Ansia, senso di irrealtà

Salve a tutti dottori, scrivo per una situazione che va avanti da quasi un anno(con alti e bassi).
Sono sempre stata una ragazza ansiosissima, molto lo riconosco.
E sono anche ipocondriaca da quando ebbi una brutta esperienza nel 2015, mi venne il dubbio di avere un tumore a causa di un neo, e nonostante la visita risultò negativa, da li la fissa per qualsiasi malattia o sintomo fu inevitabile.
Vengo al dunque.
Lo scorso settembre 2016, ebbi un attacco di panico con i sintomi annessi e connessi, tra i quali la derealizzazione(chiamata così dalla mia ex psicologa) inizialmente questa sensazione era solo durante gli attacchi, assente quando non ne avevo .
Avevo attacchi di panico ogni giorno, più volte al giorno, avevo sempre paura di qualsiasi cosa, passavo le giornate a rimuginare, a fissarmi, un'ansia angosciante.
Fin quando ne ebbi uno fortissimo per strada, senza modo di tornare a casa o di fuggire, fu orribile.
Ecco, da quel giorno cominciò l'evitamento delle situazioni, e con esso diminuivano gli attacchi di panico(fino a sparire) ma l'ansia di base aumentava sempre più, con la paura di star male, sempre, da li la derealizzazione rimase fissa, h24, con un ansia inimmaginabile, e piccoli attacchi di panico.
Iniziai ad evitare di tutto, pensando di star meglio, ma mi rendevo conto che si il panico andava via, ma solo perché evitavo le situazioni.
La sensazione di 'irrealtà' non mi è nuova appunto perché nel 2015, quando capitò il fatto del neo, la ebbi; ma in maniera minore, ero talmente presa dai tumori che non mi importava.
E ricordo qualche piccolo episodio già da piccola, forse non attinente.
Uscire era un incubo, avevo paura; e la derealizzazione fuori aumentava sempre di più.
A casa stavo meglio.
Ora è passato quasi un anno e la fase acuta è passata, anzi c'è stato un periodo in cui son stata piuttosto bene.
Però la derealizzazione è tornata forse forte come prima, non riesco ad uscire perché penso di star male fuori, solo a casa son sicura, non riesco ad uscire, oltre alla derealizzazione ho altri sintomi e da dire.
Però, non capisco perché con tempo gli attacchi di panico, evitando tutto, son spariti, mentre l'ansia è aumentata e la derealizzazione è diventata fissa.
Temo di avere qualche malattia, come può l'ansia farti sembrare tutto irreale, non cerco molto onile perché so che è deleterio, ma vorrei sapere se è comune come sintomo il senso di irrealtà.
Premetto che non voglio una diagnosi, ci mancherebbe(anche perché giovedì prossimo inizierò un percorso psicologico, ho aspettato mesi, e vedendo che non va devo iniziare questa cosa), ma mi piacerebbe avere un parere di un esperto.
Diciamo che non pensavo che l'ansia creasse cose così complesse, almeno per me.
Ho temuto di essere schizofrenica o pazza, lo temo, ho temuto un tumore cerebrale, ma sono rimasta razionale, perché dietro questi pensieri si nascondeva sempre l'ansia e l'ipocondria, lo riconosco.
Voi cosa ne pensate?
Scusate se mi son dilungata.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile ragazza,

ciò che descrivi è molto comune nei pz. ansiosi.
L'attacco di panico per ovvie ragioni dura una manciata di minuti e ha caratteristiche ben precise e sintomi molto intensi che terrorizzano i pz, i quali si recano al Pronto Soccorso con la convinzione di avere un infarto o di stare per impazzire.

Queste sensazioni sono legate al fatto che la tachicardia non giustificata apparentemente (il pz. non ha fatto uno sforzo, come correre....) fa pensare ad un infarto, mentre la derealizzazione e la depersonalizzazione fanno pensare alla pazzia.

Chiaramente, se tu eviti le situazioni che ti creano problemi, l'ansia diminuisce e in ogni caso gli attacchi di panico non possono durare a lungo. Però se il disturbo d'ansia non viene trattato resta lì, quindi non sorprende che tu non stia ancora bene.

Con la psicologa che tipo di lavoro hai fatto? In che cosa consisteva?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa per avermi risposto!
Dimenticavo inoltre l'età, mi scuso, ho 18 anni.
Comunque nulla di che, non mi son trovata bene per cui dopo pochi incontri la troncai la.
Lei mi parlò di ansia generalizzata e panico mi disse che non avevo patologie quali schizofrenia o simili.
In tutti sti mesi mi sono limitata in tutto, perché avevo paura di star male per strada, di diventar matta e/o perdere il controllo di me stessa.
La derealizzazione è la sensazione più fastidiosa, perché mi da una sensazione di irreale verso l'esterno che mi fa fare molte domande esistenziali, la depersonalizzazione in maniera minore.
Sicuramente inizierò un percorso con maggiore impegno da parte mia, senza mollare, anche se son molto scettica, in quanto spesso mi venivano poste domande sulla mia famiglia, e io mi chiedevo 'beh, cosa c'entra questo con l'ansia, come può farmi passare i sintomi una semplice "chiacchierata" ?'
Quindi non so, son prevenuta, non capisco in cosa consista diciamo.
Poi vorrei farle una domanda, nonostante non abbia attacchi di panico(evitando le situazioni) pesanti, come è possibile che la derealizzazione sia fissa, è così strettamente collegata all'ansia?
L'ansia da quando ebbi il mio attacco di panico mi mangia viva, per qualsiasi cosa.
E comunque non so come comportarmi, non riesco a uscire per paura.
Lo psicologo come può aiutarmi con questi sintomi?
[#3]
dopo
Utente
Utente
Scusate se disturbo ancora, ma mi è venuta in mente una cosa.
Leggendo online ho letto che la derealizzazione è presente sia negli attacchi di panico che fissa, cioè che può protarsi in caso si soffra di un disturbo d'ansia.
Quale sarebbe la differenza, cioè in base a questo cambia la diagnosi?
È come se dopo l'attacco di panico fossi un'altra persona, mi sento una matta, soprattutto perché queste sensazioni sono stranissime, come avere la sensazione che nulla sia familiare, tutto irreale.
È un disturbo conosciuto in psicologia/psichiatria o è raro e quindi poco studiato?
Sono molto spaventata e mi sento spaesata..
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