Dolore anca e coscia destra

Buongiorno,
in breve cerco di fare il quadro della situazione. Ho 44 anni, otto mesi fa' ho cominciato una dieta dimagrante con un nutrizionista e ad oggi ho perso 35 chili, attualmente peso 80 chili. Da circa due mesi, prima lievemente poi sempre più intenso, accuso dolore all'anca, gluteo e soprattutto coscia nella parte anteriore muscolare destra. Il mio medico mi ha praticato due infiltrazioni di cortisone che non sono servite a nulla e ora sto facendo un massaggio a settimana da un osteopata. Conduco una vita abbastanza sedentaria, lavoro in ufficio e mi muovo poco. E qui il mio dubbio: il mio medico dice di evitare attività fisica finché c'è dolore e infiammazione mentre l'osteopatia sostiene che bagna "stimolare" la parte con movimento fisico. Cosa devo fare per non fare danni ulteriori? Ed eventualmente che tipo di movimento fisico è adatto al mio caso? Grazie
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Attivo dal 2016 al 2019
Medico fisiatra
Gentile Utente,

naturalmente per arrivare ad una diagnosi è necessario fare una visita specialistica in cui vanno valutate attentamente le caratteristiche del dolore ed eventualmente altri sintomi associati e ulteriori dati sulla sua storia clinica. In linea generale il nuoto è la tipologia di attività fisica più adeguata nel suo caso.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, oltre ad una leggera attività fisica ho fatto anche un ciclo di 3 sedute di onde d'urto ma con scarsi risultati. Il dolore persiste, non è invalidante nel senso che conduco la ia vita normalmente ma... è sempre lì. Un giorno mi sembra di stare meglio e il giorno dopo devo prendere un antinfiammatorio. Ormai sono avvilita. La mia fisioterapista dice che se le onde d'urto non hanno avuto effetto evidentemente ci vuole una riabilitazione dal punto di vista manuale, massaggi e manipolazioni per riequilibrare la postura. Cosa ne pensa? Grazie ancora.
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Attivo dal 2016 al 2019
Medico fisiatra
Gentile Utente,

il problema principale è giungere ad una diagnosi precisa, attraverso una visita specialistica (ortopedico o fisiatra) in cui è possibile valutare eventuali esami per arrivare alla suddetta diagnosi.
Certamente, dalle notizie anamnestiche da lei fornite, il calo ponderale sarebbe sicuramente d'aiuto in aggiunta ad un'attività in acqua, che permettono di ridurre il carico sia sulla colonna vertebrale che sull'articolazione dell'anca. Si tratta però di consigli molto generali in quanto, con gli elementi a disposizione, è molto difficile esprimere un giudizio valido sull'efficacia dei trattamenti effettuati.

Spero di esserle stato utile.

Cordiali saluti