Ripetizione frasi

Buonasera gentili Dottori,

mia madre, a breve sessantenne, presenta da circa due anni i seguenti "sintomi":
- ripetizione dello stesso discorso in una conversazione svariate volte, in alcuni casi sembra quasi un loop, appena finisce ricomincia. Sembra non accorgesene e i tentativi di intervenire nella conversazione sono praticamente ignorati.
- Durante una conversazione con lei si ha l'impressione di assistere ad un monologo, tende a parlare solo lei e difficilmente prende in considerazione quello che l'altro interlocutore dice, vuoi siano osservazioni sul discorso, vuoi siano tentativi di cambiare argomento.
- sbalzi di umore: di animo tendenzialmente ansioso e nevrotico passa da questo stato di irritazione a scenate di rabbia nel corso dell'intera giornata mentre durante i pasti o immediatamente dopo è felice, ma anche qui in maniera esasperata come se fosse esagitata
- incolpa mio padre per ogni cosa, a volte in maniera completamente gratuita e senza causa scatenante. Che ci sia del rancore sotto è evidente da molto tempo, ma non mi sembra "normale" come atteggiamento.
- Sospetto che abbia difficoltà a imparare cose nuove.
- vuole avere tutta la gestione della casa sotto il suo controllo, lamentandosi poi di fare tutto lei, ma se ci sono iniziative esterne da parte di altri membri della famiglia (banalmente fare una lavatrice o anche solo preparare un pranzo) vengono accolte di controvoglia e quasi denigrate.

E' stata in cura da un gastroenterologo due anni fa dopo più di un anno di diarrea, meteorismo, dolore addominale (inutili i tentativi miei e di mia sorella di farsi visitare molto prima) la diagnosi è stata colite (non meglio specificata) non si è parlato ne di RCU, ne di Crohn, ne tantomeno di IBD. Ho qualche riserva sulla diagnosi in quanto è stata fatta solo anamnesi ed ecografia, nessuna rettocolonscopia.
Le è stata prescritta Mesalazina.

Oltre ad essere una persona agitata e nevrotica ha una certa repulsione per i medici, tant'è che ha preferito avere disagi gastrointestinali per oltre un anno piuttosto che farsi visitare da uno specialista. Il rifiuto è ancora più forte verso psicologi e psicoterapeuti.

Risulta difficile, per me o per altri, potersi avvalere di uno specialista, in quanto è estremamente difficile convincerla a farsi visitare (e nel caso di psicologi praticamente impossibile).

Ho molta paura che possa essere una forma di demenza, anche se in famiglia non abbiamo storie di demenza senile o alzheimer (tantomeno a 60anni)

Grazie mille in anticipo
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
La descrizione potrebbe corrispondere a quella di una paziente con un inizio di demenza ma la diagnosi va confermata da uno specialista direttamente ed eventualmente trattata.

Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,

Grazie mille per la celere risposta.
Vorrei approffitarne e chiederLe altre due cose.

1)Oltre ad una possibile forma di demenza, i sintomi descritti possono suggerire altre patologie? Ho dimenticato di scrivere che mia madre è molto magra e tra questo, il nervosismo e l'iperattività ho sempre avuto il sospetto che fosse ipertiroidea, ma a farsi visitare, neanche a parlarne.

2)Potrebbe dirmi a quali altri segni e sintomi dovrei stare attento qual'ora sia effettivamente una demenza? Non voglio sostituirmi ad un medico, ma più "prove" porto più sarà facile convincere anche il resto della famiglia della necessità di una visita, purtroppo, anche il resto della famiglia è piuttosto allergico ai medici.

la ringrazio nuovamente
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Le indicazioni che chiede sono caratteristiche di una valutazione diretta che è richiesta nel caso di sua madre sia per una valutazione diagnostica differenziale che per un trattamento specifico ed adeguato ai disturbi di sua madre.

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