Iopocondria o paure fondate?

Cari Dottori,
Avrei bisogno di un vostro parere ma non sapevo se mettere il consulto in malattie infettive perche' riguarda anche psichiatria.
Circa un mese fa sono andato dal barbiere e mi ha fatto un piccolo taglio con la lametta con uscita di sangue che non era mono uso e ha passato il suo dito sulla mia ferita. Io sono subito andato nel panico, ho chiamato 3 volte il numero verde del ministero della salute per l'AIDS e mi hanno dato la stessa risposta ovvero che l'HIV non si prende dai rasoi e mi hanno spiegato che l'HIV non si trasmette in questo modo in quanto e' un RNA virus e non sopravvive fuori dall'organismo come anche spiegato sul sito del ministero della salute:

Si può contrarre l'infezione da HIV usando il rasoio o lo spazzolino da denti di persone sieropositive?
No, perchè l'infezione da HIV si trasmette attraverso un contatto "diretto" con il sangue infetto. Tuttavia, è buona norma igienica non usare strumenti personali in comune, indipendentemente, dalla conoscenza dello stato di sieropositività dell'altro.

E sul sito uniticontrolaids sempre curato dal ministero della salute:

DAL BARBIERE O DAL PARRUCCHIERE

“Il mio barbiere mi ha tagliato facendomi la barba, ho corso un rischio?”

No, il taglio con lamette e forbici, l’uso di pettini o spazzole non può consentire il passaggio del virus HIV anche se macchiati di sangue dell’operatore o del cliente precedente; il sangue o altri liquidi (potenzialmente infetti) presenti sugli oggetti non sono a rischio di contagio da HIV anche se sono “freschi”.

Io non ci credo e mi hanno anche detto che non c'e' il rischio di epatite C perche' come HIV muore fuori dall'organismo ed entrambi richiederebbero abbondanti quantita' di sangue. Il rischio e' epatite B di cui sono vaccinato.

Il mio dermatologo mi ha confermato questa cosa e siccome mi conosce dalle numerose visite che ho fatto in passato dice che sono ipocondriaco e dovrei farmi seguire da uno specialista e che non devo testarmi e non pensarci piu'.

Il mio psichiatra ha confermato la diagnosi del dermatologo dicendo che devo ricominciare a riprendere il cipralex (smesso tempo fa ed usato per trattare l'ansia). Dice che una persona "normale" non ipocondriaca non avrebbe dato peso a questo evento e che non avrebbe pensato a fare i test.

Io sono stato molto male in questi giorni e non riesco a fare nulla in queste giornate e le passo a cercare su internet risposte o a contattare medici perche' non capisco se le mie paure sono fondate o no, stiamo parlando di malattie importanti ma loro mi dicono di non pensarci e lasciare perdere perche' non c'e' rischio e non serve testarmi in quanto mi provocherebbe solo piu' ansia.

Hanno ragione? Cosa dovrei fare?

Grazie.
Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248

Il suo psichiatra mi pare abbia ragione.

L'ipocondria non c'entra colla fondatezza delle paure, è una preoccupazione ossessiva per elementi relativi al corpo e alla salute.

In ogni caso la domanda infinita del tipo "potrebbe essere successo" non troverà mai una soluzione di tipo razionale secco, ma di buon senso. Specialmente per la parte operativa, ovvero: al di là di cosa uno si può chiedere, che decisione deve prendere in merito ? Il buon senso è ciò che sceglie le approssimazioni accettabili. Quando questo meccanismo è bloccato, si è dentro una spirale ossessiva.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Caro Dottore grazie per la risposta. Quindi seguo la cura dello psichiatra cercando dimenticare quanto avvenuto e non pensare piu' a test e cose simili?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Questo significherebbe che non soffre di ipocondria. Lei soffre di questo problema, e va dal medico che le indica una cura. In mezzo è inevitabile che ci si mettano i sintomi del suo disturbo a complicare le cose.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Grazie per la risposta. Quello che io non riesco a capire è se ho corso un rischio o no o se è tutto a causa dell'ipocondria, come si può sapere la risposta?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Sono due cose diverse.
E' già stato detto quando chiedeva del fatto che fossero fondate o meno le paure.
L'ipocondria non riguarda paure infondate. E' una questione di gestione dell'ansia e dell'allarme.

