Bruciore meato urinario

Salve carissimi dottori, sono un ragazzo di 30 anni. Da circa dicembre 2016 (9/10 mesi fa) soffro di un bruciore persistente al meato urinario, e questo ha peggiorato notevolmente la mia qualità di vita. Il dolore compare solitamente al mattino, qualche minuto (una decina) dopo la prima minzione e si protrae durante l'arco della giornata, alcuni giorni più intenso, altri meno intenso (dipende da quanto bevo e da quanto urino) a volte compare qualche minuto dopo l'eiaculazione, a volte no. Il bruciore parrebbe localizzato proprio al meato, non al glande. Il glande risulta nella norma. Il meato mi da come una sensazione di bruciore bagnato, tanto che inizialmente pensavo fosse cistite (provato monuril, beta furadantin e diflucan con risultato solo temporaneo, ma miglioramento difficilmente imputabile ai farmaci, dato che il sintomo in se va e viene.. Anche se per la maggior parte del tempo è presente). Visita urologica a luglio: EO: addome trattabile, indolente, ipogastrio libero pene e scroto ndp. ER: prostata pressoché impalpabile, non dolente. Eseguito esame citologico su tre campioni esito negativo. Esame chimico fisico urine nella norma, tranne glucosio 500 (diabete di tipo 1 dal 2013, colpito qualche volta da candida). Esame del sedimento urine nella norma. Esame liquido seminale clamidia e gonorrea negativo. Urocultura urina mitto intermedio negativo. Esame colturale liquido seminale sviluppo di flora batterica saprofita del meato uretrale negativo, esame colturale per miceti negativo, microplasma hominis e ureaplasma urealyticum/parvum negativo. Alla luce di tutto questo vi chiedo un vostro parere su quale patologia potrebbe creare questi sintomi, quali altri esami svolgere e se più opportuno un consulto urologico o venereologico. Desidererei guarire il prima possibile, non ho più voglia di masturbarmi nel bagno dell'ASL :) (ridiamoci un po su, che è meglio). Se necessitate di eventuali altri chiarimenti non esitate a chiedere. Grazie della disponibilità.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
gentile utente, la presenza di tale bruciore in assenza di infezione può indicare una patologia cronica della pelvi, molto spesso tale patologia è da derivazione intestinale.

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Salve, grazie mille della risposta dottore. In questi giorni sto provando ad andare per esclusione: ho smesso di bere caffè e sto eseguendo lavaggi con il minor sapone possibile (dato che ho notato che il bruciore compare anche quando eseguo normale lavaggio senza troppe attenzioni). La situazione sembra al momento migliorata, ma come dicevo, il sintomo va e viene. Ha ulteriori consigli da darmi in merito (in modo da escludere eventuali altre cause)? Riguardo quello che diceva lei, come si diagnostica? Ha correlazioni con il fatto che il bruciore compare anche con i lavaggi?
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Salve dottori, attendo cortesemente un vostro riscontro
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Scrivo sperando di poter essere di aiuto ad altre persone con il mio problema. Dopo vari tentativi "ad esclusione" (mai consigliati da nessun medico) sono riuscito a risolvere il problema smettendo di bere acqua del rubinetto e passando all acqua in bottiglia. Non ne conosco attualmente la causa, dato che per indagare spenderei altri soldi, e al momento il risulta è quello che speravo con il metodo "a tentativi": la scomparsa del dolore. Sinceramente mi stupisco come dopo quasi 200€ spesi in ticket per esami vari e quasi un anno di dolori, nessuno mi abbia mai fatto pensare a provare ad escludere alcune cose dalla dieta, né medici Asl, né medici su questo portale. Sinceramente lo trovo abbastanza scandaloso. Non pretendo che i medici siano in grado di curare con la bacchetta magica qualsiasi disagio, ma ritengo di estrema importanza che un medico porti il paziente a ragionare, in modo da arrivare ad un risultato insieme. Purtroppo vedo sempre di più medici o troppo distratti o troppo impauriti per dare per lo meno dei consigli degni di nota, e qui su questo portale vedo dei professionisti molto bravi e pazienti, alternati a medici superficiali e che ricorrono alle risposte solo per sfoggiare titoli ed ubicazione. Mi è capitato di vedere risposte (come per altro quella del dottor Giuseppe Quarto qui sopra) più brevi rispetto alla lista dei loro titoli, contatti, indirizzi, siti web personali: lo trovo un comportamento assolutamente riprovevole e privo di qualsivoglia etica. Va bene farsi pubblicità rispondendo in modo gratuito, ma che le risposte siano per lo meno pensate, sensate e con un minimo di incisività. So che molto probabilmente la mia risposta verrà cancellata, ma prego lo staff di fare una sorta di selezione tra i medici più che moderare le risposte "scomode". Grazie a tutti quei medici che ci mettono davvero il cuore. Buona continuazione.
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