Colonscopia necessaria?

Salve, ho 51 anni e dopo una forma influenzale che ha interessato anche il tratto gastrointestinale (febbre, mal di gola ma crampi e dolori intestinali con diarrea e soprattutto molta "aria" nella pancia), ho avuto, dopo circa due settimane, una nuova forma di colite, con crampi, dolori, diarrea presenza di muco, anche in concomitanza con l'assunzione di diversi integratori (per la menopausa, per dormire, per il colesterolo 220 e per unghie e capelli, quest'ultimo forse mi ha dato il colpo di grazia forse). I sintomi sono in via di risoluzione dopo 3-4 giorni assumendo enterogermina,anche se soprattutto dopo i pasti (sto bene solo a digiuno) continuo ad avere un pochino di indolenzimento, aria e poco muco, ma le feci sono di nuovo solide.
Il mio medico di base visitandomi, ha diagnosticato una colite a sx e nel prescrivermi l'enterogermina mi anche consigliato, considerata l'età e i miei disturbi frequenti (annosi), di fare una colonscopia. Mi ha detto "anche senza fretta, ai 6-8 mesi" anche cioè con i tempi lunghi di attesa della sanità pubblica, unicamente a scopo preventivo, "magari ha dei diverticoli o una lieve celiachia". Io l'ho già prenotata a 1 mese, ma mi domando cosa dovrei temere.
Ho sempre avuto problemi intestinali, stitichezza, episodi di diarrea senza motivo apparente, perennemente aria e tensione addominale, negli episodi più forti crampi diarrea e muco nelle feci . Sin da giovane utilizzo farmaci come microclismi e supposte di glicerina, non con molto successo.
Fino ad ora però, forse perchè sotto i 50 anni, il mio medico non ha mai ritenuto di dovermi prescrivere questo esame, quindi ho sempre pensato che non ci fosse una soluzione per me.
Ora invece me lo prescrive soltanto perchè ho superato i 50 anni, pur non avendo mai avuto sanguinamenti o anemia o altro. A parte il colesterolo le analisi sono perfette. I miei sintomi nel tempo possono aver portato ad una degenerazione dei tessuti? Magari a me sembrano sempre gli stessi, ma con l'avanzare del tempo in effetti mi sembrano più frequenti e più intensi.

Considerato che si tratta di un esame invasivo, non potrei procedere per gradi, magari prima con la ricerca del sangue occulto e poi avanzare in caso di esiti positivi?
Ho paura senza dubbio dell'esame, ma anche dell'esito, perchè temo che il mio medico di base sospetti, senza dirmelo, qualcosa di più grave, come una patologia tumorale ad esempio.
Cosa ne pensa?

grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Non credo la sospetti ma l'indicazione per quanto relativa mi sembra condivisibile. La celiachia non si diagnostica con la colonscopia. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
cosa intende con "per quanto relativa"?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Intendo che pur non esistendo sintomi di allarme che la renderebbero mandatoria potrebbe essere indicata per escludere diagnosi meno probabili. Prego.
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dopo
Utente
Utente
ho capito. La ringrazio molto per la cortese risposta.

saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, le volevo porre un ulteriore rapido quesito. Intanto l’esame (colon+ gastro, quest’ultima mi era stata prescritta anni fa e ho colto l’occasione) lo farò a metà dicembre anche se per il medico non c'è fretta. Nel frattempo la mia sintomatologia continua seguendo un percorso altalenante. Non so se può esserci relazione, da settembre 1 volta al mese ho mal di gola, febbre (max 38) e diarrea per due giorni. Poi resta solo il fastidio intestinale che va migliorando ma senza scomparire mai del tutto. Feci liquide, semiliquide poi solide, poi nulla. Con tanta aria, crampi, colichette, a volte muco anche semi-trasparente. Con enterogermina e obispax mi pare di risolvere, fino ad arrivare ad un momento in cui “sto bene” anche se permane un modo di evacuare strambo. Poi ecco che torna il mal di gola, la febbre e la diarrea per due giorni e ricomincia il ciclo.
Davvero sono molto spaventata e non riesco a comprendere che tipo di malattia possa avere e soprattutto mi pare di non uscirne più.
Si può trattare di una "infezione intestinale" che mi altera il sistema immunitario, oppure qualcosa di molto più grave all’intestino? O cos'altro?
Sono un po’ demoralizzata. Lei cosa ne pensa?
Può essere che si tratti solo di stati ansiosi come ha provato ad indagare il mio medico. Certo ho passato un periodo duro, ho perso mia madre, mio marito ha preferito una cubana, problemi in famiglia, con mio figlio ventenne ho i problemi che molti genitori hanno in questo mondo sempre più difficile e lontano dai giovani.
Insomma... sto bene soltanto quando dormo (salvo quando ho la febbre, e allora qualche episodio di diarrea notturna capita).
Grazie per la sua cortesia.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Non saprei, Attenderei l'esito degli esami. Prego.
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dopo
Utente
Utente
gentile dottore,

ho effettuato sia la gastroscopia che la colonscopia e tutto è risultato "a posto". Il medico che mi ha consegnato i referti, in attesa dell'esito della biopsia gastrica per helicobacter, mi ha detto che la mia patologia è compatibile con il colon irritabile e quindi proseguire con il tipo di alimentazione che mi fa star bene.
Questa è limitata, praticamente, a riso, pesce/carni lessati o ai ferri, patate lesse, poche verdure, frutta soltanto sotto forma di mousse, thè yogurt e fette biscottate.
Mi rendo conto che esistono ben altre patologie di fronte alle quale il mio "colon irritabile" testè diagnosticato è ben poca cosa, ma io sto davvero male se solo mi discosto da questo tipo di alimentazione, mi domando quindi se non si tratti di qualcosa di più (intolleranze gravi, celiachia... parlo da ignorante) per cui esista una cura specifica tale da permettermi la socialità. Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Immagino siano state escluse da chi la cura. Prego.
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore, volevo chiederle un parere. La mia condizione di colon irritabile, diagnosticata, mi porta a periodi alterni. In particolare sono lunghi i periodi di completa stitichezza, a nulla valgono alimenti "giusti", attività fisica, il mio peso è un sottopeso, non assumo farmaci particolari (solo cardioaspirina).
Ecco, mi domandavo se non potessi ogni 2-3 mesi assumere il lovol-dyl che ho utilizzato per la preparazione alla colonscopia. Mi aveva giovato e per un lungo periodo avevo acquisito una certa regolarità, ora di nuovo persa.

grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Potrebbe essere un'opzione
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dopo
Utente
Utente
ottimo! grazie

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