Domanda di parodontologia

salve dottori, mi sto per laureare come igienista dentale e successivamente seguirò dei corti specifici

la mia domanda è rivolta al sondaggio parodontale; la base per effettuare una corretta diagnosi.

fino al punto in cui un sondaggio è fisiologico fino a 3 mm ci siamo, ma non riesco a capire da dove debba partite il sondaggio.
voglio dire la papilla interdentale che parte appunto dallo spazio interdentale fra dente e dente, è ovviamente posta più in alto rispetto l'apice del dente: se quindi dall'apice del dente si sondano per esempio 3mm e la stessa misurazione si ottiene inserendo la sonda nella parte della papilla non si ottiene un sondaggio inesatto dovuto al fatto che la papilla è situata più in alto?

in ultimo ma non ultimo le recessioni gengivali: fin quando sono di massimo 3 mm vuol dire che la recessione è limitata alla compagine della gengiva libera e quindi non c'è perdita d'attacco parodontale; al contrario recessioni di 4 o maggiori indicano anche la presenza di un riassorbimento osseo?

ultima cosa invece riguarda la lettura delle radiografie; ho imparato a leggere le normali panoramiche, riesco ad individuare carie, fratture, cisti, granulomi e qualsiasi altra formazione coerente con la radiologia odontoiatrica; ma le rx endorali che sono le migliori per trarre dettagli riguardo l'osso.. in che modo solo radiologicamente SENZA sondaggio si può stabilire se c'è un riassorbimento osseo, se ci sono delle discrepanze o problematiche iniziali coerenti con una possibile sofferenza parodontale?
grazie a chiunque vorrà rispondermi

Giorgio.
[#1]
Dr. Diego Ruffoni Dentista 10.3k 354 2
Caro Giorgio, chiaramente i libri sono generici e ogni caso è a se stesso, per cui in certi casi potrebbero essere patologici i 2 mm e i 3 essere fisiologici a secondo della zona, delle condizioni del paziente e dei denti malposizionati. Per capire il sondaggio alla papilla devi avere presente l'anatomia dell'alveolo dove troviamo dei picchi ossei interdentali, poi nella pratica il sondaggio alla papilla spesso è maggiore. La recessione gengivale va sempre messa in rapporto alla profondità di tasca, potremmo trovare una minima recessione per esempio in una iperplasia gengivale, che va a falsare i nostri indici. Come ben sai l' Opt e la peggior RX per valutare la malattia parodontale e l'endorale è bidimensionale per cui anch'essa non può seguire delle regole matematiche e deve essere sempre ben interpretata. Le risposte alla tua domanda sulle RX la trovi nella moderna parodontale che si avvale della come ben tridimensionale. Spero di essere stato utile.

Dr. Diego Ruffoni
http://www.dott-diego-ruffoni.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Salve dottore certo ho dimenticato di specificare che OK la letteratura riporta 3 mm di sondaggio fisiologico visto che l'attacco epiteliale è ancora integro e quindi non c'è tasca o comunque 3 mm con sanguinamento al sondaggio potrebbe essere un iniziale distacco dell'attacco stesso e quindi una iniziale tasca.
ma anche 2 mm possono considerarsi come dice giustamenti lei patologici se c'è sanguinamento al sondaggio, giusto? mentre 3 mm senza sanguinamento sono da ritenersi fisiologici corretto?

dottore sono in difficoltà quanto al sondaggio sulla papilla.. ho usato come "cavia" mia sorella e munito di sonda lunga 15 mm; direi che non abbia problemi ma tra due premolari nella papilla linguale sono riuscito a sondare circa 2 mm .
solo in quel punto si approfondisce la sonda, a livello apicale la gengiva aderisce completamente al dente e la sonda non entra, idem in altre parti di quel dente; solo nella papilla riesco a penetrare.

ha qualche significato secondo lei?

tornando alla profondità di sondaggio.. ho appreso che una tasca di 4-5 mm è da ritenersi "banale" in quanto la tasca è comunque limitata alla compagine della gengiva ed una banale levigatura è sufficiente a garantire che la gengiva si riattacchi al dente.
essendo quindi l'osso ancora integro perchè oltre i 4 si parla di tasca ossea?

in ultimo riguardo le recessioni, se non sono accompagnate a tasche parodontali possiamo ricercarne la causa in altri fattori scatenanti?
grazie "delle lezioni"
[#3]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
speravo ci fosse qualche odontoiatra che ne capisse di parodontologia, forse gli odontoiatri di questo sito peccano di tale formazione..
peccato, buon lavoro
[#4]
Dr. Diego Ruffoni Dentista 10.3k 354 2
Bravo, la cartella parodontale deve sempre essere interpretata interpretando tutti gli indici parodontali. Il sondaggio e dipende dalla zona, pratica mente trovi 0 linguale e due distale, vediamo se indovino i denti? Premolari inferiori? La tua sorella rientra nella norma. Il libro (Lindhe) ??? Concorda che una levigatura radicolare permette di recuperare un attacco epiteliale, poi la ritiene banale perché dopo levigatura è possibile ottenere un attacco epiteliale lungo che ti fa acquistare 2 mm portando la tasca un norma. I miei colleghi odontoiatri che si occupano di parodonto hanno studiato molto bene la parodontologia, ma approfondendo il punto di vista medico e non "meccanico"; infatti loro approndiscono la dignosi più che la cartella parodontale, perché la cartella parodontale non è un accertamento diagnostico, ma è uno strumento che indica l'andamento della malattia parodontale. Ti faccio un esempio: in un ANUG posso trovare un sondaggio parodontale di 2,3 ma questo non è indice che ci troviamo in una situazione fisiologica! Per questo quando parlo di cartella mi riferisco a valori di norma, mentre quando parlo di patologico mi confronto al fisiologico. L'igienista non fa diagnosi, lui pratica cure su indicazione del medico, mantiene monitorata l'andamento della malattia parodontale e lascia l'interpretazione dell'andamento al medico. Purtroppo non abbiamo dei veri testi dedicati all'igienesta dentale e siete costretti a utilizzare i testi dei medici che vi portano a sconfinare rendendovi lo studio difficile e pieno di dubbi. Questo ti porta capire che la diagnosi di difetto osseo (tasca ossea) non si ottiene semplicemente quando una tasca supera i 4. La cartella è matematica la medicina no, praticare cure non significa essere medici, gli infermieri eseguono una marea di cure ma non sono medici, applicano lelettrocardiografo meglio dei medici lo sanno smontare, ma non interpretano lelettrocardigramma. Scusa se ti ho scritto di getto e in modo poco corretto, ti auguro buona Domenica.

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