Blocco psicoterapia

Sono in psicoterapia da 12 anni, due volte a settimana, un'analisi lunga (stampo freudiano) che mi ha portato a capire tante cose di me a cambiarmi e modificarmi per stare meglio. Quando l'ho iniziata avevo attacchi d'ansia disturbi alimentari non riuscivo a concentrarmi negli studi.. poi l'ansia e i disturbi alimentari sono passati, mi sono laureata ho trovato lavoro. Dal punto di vista sentimentale non ho mai avuto grandi storie. Da un anno a questa parte ho difficoltà ad aprirmi con la mia analista sinceramente o forse una parte di me ha sempre avuto un po' il timore di dirle alcune cose e del suo giudizio. Negli ultimi mesi è comparsa un po' di agitazione prima di andare in seduta. Ho iniziato a frequentare una persona un ragazzo da 8 mesi ma la mia analista fin dai primi mesi mi ha detto di stare molto attenta perché il mio bisogno di avere qualcuno accanto avrebbe potuto falsare la mia percezione di questa storia portandomi a credere di essere innamorata quando non lo sono. Io ho iniziato ad opporre resistenza a questa cosa perché volevo che questa storia funzionasse e perché con lui sto bene ma il rapporto con la mia analista è ulteriormente peggiorato. E adesso non sono neanche sicura di amarlo davvero anche se perderlo mi fa una gran paura. Nell'ultima seduta mi ha detto che se la interrompessi adesso sarei come un gatto in autostrada. Mi è tornata un po' d'ansia che non avevo da tempo. E ho paura di non riuscire a farcela da sola quando invece vorrei provare ad interrompere la terapia perché non mi trovo in accordo con le cose che lei mi dice. So che online non si può davvero dare un parere oggettivo con così poche informazioni è che sono preoccupata perché erano anni che non stavo così. Grazie
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
la psicoterapia è efficace se è un percorso che promuove il recupero del potere personale e quindi facilita l'avvio e la realizzazione di un processo di cambiamento.
Dato che Lei stessa riconosce di averne apprezzato i benefici, forse è arrivato il momento di fare il punto della situazione, in altri termini se gli obiettivi terapeutici inizialmente concordati sono stati raggiunti, si dovrebbe avviare la fase conclusiva del percorso che è stato molto lungo e impegnativo.
Qualora ci siano delle perplessità da parte cliente, è fondamentale che siano esplicitamente condivise e in ogni caso lo psicoterapeuta non dovrebbe esprimere giudizi sui sentimenti della persona ma, al contrario, aiutarla a fare chiarezza dentro di sè, cosa ben diversa dal sostiuirsi all'altro nel suggerire scelte e comportamenti o, peggio, mettendo in discussione la genuinità del suo vissuto.
La seduta di psicoterapia non è un confronto di opinioni quindi non si tratta di essere d'accordo, ma di aver costruito una relazione terapeutica fondata sulla fiducia e sulla possibilità di sentirisi liberi di essere se stessi, questi aspetti sono fondamentali quindi non si può prescindere da questi.
Le consiglio di affrontare in seduta questi aspetti, se non altro per dare un senso al percorso terapeutico svolto finora anzichè interromperlo senza avere la possibilità di confrontarsi. La psicoterapia non dovrebbe essere una "navigazione a vista" ma avere una direzione e un'evoluzione
finalizzata alla sua conclusione, per lo meno questo accade nei quando si rivela efficace.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it