Separazione e confusione mentale

Buongiorno, cercherò di essere più breve possibile ma le cose da descrivere sono molte. Innanzitutto grazie per l'attenzione. Riassumendo:
nel 2012 a seguito di forte crisi con il mio compagno: siamo stati in casa 5 mesi senza parlarci e ognuno si faceva i fatti suoi. io sono caduta in depressione maggiore, ho rischiato il suicidio e ne uscita dopo 3 anni di cura con psicofarmaci alternando anche periodi con ossessioni. E' stato veramente un incubo dato che io non sapevo neanche dell'esistenza ci certe malattie e che fino ad allora non avevo mai avuto niente a livello mentale. Ho superato anche un forte trauma a 18 anni quando morì mia madre per una malattia in 15gg. Oggi mi ritrovo ad avere ancora problemi con il mio compagno. Sono uscita di casa ed andata dai miei per evitare che succedesse di finire ancora in depressione. lui invece è rimasto in quella che sarebbe casa mia. Non capisco perchè ho queste reazioni mentali è la seconda volta che cerco di staccarmi da lui... Arrivo fino ad un certo punto in cui sono convinta che lui non sia l'uomo per me poi comincio a ruminare, rimuginare ad andare veramente in confusione.Oggi prendo due anafranil. L'altro giorno avendo paura che mi stesse venendo ancora la depressione sono tornata sui miei passi e sono tornata casa. Mi ritrovo senza molta voglia di fare le cose e sono un po'ansiosa. Ma potrebbe essere un problema personale che devo risolvere o può far parte ancora di qualche disagio psicologico? Iniziare ora una psicoterapia può aiutarmi a farmi stare bene con me stessa e poi eventualmente decidere se il mio compagno è adatto a me? Ho il terrore che qualsiasi decisione presa adesso mi farebbe cadere ancora in depressione. Grazie infinite
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, meglio non prendere decisioni definitive quando si è così turbati. Ottima invece l'idea di intraprendere una psicoterapia. Indispensabile mi pare, perchè l'anafranil non basta , queste reazioni , come la sua, partono da lontano, qui Lei non ci dice niente di sè , della sua storia , della sua famiglia, dell'educazione ricevuta, le farà veramente bene rileggere e ricordare tante cose.. il rapporto coi genitori, l'affettività di cui ha potuto o no godere, Lei è seguita da uno psichiatra o dal medico di base ? Penso le farebbe bene un Collega di scuola psicodinamica o sistemica, si informi , ma non stia lì ad aspettare , e a sciupare la giovinezza .. Noi restiamo in ascolto, con molti auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Buongiorno, io ho preso la decisione di tornare a casa da lui in un momento in cui non stavo bene ma forseson tornata più per paura di finire ancora in depressione. Però in questi gg vorrei cominciare una psicoterapia che mi aiuti a capire questo stare così male. Lei dice che posso arrivare a una soluzione definitiva anche se sono ancora con lui o mi sono complicata ulteriormente la vita? Grazie mille
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Buongiorno, mi ritrovo in una situazione a metà. Non so piu cosa pensare e la confusione è molta. Tornare da lui non so se sia stata la scelta giusta, forse avevo paura di affrontare un problema che è mio. Mi sento con i pensieri paralizzati, come se fossi in un limbo. E' difficile da spiegare... Ma è possibile una situazione del genere? Una psicoterapia mi potrà aiutare ad uscire da questa situazione di stallo? Grazie infinite
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Come le dicevo prima, a mio parere ,e' necessario che Lei si faccia aiutare da un Collega.. le pastglie non bastano.. con le idee più chiare, sentendosi compresa e supportata potra' meglio capire se il suo compagno risponda davvero ai suoi bisogni.. coraggio prenda in mano la sua vita..!
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Grazie mille, molto gentile. Spero di uscire da questo momento di paralisi di pensieri.
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Buongiornoo Dott.ssa Fregonese, io ho davvero paura di non farcela, è da gg che piango mentre il mio compagno è molto sereno e in questi due mesi si è proprio comportato come se io non esistessi. Io mi sento sempre piu smarrita,pensavo di essere una donna forte e invece mi ritrovo a non stare bene, ad aver paura di un altra depressione, a non vedere una via d uscita. Non penso sia normale come reazione, perche son riuscita a superare un grave lutto e non riesco a far fronte a questo problema? Tutti mi sono vicini ma io non riesco ad affrontare questa situazione. Non ho speranze positive. Grazie
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Buongiorno,
scusate se chiedo ancora un parere ma sono veramente impaurita. Mi sono recata dalla psicologa che mi ha seguito anche negli anni della depressione e in sostanza mi ha fatto capire che se non voglio cadere in un circolo vizioso la strada da prendere è la separazione. Sostiene che io abbia paura dell'abbandono,(dovuto probabilmente al trauma della morte di madre) che mio marito è una persona che mi accompagna da tanto tempo (15 anni) e che mi aiuterà in questo percorso doloroso ma che ne uscirò. Io sono un po' scettica, ho paura di non farcela e non riesco a rendermi conto che è proprio questa paura che mi crea ansia. Sono stata sempre una donna abbastanza forte, indipendente e non ho mai visto mio marito come un punto riferimento anzi è sempre stato piu il contrario però oggi quella che sta male sono io mentre lui è sereno e tranquillo. Grazie
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Buongiorno, scusate l'insistenza ma avrei bisogno di un parere. A giorni mio marito se ne andrà di casa ma io ho il terrore di questa cosa. Razionalmente posso anche credere che sia la cosa migliore da fare, tutti me lo dicono e mi sono vicini, ma dentro sto molto male. Ansia, pensieri che non ce la posso fare, che la farò finita. Ma perchè devo stare così? e' normale? Cosa posso fare per stare meglio? Vedo una montagna davanti a me. Grazie a chi mi darà un consiglio.