Induratio penis plastica o malattia di peyronie in fase flogistica iniziale - è sufficiente la vitam

Buonasera.

Sono un uomo di 33 anni, normopeso (qualche chiletto di troppo), fumatore molto occasionale, poco sport, lavoro semi-sedentario,coniugato, vita sessuale normale (da 2 a 4 rapporti a settimana NON particolarmente movimentati).

Da circa 15 giorni ho avvertito una strana sensazione di dolore/trazione al pene in erezione. In caso di piegamento verso il basso, il dolore si intensificava. Lungo l'asta del pene, suppongo tra i due corpi spugnosi e vicino le tuniche albugine, è palpabile un cordone indurito.

Ho subito fatto una visita urologica sette giorni fa: mi è stata diagnosticata la malattia di Peyronie in fase flogistica iniziale.

Leggendo ed informandomi sulla malattia, reputo la diagnosi è corretta. Le "placche longilinee" posizionate lungo l'asta del pene, determinano una curvatura del pene verso destra/alto, riducendone leggermente il volume ed impedendo una flessione verso il basso.

L'attività sessuale è ancora praticabile, ma sono ugualmente preoccupato.
Preciso che esternamente non è visibile nulla. In fase di riposo il pene non sembra affetto da alcun disturbo.
In completa erezione il pene è leggermente curvo in alto a destra. A mezza erezione è "orientato" tutto a destra.

Il dottore mi ha prescritto delle pillole di cortisone per 20 giorni e degli integratori di vitamina E particolarmente adatti per i prossimi 4 mesi. Prossima visita fra 4 mesi.

Tuttavia, leggendo su internet ed informandomi, ho verificato che recentemente sono stati fatti grandi passi avanti contro questo terribile disturbo, grazie all'utilizzo di un Enzima Collagenasi derivante dal Clostridium Histolyticum.
Oltre tutto, ho letto anche di altri trattamenti specifici per questo disturbo, con laser e onde d'urto.

DOMANDA:

La terapia prescritta dal mio medico è molto blanda: non sono farmaci specifici. Capisco che la malattia è in fase iniziale, ma perchè non cercare di prevenire un terribile peggioramento con dei farmaci più adatti?
Considerata la mia giovane età, reputate che sia più opportuno intervenire con terapie specifiche al fine di prevenire complicazioni? Oppure devo continuare con gli integratori di vitamina E?

La malattia si è evoluta molto rapidamente, mi sono ritrovato in questa situazione all'improvviso. Non vorrei prenderla sottogamba nonostante sia stata diagnosticata tempestivamente.

Ringrazio anticipatamente per il vostro aiuto.

Cordialità
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore, penso sia il caso di consultare uno specialista, noi di qua terapia non se ne può fare, ma personalmente sarei più aggressivo
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, e grazie per la tempestiva risposta.

Certo, non chiedo una terapia, ma un consiglio.

Mi pare di capire che una terapia più verticale potrebbe aiutare a prevenire un peggioramento.

Oltre tutto, in effetti, è già presente del collagene da combattere.

Proverò a richiamare il mio urologo per richiedere di rivedere la terapia, considerato il lieve peggioramento intercorso.

Ringrazio ancora per il tempo dedicatomi.

Ben venga un secondo parere.

Cordiali Saluti
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
In fase acuta il clostridio non è indicato. Personalmente utilizzo verapamile intraplacca
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