Disfunzione erettile, esami, integratori, terapie

Salve, sono un uomo di 43 anni e credo di soffrire di una forma di disfunzione erettile.
Ho effettuato ultimamente una visita andrologica, ma non è emerso nulla di particolare a livello organico. Solo in un primo test l'omocisteina leggermente più alta del normale, ma ripetendo la seconda volta il valore riscontrato è stato di 13,6 umol/l
Con l'utilizzo di Cialis giornaliero da 5 mg risolvo completamente le problematiche, ma vorrei evitare di assumere a vita questi farmaci. Così mi è stato consigliato di assumere integratori a base di arginina (non cito i nomi commerciali per evitare pubblicità) e ho notato discreti risultati utilizzandoli con una assunzione a giorni alterni di Cialis 5 mg.
Non mi ritengo particolarmente soddisfatto, perché vorrei andare ancora più a fondo, anche perché non so (e qui la mia prima domanda) se posso prendere a vita questi prodotti senza ulteriori rischi per la mia salute.
Vorrei fare ulteriori accertamenti con esami diagnostici, ma fino ad oggi nessuno è stato in grado di indicarmi la via più corretta da seguire. Quindi sono qui a chiedere aiuto a chiunque vorrà fornirmi delucidazioni in merito.
Anche in privato
Grazie
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore, L pmocisteins c entra come i cavoli a merenda, servono esami ormonali ed ecodoppler basale e dinamico del pene
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la rapida risposta. In realtà gli esami ormonali sono stati fatti, ma non è emersa alcuna anomalia. Quello che manca, effettivamente, è l'ecodoppler penieno, di cui ho già sentito parlare.
A riguardo le pongo due domande:
- ho letto da qualche parte che è un esame invasivo e che può produrre complicazioni. È realistico tutto ciò?
- nel caso da questo esame emerge un'insufficienza venosa come si agisce? Ci sono terapie risolutive o si va avanti con i noti farmaci (viagra, Cialis, Levitra, etc...) utilizzati per la DE?
Grazie sin d'ora per le risposte che vorrà fornirmi.
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Attivo dal 2017 al 2017
Ginecologo, Andrologo, Sessuologo
Gentile signore
la disfunzione erettile, cioè la difficoltà/impossibilità ad avere/mantenere una erezione sufficiente ad un rapporto soddisfacente in presenza di insoddisfazione nella relazione di entrambi i partner è una patologia che si definisce propriamente DISFUNZIONE ERETTILE se protratta nel tempo e non episodica.
Riconosce diverse cause, tra cui le organiche (problemi vascolari,di salute generale, uso di farmaci etc), le psicologiche e le relazionali (insiti nel rapporto di coppia). Io consiglio, PRIMA di effettuare esami strumentali, l'incontro con un sessuologo di sua fiducia che possa orientarsi attraverso la somministrazione di questionari (intervista strutturata condotta dal medico, e questionari cui lei risponderà da solo), in modo che si possa preliminirmente formulare una IPOTESI DIAGNOSTICA, si possano escludere patologie generali, e SUCCESSIVAMENTE si possano effettuare esami strumentali idonei.
Tenga presente che, se si dovesse riconoscere una causa vascolare in assenza di patologie generali importanti, è ESSENZIALE saperlo, perchè questo consente di scoprire una patologia cardiovascolare in tempi precoci e, potenzialmente, a salvarle la vita.

Cordialmente
Dott. Angelo Tocci
Ginecologo Andrologo Sessuologo
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Da letteratura: prima di terapia necessaria diagnosi: vedansi le linee guida eau. Ho seri dubbi e non solo io sulla liceità di psicologico in fase diagnostica. Poi ecodoppler è invasivo ma in mani esperte le collateralita sono prossime a zero, anche questo da letteratura. La fuga venosa come causa primaria di deficit erettivi ha valenza di balla stratosferica
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dr Tocci, ho percorso tutti i passaggi che mi ha elencato. Solo gli esami strumentali mancano all'appello.

Al Dr Cavallini, si vero, è un accertamento diagnostico e come tale va considerato. La mia domanda più che altro era riferita alla casistica in cui da questo esame venisse fuori una diagnosi direttamente collegabile alla DE. Ho parlato di insufficienza venosa, vero, ma immagino che da questo esame vengano fuori tanti altri problemi legati direttamente o indirettamente alla DE. Appunto la mia domanda volgeva in quella direzione e mirava a conoscere situazioni che avessero come meta finale una cura definitiva del problema, perché come ben sappiamo i farmaci anzi citati servono solo a "curare" il sintomo solo per le ore del bisogno.
Le ho anche inviato un messaggio privato attraverso il suo sito internet.
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