Panico e tachicardia, come agire?

Salve a tutti dottori, vi scrivo per avere un vostro parere su una mia situazione.

inizio con un quanto più breve riassunto degli ultimi tre anni: nell'inverno del 2015, mi coglie l'influenza stagionale che, per mia sfortuna, prende di mira il cuore e mi lascia con una perimiocardite acuta.
vengo curato e tutto é ok, la risonanza effettuata due mesi dopo il mio rilascio, con mezzo di contrasto, risulta completamente negativa e mi si dice che posso tornare alla vita di prima.
é stato difficile tornarci, soprattutto per quanto riguarda la parte psicologica, tra alti e bassi, infatti, credo di aver sviluppato una cardio fobia, ansia, e attacchi di panico.

volevo descrivervi l'ultimo episodio, come ho pensato di agire e chiedervi un parere:

due giorni fa ho avuto una crisi di panico, ero fuori scuola di mia sorella, ve la descrivo: ansia e angoscia per trenta minuti, poi inizio a vederci "male", un leggero giramento di testa e pensieri ad un infarto , non appena ho iniziato a convincermi di avere un infarto imminente non è passato un minuto ed avevo il cuore a mille (150/160 battiti al min), mancanza d'aria e confusione generale.
presa mia sorella da scuola la portai in macchina, nel mentre chiamai, ansimante, mia madre dicendole che non stavo bene, ma proprio in quell'istante mi sono sentito quel poco che basta meglio per poter quanto meno arrivare a casa e cosi feci.
questo primo episodio mi spavento non poco, successe due giorni fa, così decido di prendere Xanax per questi giorni e prendo 10 gocce mattina e 10 metà pomeriggio, la sera al bisogno ma non ne ho avuto.

altro episodio di oggi: stessa cosa, ansia generica, poi ad un tratto una particolare sensazione di confusione, debolezza alle gambe, vista sfocata, e pensieri di infarto. in 1 minuto, i pensieri trasformano tutto in un cuore che batte a 160 battiti circa al minuto e mi pare di impazzire. per poi in poco , poco tempo, tipo 35/60 secondi, tornare a battere normalmente e di conseguenza calmarmi (con normalmente intendo 110/120 BPM che è più una cosa gestibile) la cosa strana è che avevo appena preso le 10 gocce mattiniere di Xanax e quindi ho pensato: potrebbe essere il cuore? potrebbe essere una aritmia non ansiosa?

io ho già in mente di contattare uno psicologo, ho già il numero e lo chiamerò oggi, ma prima, mi consigliate di fare un esame cardiologico?
ne ho già fatti in passato, tutti negativi, o almeno, più o meno negativi... diciamo che i dottori riuscivano a capire che andava tutto bene nonostante la mia paura me lo facesse battere a 120 battiti durante la ECG.

ad ogni modo, in sintesi la domanda è: credete che sia bene andare da un cardiologo, o è solo un altro modo di manifestarsi della mia ansia (che ho capito essere molto somatica durante questi anni)? esiste un modo abbastanza affidabile per distinguerle, le tachicardia ansiose da altre? per esempio io non ho avuto dolori, e mi sto aggrappando a questo. può essere abbastanza per escludere? grazie per eventuali risposte
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
sembrerebbe che le preoccupazioni relativamente al suo stato di salute contribuiscano a mantenere in atto un circolo vizioso tra paure, ansia sintomi.

L'ansia si può esprimere in molti modi, somatizzazioni comprese.
<esiste un modo abbastanza affidabile per distinguerle, le tachicardia ansiose da altre?> Si, una diagnosi differenziale, brevemente, se a livello organico è tutto a posto (come sembrerebbe secondo le indagine cliniche effettuate) la sintomatologia può essere ascrivibile ad altre cause. che vanno comunque indagate.

Fa benissimo a rivolgersi a un nostro collega, poiché in ogni caso l'ansia va curata e non trascinata nel tempo.
In linea generale l'ansia patologica beneficia di trattamento psicoterapico talvolta associato a quello farmacologico (di stretta competenza medica/psichiatrica) , secondo il caso specifico e previa diagnosi diretta.
Dunque non si affidi ad autoprescrizioni farmacologiche (se questo fosse il suo caso) ma a quelle di un medico/medico specialista.

Legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta, dottoressa.

ho letto i due articoli. wow, nel primo proprio mi ci rivedo al 100%. é esattamente quello che mi capita.

in poche parole allora mi consiglia di andare dallo psicologo ed evitare altri accertamenti?
l'unica cosa che preme un po' , perché per me è fondamentale per uscire dal panico : aggrapparsi al fatto che non ci siano dolori addominali durante le crisi é ok? va bene? il fatto che non ci siano é una buona prova per convincermi che sia solo panico e non altro di più grave?

ah e per la Alprazolam, no, assolutamente, sempre prescritta dal medico, anche perché so che è un medicinale che può essere "pericoloso" per quanto riguarda dipendenze. l'unica cosa mi si prescrivono pillole ed io preferisco prendere gocce ma non credo cambi.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Le sue domande sono tipiche di una persona ansiosa, tuttavia le rassicurazioni non la aiutano,anzi.

Si rivolga dunque a uno psicologo/psicoterapeuta come suggerito al fine di risolvere i suoi disagi e ritrovare il suo benessere.

Molti auguri

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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