Valvulopatia cerebrale

N.B. Il titolo contiene un errore di battitura il termine corretto è ovviamente "VASCULOPATIA CEREBRALE". Me ne scuso.
Ho 62 anni e nel novembre del 2014 ho subito un intervento di angioplastica con uno stent medicato.
Ho ridotto ed azzrarato tutti i fattori di rischio tranne l'ereditarietà (mio padre è morto a 78 anni per una grave cardiopatia ischemica e mia madre alla stessa età per ictus cerebrale).
Il decorso della mia malattia sembra procedere in maniera soddisfacente confortato dai numerosi controlli a cui mi sottopongo (dono piuttosto ipocondriaco).
L'oggetto di questa mia riguarda una "scoperta" di oggi.
Mettendo a posto i referti mi è capitato di leggere in quello dell'ultima visita cardiologica (risalente a circa due mesi fa e andata a buon fine), alla voce "Vasculopatia cerebrale" il commento "Ansioso - depressiva".
Andando indietro nel tempo detta valutazione risale ad un ricovero al P.S. nel 2015 che si rilevò uno dei tanti "falsi allarme" indotti dal mio indubbio stato ansioso.
Ovviamente la curiosità mi ha spinto a cercare su internet di cosa trattasi e, con un po' di terrore, ho scoperto che trattasi di ridotto apporto di sangue al cervello.
Nessuno mi ha mai approfondito tale argomento né mi sono stati ordinati esami in tal senso.
Inoltre il termine ansioso-depressivo, non sembra appropriato a detta patologia.
Come devo interpretare la cosa?
Grazie e felice giornata.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Evidentemente i Colleghi Che hanno formulato quella diagnosi L hanno formulata in base ad esami , suppongo, quali una TC cerebrale ad esempio , Che probabilmente avrà eseguito nel 2015.

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
E' questo il dubbio. La mia ipocondroia mi ha portato più volte al pronto soccorso e "a voce" nessuno mi ha mai parlato di questa cosa, neppure il medico di base a cui ho fatto vedere tutti i referti.
Chiarisco meglio. In data 8/5/2016 (non 2015 come erroneamente scritto in precedenza) il referto del P.S. non rileva la vasculopatia cerebrale.
Questa compare un mese dopo in data 21/6/16, sempre in un verbale di P.S. e nel referto del cardiologo che alla voce "anamnesi patologica remota extra cardiologica" cita appunto: "vasculopiatia cerebrale: s. ansioso-depressiva"
Però, in quel ricovero (né successivamente) non ho fatto alcun esame in tal senso.
Mi furono solo fatti un ECG in P.S. e gli esami ematochimici e troponina (tutti negativi)
Oltretutto alla voce "Esame obbiettivo" si cita "collo: non turgore giugulare; non soffi vascolari. Cuore: toni validi ritmici, soffio sistolico 2/VI puntuale... ecc. ecc."
Chiedo scusa, ma non è che possa trattarsi di un riferimento alla mia condizione psicologica al momento del ricovero, magari scritta nel posto sbagliato? Perché vede, trovo la fattispecie assai singolare, considerato che ho "frequentato" una decina di cardiologi diversi in questi tre anni e credo che, se ci fosse stato un dubbio in tal senso, forse qualcuno mi avrebbe consigliato gli opportuni approfondimenti. Scusi il disturbo e buona domenica.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Se non hanno eseguito alcun esame cerebrale tale diagnosi non ha alcun fondamento
percio' la ignori
Arrivederci
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua squisita disponibilità.
Di nuovo saluti.