Non provo più affetto per la mia famiglia

Salve,come da titolo non provo piu affetto per la mia famiglia.
Vi racconto quello che sta succedendo cercando di essere il più breve possibile.
Ormai succede quasi quotidianamente,la mia famiglia riesce a spegnere ogni mio entusiasmo, qualsiasi cosa dica, qualsiasi cosa faccia non va mai bene.
Premetto che io in famiglia sono sempre stato il più disponibile e rispetto a mia sorella anche il più responsabile, già fin dell'adolescenza ho sempre cercato di non dare problemi, di essere un bravo figlio e di rendere orgogliosi i miei genitori.
Ci sono sempre per tutti, mi faccio in 4 pur di non dire di no eppure non basta mai, più ne faccio più pretendono e se per una volta provo a dire di no succede il finimondo.
È vero nella mia vita non ho fatto tutte scelte giuste ma ho sempre cercato di cavarmela da solo per non far pesare nulla ai miei ma loro questo non lo apprezzano.
Purtroppo a me questa situazione sta pesando molto, sono arrivato a pensare (è spesso glielo vorrei dire ) che hanno fatto un pessimo lavoro come genitori e se provo a dire che mi sento emarginato e messo in un angolo e Trattato come un figlio di serie B iniziano a dire che non è vero...che ho avuto sempre tutto.
La realtà è che tranne in un caso non hanno mai appoggiato nessuna mia scelta.
Ieri dopo una litigata furente con mia madre per ferirla ho minacciato di uccidermi...aveva gli occhi lucidi ma semplicemente non mi è importato niente.
Io soffro per questa cosa perche per me loro sono sempre stati importanti mentre ora mi hanno fatto passare tutto l'affetto che avevo per loro. Vorrei riuscire a parlarci, dirgli cosa provo o come mi sento, vorrei dir loro che col tempo ho smesso di amarli per il modo in cui mi hanno fatto sentire ma so che non servirebbe. Io sono sempre stato una persona molto diretta e ho paura che alla fine dovrò parlargli e dirgli le cose come stanno. So che li ferirò ma questo è quello che provo...io non ho più affetto per loro.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

l'affetto per i propri familiari (e parenti) non è qualcosa di automatico, che si possa dare per scontato.
Se lei si sente ignorato, vessato, criticato ingiustamente e sfruttato mi sembra comprensibile che non provi quell'affetto che vorrebbe provare e del quale ha dato prova essendo sempre molto disponibile e cercando di non pesare sui suoi genitori.
Se la trattano ingiustamente è ovvio che sia arrabbiato e deluso, soprattutto se si confronta con sua sorella e si rende conto che lei viene trattata molto meglio pur avendo fatto molto meno.

Quando una persona è troppo disponibile tutto quello che fa viene dato per scontato e viene considerato paradossalmente meno di altri che invece non si danno così da fare.
Probabilmente lei ha pensato che sarebbe stato più amato e accettato se avesse dato prova di disponibilità e responsabilità, ma purtroppo spesso accade l'esatto opposto.

Prima di fare discorsi che i suoi non capirebbero, perchè vedono la situazione in maniera molto diversa da come la vede lei, le suggerisco di iniziare a dire dei no e a non essere più disponibile come prima, salvo necessità urgenti.
In questo modo inizierà a non pensare più di non essere riconosciuto nonostante tutto quello che fa, perchè non farà più cose che le pesa fare solo per accontentare e agevolare gli altri.

Visto che il suo apporto non è riconosciuto penso che quando mancherà se ne accorgeranno.

In questo momento abita con loro?
Se è così, non ha la possibilità di andare a stare per conto proprio?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it