Otite acuta esterna

Buonasera, sono un ragazzo di 35 anni, il giorno 24 novembre ho avvertito dolore all'orecchio sinistro, dopo circa 3 giorni ho avuto un rigonfiamento della parte sottostante dello stesso.
Il giorno 27 mi sono recato dal mio medico il quale ha diagnosticato una semplice infiammazione dell'orecchio esterno, pertanto mi ha consigliato come terapia NIMESULIDE 100Mg 2 al giorno dopo i pasti e LOCALYN OTO 4 gocce 2 volte al giorno mattina e sera.
Venerdi 28 Novembre verso le 22,30 mentre ero disteso sul divano mi sento scendere del sangue in bocca, di colore rosso, non molto, ma tanto da farmi comunque correre al pronto soccorso.
Dopo aver raccontato la questione al medico di guardia, mi sottopone ad esame clinico del sangue mediante prelievo, ma i valori sono tutti nella norma tranne i globuli bianchi, elevati per via dell'infezione in atto.
Lo stesso medico pensava ad una emoraggia gastrointestinale dovuta a Nimesulide, ma esclusa dal corretto valore di emoglobina intorno a 14.
Infine visitandomi con un otoscopio, mi dice di essere affetto da una otite catarrale, quindi mi rimanda a casa dicendomi di non utilizzare piu' Nimesulide.
Non soddisfatto della situazione, contatto uno specialista del settore cioè un otorino.
Il giorno 30 Novembre riesco ad avere un appuntamento presso il suo studio con la seguente diagnosi:
OTITE ESTERNA, intanto nella notte tra il 29 e il 30 novembre mi accorgo di avere la febbre e glielo riferisco, sicchè mi da una terapia antibiotica basata sul CEDAX 400mg una volta al giorno per 7 giorni edi aumentare le gocce di LOCALYN OTO da 2 a 3 volte al giorno.
Esattamente ad oggi, sono spariti i rigonfiamenti sotto l'orecchio, sparite le sensazioni di mancanza di equilibrio e nausea,sparita la febbre, ma permane un ronzio-sibilo di fondo, in più avverto degli spasmi al volto lato sinistro dove ho l'orecchio affetto da otite, ad esempio il labbro inferiore lato sx non riesco a muoverlo normalmente, cioè se mostro i denti lo stesso non si apre del tutto a dovere, ma a riposo non avverto dolore e il volto non sembra affetto da distorsioni della bocca o altre cose non normali.
Sabato 13 Dicembre ho di nuovo la visita di controllo con l'otorino, ma nel frattempo sono un po' preoccupato per via del viso, non saro' mica affetto da paresi?come posso verificare il tutto? La ringrazio anticipatamente per i consigli che potrà darmi, aspetto una sua risposta con ansia, nel frattempo la saluto.
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Dr. Ivano Bruno Bertetto Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 502 19
Da quanto descrive, mi sembra di capire che la diagnosi è stata sia di otite esterna, sia di otite media catarrale. Quest'ultima può in alcuni casi presentare interessamento del nervo faciale con paresi omolaterale. Il sanguinamento in corso di otite media può essere prresente in caso di perforazione della membrana del timpano, ma è un sanguinamento esterno e non all'interno del cavo orale.
Le consiglio di farsi rivalutare con un esame ORL completo + rinofibroscopia per meglio definire il quadro clinico.

Dr. Ivano BRUNO BERTETTO

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente dottore per la celere risposta.
Proprio stamattina mi sono recato dal mio medico curante al quale ho sottoposto il mio problema facciale, lo stesso mi riferisce che non si tratta di una vera e propria paresi, in quanto non ho difetti visibili a riposo delle labbra o di altra parte del viso, bensi si tratta di una infiammazione del nervo facciale causata da l'otite o semplicemente dal freddo.
Pertanto mi dice di non continuare a prenderci aria, e mi consiglia di prendere NEURABEN vitamine del gruppo B.
Nel frattempo attendo la visita dall'otorino al quale chiedero', come da lei consigliato, oltre all'esame ORL completo anche una rinofibroscopia........ma è dolorosa e puo' avvenire ambulatorialmente?
Nel ringraziarla di nuovo pongo i miei cordiali saluti.
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Dr. Ivano Bruno Bertetto Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 502 19
Lo specialista deciderà e la rinofibroscopia sarà necessaria o meno, durante la visita stessa. Nel caso dovesse esserne sottoposto, consiste nell'introduzione di un sottile tubicino flessibile attraverso una narice per esplorare fosse nasali, faringe fino alla laringe se necessario.
Non è doloroso, dura un paio di minuti in ambulatorio, può dare un po' di fastidio la sensazione del tubicino che tocca le pareti delle fosse nasali ma non è doloroso. SI può praticare un po' di anestesia di superficie prima di eseguirla con dei cotonoidi imbevuti di anestetico e vasocostrittore.
Continui la terapia con le vitamine prescritte e se gradisce ci aggiorni sugli esiti.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore, ho esguito la terapia con le vitamine e sembra che il problema della paresi facciale si sia risolto.
Ho inoltre effettuato la visita presso il mio otorino con un esame impedenziometrico, lo stesso è rimasto stupito dal fatto che sia l'orecchio destro(quello sano), che il sinistro (quello coinvolto da otite), non presentano gravi anomalie e tutto sembra rientrare nella norma.
A questo punto rimarrebbe solo il problema di un leggero sibilo che la sera si accentuà di più, non compromete il sonno, ma comunque non essendoci abituato è un po' fastidioso.
Riuscirà questo sintomo a sparire oppure dovrò tenerlo per sempre?
E' forse un segnale che l'effettiva guarigione non c'è ancora del tutto stata?
Come è possibile verificare la sua provenienza?
Mi scuso dottore per queste domande per lei forse sciocche, la ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità, le auguro buone feste.
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Dr. Ivano Bruno Bertetto Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 502 19
Il sibilo che riferisce può essere secondario al problema di cui ha sofferto e solitamente tende a risolversi spontaneamente. Se dovesse persistere, oltre all'esame impedenzometrico già effettuato le consiglierei anche un esame audiometrico tonale per valutare la capacità uditiva.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per le sue delucidazioni, proprio sabato ho effettuato l'esame audiometrico e dallo stesso sembrerebbe che sia tutto nella norma.
Mentre però il medico mi asportava un tappo di cerume nell'orecchio destro, sotto a tale tappo ha scoperto una piccola ciste semprerebbe adiposa, ma non esclude il fatto che sia sebacea.
Tale neoformazione è situata sul condotto uditivo esterno destro 1/3 laterale.
Mi ha consigliato di farmi controllare anche da un chirurgo specializzato in otorinolaringoiatria per sentire un suo parere sulla possibilità di toglierla oppure no.
Il mio otorino mi ha comunque tranquillizzato specificandomi che non si tratta di nulla di "strano", ma comunque resto preoccupato.
Se dovrò effettuare l'asportazione sarà un intervento doloroso e difficile data la sua ubicazione?Come ci si deve comportare in questi casi?
La ringrazio in anticipo per la sua gentile risposta in merito, cordialmente la saluto.