Decorso post operatorio discectomia e posizionamento cage iinterspinale

Gentile dottori,
in data 23/9 sono state sottoposto a microdiscectomia e posizionamento cage spazio intersomatico L4 L5, in data 27/9 ho eseguito rx e tac di controllo postoperatorio. Gli ultimi esami visionati da chi mi ha operato sembrano dimostrare la riuscita dell'intervento. Il mio decorso clinico post operatorio e' il seguente:
-dimesso il 28/9
- ho avuto una stipsi totale da dopo l'intervento risoltosi, dopo un uso inefficace di Levolac, solo con l'assunzione di due bustle di phosholax
- ho ripreso a fare qualche passo solo dopo tre giorno dall'intervento
-accuso da dopo l'intervento un costante senso di intorpidimento della gamba sinistra (dove ho fatto l'intervento). Il chirurgo dice che passera'
-oggi a 7giorno dall'intervento posso camminare (300 -400 passi prima che inizi un dolore al gluteo) ma la gamba non risponde pienamente nel senso che a volte il piede tende ad allinearsi all'esterno (tipo piede piatto)
-il formicolio alla gamba si accentua o diminuisce in relazione alla posizione notturna
-sto progressivamente riacquistando forza alla gamma
- non ho piu' dolore, infatti nonostante mi sua stato prescritto brufen 600 3 volte al giorno ho ridotto la dose a 1 al giorno
-sto prendendo cortisone (4g per I prossimi 2 giorno, 2g per altri 3 giorno).
Durante la deambulazione il torpore diminuisce ma non va via completamente.
Premetto che ad esame elettromiografico effettuato prima dell'intervento in data 12/9 mi e' stata diagnosticata una:
sofferenza polineuropatica mista sensitivo motoria prevalentemente assonopatica arti inferiori
Cosa mi devo aspettare? Il decorso vi sembra normale? O c'e' un qualche danno neurologico?
Sono abbastanza ansioso e questo non migliora la situazione. Non vedro' il dottore a breve dato che dopo la dimissione non risiedo a Roma ed e' difficile in queste condizioni organizzare un viaggio.
Vi sarei grato di un vostro parere.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
non è facile risponderLe esaurientemente senza visionare la documentazione clinica come anche le immagini dei reperti radiologici prima e dopo l'intervento e, soprattutto, senza visitarLa.
E' anche vero che è trascorsa solo una settimana dall'intervento, quindi Le consiglierei di controllare la Sua ansia e di lasciar trascorrere ancora almeno una decina di giorni.
Se però i sintomi non passano o addirittura nota che quel movimento del piede che "tende ad allinearsi all'esterno" non migliora o peggiora, deve subito farsi visitare da un neurochirurgo o dal neurochirurgo che L'ha operata.

Il piede piatto non si comporta come Lei lo descrive, mentre sembrerebbe trattarsi del cosiddetto "steppage" che potrebbe essere sintomo di un danno a una radice nervosa, seppur spesso reversibile.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore grazie per la sua cortese disposal, in data di oggi dopo 11 giorni dall'intervento il problema descritto al piede sembra scomparso (o minimizzato), pero' persiste una parestesia alla gamba che si manifesta com una diminuita sensibilita' epidermica nella parte esterna della gamba. La parestesia sembra diminuire con il movimento.Non ho piu' dolore nella deambulazione, quindi cerco di camminare il piu' possibile, noto pero' un certo calo di forza nel muscolo rispetto alla gamma sana che pero' sembra migliorare col passare dei giorni. La TAC ed I RX fatto dopo l'intervento confermano il corretto posizionamento del cage e delle viti in titanio. Secondo il suo parere dando per scontato che ci sia stato durante l'intervento una qualche compromissione o attivazione di una radice nervosa, questo eventuale danno viste la mia sintomatologia e' da considerarsi come un normale decorso postoperatorio che andra' a migliorare nel decorso o mi devo aspettare un danno permanente? Penso che Lei abbia una vasta casistica a cui fare riferimento. Sto completando la somministrazione di cortisone che dovrei finire entro tre giorni. Terapie riabilitative possono essere utili?
La ringrazio di cuore.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
credo sia troppo presto per presupporre un danno permanente, anche perché Lei afferma che sta migliorando.
Le ripeto. abbia pazienza ancora qualche settimana, dopo di che sarebbe utile un controllo clinico diretto per eventualmente avanzare una prognosi.

Cordialità