Colon "dislocato"

Gentili Signori
sono una ragazza di 36 anni un mese fa ho subito un intervento di emicolectomia sinistra videolaparoscopica per neoplasia del sigma, con decorso post operatorio regolare. Mi è stato asportato un tratto di grosso intestino di 30 cm.
Il problema che lamento si è manifestato circa 10 giorni dopo la dimissione, quando ho cominciato a sentire uno strano bruciore allo stomaco, che inizialmente è stato trattato come gastrite, prima con Maalox, poi con Lucen, senza alcun risultato. Dal bruciore siamo passati al dolore alla bocca dello stomaco, che non passava ne' con l'antispasmina nè con il buscopan. Abbiamo provato lo Spasmomen Somatico, pensando che il dolore fosse collegato allo stress (notevole in questo periodo...) Ma dopo 5 giorni il dolore non passava.
Il dolore ha le caratteristiche di contrattura a livello dello stomaco, ma poi si diffonde a tutto l'addome e anche dietro sulla schiena.
Ho fatto gli esami per vedere se ci fossero problemi alla colecisti, ma era tutto a posto. Infine sono tornata in ospedale e a seguito di ecografia che ha scongiurato qualsiasi coinvolgimento della bile o problemi ad altri organi il dottore ha sentito proprio dietro lo stomaco una corda colica del mio colon trasverso, dislocato più in alto rispetto alla sua sede naturale. Questo dovrebbe causa del fastidio allo stomaco e alla schiena.
Ora prendo Alginor, Pariet e olio di vaselina per fluidificare le feci che sono piuttosto dure. Alcune volte dopo aver defecato mi sento sollevata, altre volte sento maggior dolore. Sono comunque molto più stitica e la vaselina non ha grandissimo effetto sulla consistenza.
Il dolore alla schiena è particolarmente fastidioso la notte e spesso mi devo alzare e stare un po' in piedi per poi potermi riaddormentare.
Vorrei sapere dalla vs esperienza cosa posso fare di più per diminuire il fastidio, considerato che spesso il dolore è accompagnato da flatulenza, anche se da vari consulti già avuti il colon è piuttosto morbido e non ci sono grosse quantità di feci.
Il colon si rialloca da solo con il tempo?
Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Buongiorno, forse a compeltamento diagnostico potrebbe essere indicata, su indicazione dei colleghi che la seguono, una gastroscopia. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la celerità. Ovviamente farò la gastroscopia se non si riesce a venirne a capo.
Quello che cerco di capire è
1. secondo la Sua esperienza o quella dei Suoi colleghi, lo spostamento degli organi interni a seguito di questo tipo di intervento si risolve "fisiologicamente"?
2. posso fare qualcosa per accelerare questo processo?

Quando il chirurgo mi ha parlato di corda colica io ho nettamente sentito con le dita la conformazione del colon proprio sul retro dello stomaco. Giusto a livello informativo: la corda colica è un inspessimento? o sono le feci stagnanti? o il colon in quel punto lavora semplicemente peggio e quindi c'è meno peristalsi? è un processo infiammatorio?
Mi scuso per l'ignoranza in materia. Sono sempre stata una persona sana, e il mio intestino ha sempre lavorato bene con puntualità e senza problemi, per la bellezza di 36 anni. Mi sono ritrovata con un tumore e qualche migliaio di punti interrogativi in testa. Per questo sento il bisogno di capire.
Grazie ancora
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Cerco di risponderle punto per punto:
- nella mia esperienza ed in quella di colleghi la ricollocazione anatomica dei visceri dopo resezione del sigma non comporta alcun problema tranne rarissime situazioni ove nell' immediato postoperatorio si puo' verificare un' occlusione intestinale
- conseguentemente non c'è nulla da fare per accelerare un processo che non si verifica
- la corda colica è una definizione clinica e si utilizza quando mediante la palpazione adodminale si apprezza il colon: non necessariamente è indice di patologia ed è comunque un reperto aspecifico non necessariamente infiammatorio e non correlato alla peristalsi

Un' altra situazione compatibile con la sua sintomatologia potrebbe essere un restringimento nel punto dove e' stato suturato l' intestino, eventualmente verificabile mediante opportuni accertamenti
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Dr. Benedetto Battaglia Chirurgo generale, Senologo, Chirurgo apparato digerente, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 48 4
Gen.le utente, il quadro sintomatologico che descrive potrebbe essere riferito ad una dislocazione del colon trasverso (nulla di importante, cmq reversibile) ma anche ad altre condizioni cliniche presitenti che potrebbero essere peggiorate momentaneamente dopo un intervento addominale laparoscopico (tipo ernia iatale).
Colgo l'occasione per dirle che l'olio di vasellina non fluidifica le feci ma dovrebbe aiutarle ad uscire nell'atto della defecazione; per ammorbidire le feci dovrebbe fare uso di fibre (senza esagerare visto che è solo ad un mese dall'intervento), bere almeno due litri di acqua al giorno o coadiuvarsi con altri prodotti un pò più specifici.
come le ha detto correttamente il collega, effettui una gastroscopia al più presto.
cordiali saluti.

Dr. Benedetto Battaglia

Dr. Benedetto Battaglia
Chirurgia Generale ed Oncologica
Chirurgia Mininvasiva laparoscopica e robotica
www.benedettobattaglia.it