceva. Lo sentivo giusto perchè stavo male e perchè avevo sbagliato. In passato ho vissuto altre esperienze brutte come stalking, diffamazione, violenza psicologica, bullismo, depressione. Sono uscita da tutto questo ma questa esperienza mi sta distruggendo ed è stata tutta colpa mia.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

leggo dal precedente consulto che le era stato consigliato di informarsi circa la presenza di uno psicologo in università o al consultorio familiare: l'ha poi fatto?
E' importante che si lasci aiutare perchè ha un passato "pesante" dal quale non può smarcarsi da sola.

E' proprio questo passato che la rende vulnerabile a personaggi come il ragazzo della sua ex amica, che pare essere nient'altro che un sadico manipolatore, che ha individuato una vittima e l'ha "attaccata" (esattamente come le è successo in precedenza con bullismo e stalking).

Lei non ha colpa di nulla, se non di essersi sentita felice perchè stava ricevendo finalmente le attenzioni che le mancano:

"Lui mi faceva sentire apprezzata, desiderata, importante. Mi faceva credere che io fossi una persona bellissima, dentro e fuori".

Le consiglio sentitamente di fare qualcosa per spezzare la dinamica per la quale si ritrova puntualmente ad essere vittima di qualcuno.
E' importante che si rivolga ad uno psicologo, spero che troverà il modo di farlo.

Tanti cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2024
Ex utente
Gentile Dr.ssa Massaro,
ho chiesto alla mia università per uno psicologo ma non lo abbiamo. Volevo farlo di nascosto dai miei genitori per non dar loro questo pensiero.
Due anni fa iniziai ad andare da uno psicologo ma purtroppo non sono andata più nel giro di poco perchè non ce lo potevamo permettere anche se costasse poco. Ricordo che mi disse che non fossi ancora in depressione ma che avessi inventato un mio modo per reagire che però non era quello più corretto e quindi l'unica cosa che avremmo fatto, sarebbe stato insegnarmi e permettermi di reagire nel modo più opportuno alle varie cose della vita. Tenevo tanto ad andarci e mi è dispiaciuto quando da punto in bianco non ho potuto più. Vorrei solo poter ricominciare ed andare in un posto dove nessuno conosce me e la mia storia. Lo psicologo mi disse che io fossi una persona molto sensibile e buona, non superficiale. Ma che studiassi molto chi mi sta intorno e che soprattutto fossi troppo critica, non solo con gli altri ma soprattutto nei miei confronti e che invece non dovrei essere così dura con me stessa. Per ora non potrei andare da uno psicologo, ho fatto tanti controlli medici in questo periodo e non ho finito ancora, non potrei permetterlo. Mio padre ha detto ad una dottoressa, con me davanti, che io tra le mie sorelle sono quella che a loro ha dato più pensieri, questo mi ha ferito tantissimo. Il fatto di non essere abbastanza e problematica anche per loro. Eppure io nella vita di tutti i giorni, nonostante i brutti momenti, sono sempre una persona molto ironica che ama ridere e far ridere. Spero di poter andare presto da uno psicologo che possa aiutarmi a gestire al meglio le difficoltà della vita, il mio modo di relazionarmi, essere meno dura con me stessa, aumentare la mia autostima. Ma ad oggi che non posso chiedere aiuto, nonostante le poche informazioni che ha di me, come mi consiglia di superare tutto questo? Questa brutta situazione in cui mi trovo, come posso inoltre fidarmi ancora delle persone? nonostante tutte le cose brutte ho sempre pensato che ci fossero ancora persone buone e che valesse la pena per questo. Ma se tutti poi continuano a trattarmi male e sminuirmi come posso fidarmi? e come posso non sentirmi in colpa per tutto questo, se sono stata io a fidarmi di lui? La stessa persona che mi disse che con me ha insistito per dimostrarmi che non fosse il mostro che io pensassi lui fosse, e invece si è rivelato peggio di così. Ma la colpa è stata mia che mi ci sono buttata lo stesso, avrei dovuto restare al mio posto. Anche la sua ex fidanzata e mia ex amica mi ha detto: ma com'è che non impari mai dai tuoi errori? Non fanno altro che sminuirmi e forse ho davvero qualcosa che non va per finire puntualmente così e se le persone alla fine mi sminuiscono. Anche se ho persone intorno a me che al contrario mi fanno sentire amata, ma ho sempre paura perchè penso: quanto durerà stavolta prima che anche loro si stanchino di me? Eppure sono una persona che dà sempre tutto per gli altri, che mette da parte i propri problemi per amor di non far sentire gli altri soli. Come posso inoltre pensare che un giorno io possa incontrare un uomo che non scappi via di fronte alla mia insicurezza e al mio passato? Quanta responsabilità può sentirsi addosso? Chi mai resterebbe? La prego, almeno lei, mi dia anche un solo consiglio esperto per tutte queste mie domande. Lo prenderò con le pinze ma ho bisogno di spunti e di capire, non di essere abbandonata fin quando magari tra più di un anno potrò tornare da uno psicologo
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La sua situazione dev'essere affrontata di persona.
Se in Università non è presente uno sportello psicologico deve informarsi presso il Consultorio Familiare e il Centro di Salute Mentale.
E' molto importante che lo faccia e che questo avvenga il prima possibile.
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