Malattia di peyronie

Buongiorno, sono un ragazzo di 34 anni, circa un mese e mezzo fa mi è comparsa una vena sulla parte laterale del pene probabilmente infiammata a seguito di rapporto un po piu intenso che con il passare dei giorni si è estesa anche centralmente, visto l'inconsueta situazione ho effettuato una visita urologica e mi è stata diagnosticata una flebite e come cura mi è stato data 1/2 aspirina da 500 e prisma 3 volte al giorno per 15 giorni, alla fine del trattamento il problema era ancora presente e il dottore ha ritenuto opportuno effettuare un ecodopler penieno che ha evidenziato una vena trombizzata ma in fase di guarigione, nessuna placca o calcificazione e ha riscontrato una leggera deviazione del pene verso destra, la visita si è conclusa con un cambiamento della terapia con cardioaspirina per 20 giorni Peironimev plus per 3 mesi e cialis 5mg una volta ogni due giorni per un mese . Nonostante l'assenza di placche il dottore ha parlato di una possibile fase acuta della malattia di Peyronie , Io sono completamente entrato in panico essendo una persona molto ansiosa.
Ho voluto sentire un altro specialista per capire se magari il primo dottore era stato troppo pessimista, Il secondo urologo dp visita con palpazione e aver guardato gli esami e foto del pene in erezione ha ribaltato il responso dicendomi che la mia deviazione è di 15 gradi circa e quindi assolutamente fisiologica e che il trombo si era riassorbito del tutto e mi ha detto che potevo interrompere la terapia e prendere solo il peronimev e che il trombo non aveva nessun collegamento con la malattia di Peyronie e quindi di stare tranquillo, vista la difformita di pareri da parte dei due medici volevo chiedere sequesta malattia porta ad una deviazione gia in una fase priva di placche e se è possibile che durante una delle diverse visite effettuate con palpazione del pene naturalmente non in erezione si puo essere creato un trauma tale da creare una fibrosi ed eventuale placca visto che soprattutto in una ho sentito un leggero fastidio e ad oggi sembra si sia infiammata la parte che oltre tutto è opposta a quella della deviazione, non penso che un urologo possa creare traumi con una semplice palpazione a maggior ragione a pene a riposo pero' nono so piu cosa pensare perche' l'ansia sta prendendo il sopravvento... Ci tengo infine a dire che ho sempre avuto il pene leggermente deviato verso destra e il trombo ad oggi è completamente passato
Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

calma e sangue freddo, se "ha sempre avuto il pene leggermente deviato verso destra ed il trombo ad oggi è completamente passato", mi sembra che la sua complessa e un pò confusa storia clinica sia oggi conclusa.

Altri dubbi allora bene risentire in diretta sempre il suo andrologo di riferimento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
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Grazie per la velocita' della risposta, quello che pero volevo sapere dottore e' se magari con una visita un po piu' energica si possa creare un trauma tale da fare dei danni? Ripeto dp l'ultima visita si è gonfiata la parte opposta e sembra anche arrosata la base del pene. Ho provato a contattare l'urologo ma la sua segretaria mi ha detto che per un suo consulto devo tornare in studio naturalmente pagando quando il mio dubbio è che questo possibile trauma sia avvenuto proprio durante questa visita... Lei pensa sia possibile una cosa del genere? Tengo a precisare che la visita è stata solo di palpazione per cercare eventuali placche... Davvero non so se non darci peso e ritenere come ha detto lei la questione chiusa...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Ma ...proprio difficile pensare che una normale visita urologica abbia scatenato il problema da lei descritto.

Ancora un cordiale saluto.
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