La mia è una situazione complessa ho effettuato diverse neurologiche

Salve, mi scuso in anticipo se chiedo l'ennesimo consulto in questa sezione, sono un ragazzo di 25 anni che soffre da tanti anni di ansia e attacchi di panico e di emicrania con aura, premetto che la mia è una situazione complessa ho effettuato diverse neurologiche e pschiatriche e fatto diverse terapie con antidepressivi SSRI e SNRI e con ansiolitici ma non ho concluso nulla ed anche psicoterapia anche se non ho mai fatto percorsi completi, nell'ultimo periodo ho girato sia per l'ansia che per l'emicrania diversi neurologi sia in ospedale che in privato , attualmente assumo paroxetina da 20 mg,(da 3 mesi ) xanax (l'unico con cui mi sono trovato meglio) da 1,25mg diviso in due somministrazioni e lyrica (da 45 giorni circa ) da 50 mg , prima di questa cura ho assunto dropaxin gocce cambiati con paroxetina a compresse per 2 mesi circa , xanax a rilascio prolungato per un mese circa e relpax. Ho effettuato diversi controlli tra cui : Visite neurologiche risultate negative, visita oculista risultata negativa, campo visivo risultato negativo, Rm encefalo e Angio-Rm e Tac encefalo risultata negative , elettroencefalogramma anche in privazione del sonno risultata negativa, analisi del sangue risultati negativi, elettrocardiogramma risultata negativa ed in passato ho effettuato diverse visite cardiologiche anch'esse negative, i disturbi di cui soffro sono : senso di svenimento, confusione mentale, cefalea, vertigini, disturbi visivi(fosfeni )anche quando non ho l'aura visiva, senso di riduzione del campo visivo, formicolii, palpitazioni ,tachicardia. Ho contattato il neurologo che mi aveva prescritto la paroxetina 3 mesi fa e mi ha cambiato la cura con zoloft 50 mg per 2 volte al giorno, rivotril 5 gocce per tre volte al giorno, cafergot 1 compressa al giorno e il maxalt in caso di attacco di emicrania, vi volevo chiedere la paroxetina può essere che non ha fatto effetto perché era a dosaggio di 20 mg? Riguardo il zoloft ho letto che può portare conseguenze a livello cardiaco come allungamento del qtc, artmie e infarti può darli realmente? Vi ringrazio in anticipo per la risposta Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La paroxetina a volte funziona a dosi superiori a venti, specie se parliamo di disturbi ossessivi.

Riguardo agli effetti collaterali, l'allungamento del QT è segnalato in quasi tutti i medicinali, però non capisco che problema si ponga. E' uno dei mille effetti possibili che sono elencati in un foglietto, se li legge cercando di ricavare un'assicurazione che non avrà niente, è il modo sbagliato per utilizzare queste informazioni.
Che dia infarto non mi risulta sia scritto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Gentile dottore, la ringrazio per la risposta, riguardo la lyrica può causare disturbi come confusione mentale, demenza ,e cefalea ma comunque senso di malessere generale? Riguardo la paroxetina mi conviene sentire il parere di un'altro specialista ?Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Continuo a notare che chiede informazioni di ogni tipo e con taglio allarmistico su farmaci di uso comune.
Naturalmente la sua conclusione è di sentire un altro parere, ma questo è come fare altri esami a vuoto e di sua iniziativa.

Se le hanno dato una prescrizione non vedo motivo di dubitarne gratuitamente.
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Utente
Utente
Gentile dottore, il problema è che questi disturbi li avverto di più da quanto prendo la lyrica in pratica è solo efficace sull'aura visiva Cordialmente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Lei non ha chiesto di sintomi, ha mischiato sintomi e per esempio "demenza", che non è un sintomo.
Il lyrica a 50 mg può essere inefficace sui sintomi di un disturbo d'ansia, le dosi sono mediamente più alte.
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Utente
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Gentile dottore nella replica precedente le ho chiesto se la lyrica poteva causare certi disturbi, ho sbagliato a dire termine cioè dovevo dire come effetti collaterali
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gli effetti collaterali possibili sono tutti chiaramente elencati nel foglietto, ma una domanda generica rispetto a tutta una serie di effetti (le ripeto che demenza non credo sia elencato come effetto collaterale...) sembra più una preoccupazione che non una richiesta di una precisa informazione.
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Utente
Utente
Gentile dottore, mi scusi se la disturbo ancora, ma la volevo aggiornare sulla mia situazione, sono stato su suggerimento dell'oculista di recarmi presso un centro di terapia del dolore per quanto riguarda l'emicrania, e l'algologo mi ha diagnosticato la sinusite e mi ha prescritto il fluimucil e la lyrica e mi ha detto di andare da un psichiatra per la mia ansia perché è la causa di tanti miei problemi, sono stato da un psichiatra e mo ha prescritto entact 10 mg, levobren 4 gocce per 2 volte al giorno, Depakin 100mg bustine Xanax 0,25 per 2 volte al giorno e il difmetre in caso di attacco di emicrania, è da qui sorgono le preoccupazioni per la terapia perché ho letto che l'entact può causare allungamento del Qtc e aritmie, ho letto anche una nota AIFA che dice la stessa cosa, e anche il levobren ho letto che può causare lo stesso effetto, le volevo chiedere è stato il mio psichiatra a essere un po' pesante o mi sto preoccupando per niente? Purtroppo essendo ansioso è alla mia età le preoccupazioni ci sono La ringrazio in anticipo per la risposta Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Si sta preoccupando perché il suo disturbo la fa preoccupare. Il resto lo trova scritto perché così è, il medico queste cose le sa bene.
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Utente
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Gentile dottore, la ringrazio per la risposta riguardo l'entact anche se c'è scritto in quel modo al mio dosaggio c'è un rischio elevato?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Vede, la lettura dei rischi, essendo in senso statistico, non cambia se il rischio è alto o basso applicato al singolo caso. O c'è (sempre un po') o non c'è (ma in assoluto).
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