Se uno si dovesse regolare in base alle fondate paure, per esempio, associate alla guida, non uscirebbe più di casa, temendo comunque che un camion possa sfondargli il muro e travolgerlo.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Grazie per la risposta. L'ansia va un po' meglio con il cipralex. Sono stato da un altro medico, un infettivologo, mi ha detto che HIV ed epatite c non si prendono in questo modo e che non devo fare nessun test. Mi ha confermato che è ipocondria e che se mi faccio testare per queste cose entro in un ciclo senza uscita che mi aumenterà l'ansia per il referto e che poi metterò in dubbio il risultato. Io non so come mai ma non riesco a crederci. E se si fosse sbagliato? Ci sono tante variabili da tenere in conto. Vorrei sentire tanti pareri ma alla fine non credo quando mi dicono che non sono a rischio. Vorrei farmi testare ma i periodi finestra sono molto lunghi, è vero che se mi faccio testare per questi eventi entro in un loop come ha detto l'infettivologo?
Grazie.

Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"ma alla fine non credo quando mi dicono che non sono a rischio. "

Infatti non è questa la via d'uscita dall'ipocondria. Non si esce con la logica, con la logica si rimane all'infinito a fare controlli.

Il medico le ha fatto diagnosi di ipocondria, quella va curata.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Caro Dottore, mi e' capitato negli scorsi mesi di farmi fare dei test che non mi sono stati consigliati dal medico in quanto non sussisteva il rischio. Io pero' non ho resistito e li ho fatti. Ora mi succede la stessa cosa. Questo tipo di comportamento e' anche compatibile con il disturbo ossessivo compulsivo? Se non mi sforzo ad interrompere questo comportamento di fare i test quando non sono consigliati non riusciro' ad interrompere questo loop e la cosa puo' solo peggiorare?
Grazie.

Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Infatti sarebbe bene che si concentrasse su cose che può controllare, tipo curarsi, visto che la spinta a far girare la ruota dell'ipocondria non si lascia controllare.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Grazie per la risposta. A sto punto io non sono piu' tanto sicuro di quello che mi dicono i medici perche' i mei medici le ho scritto cosa mi hanno detto mentre qui puo' trovare il parere di un altro infettivologo:
https://www.epatitec.info/esperto-risponde/archivio/modalita-trasmissione/7662-bambino-barbiere

che dice:
il rischio per hiv e' molto basso in quanto il virus sopravvive pochi minuti nell'ambiente. non escludibile il rischio per hcv se le lame non erano sterili. ne parli con il pediatra è valutate la possibilità di eseguire dei controlli. cordiali saluti

Dott.ssaA.Grisolia
Medico specialista in Malattie Infettive.
AO Papa Giovanni XXIII Bergamo

https://www.epatitec.info/esperto-risponde/archivio/modalita-trasmissione/8470-taglio-barbiere

gentile utente il rischio è remoto ma non del tutto assente. per precauzione seguirei i test sierologici ora e fra 3 e 6 mesi. si rivolga al suo curante. cordiali saluti

Dott.ssaA.Grisolia
Medico specialista in Malattie Infettive.
AO Papa Giovanni XXIII Bergamo

Ora io non so piu' cosa fare il rischio in realta' c'e' e devo farmi testare ma secondo i miei medici no ed il ministero della salute no.
Mi consigli lei cosa fare perche' con il mio disturbo non riesco ad essere razionale.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Curare l'ipocondria.
Al contrario, nel suo disturbo è iper-razionale, non c'è buon senso e approssimazione che la soddisfi, e quindi il dubbio rimane aperto.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Grazie per la risposta. Sicuramente ha ragione ma in questo le sembrera' banale ma in questo caso il buon senso quale sarebbe?

Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Non sarebbe niente di preciso, altrimenti sarebbe la risposta rassicurante che uno vuole. E' una non-risposta, che però uno considera "abbastanza" per andare avanti e prendere una decisione.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Caro Dottore,
lasciando perdere per un attimo l'ipocondria quello che io non riesco a capire e' come sia possibile che sia il numero verde dell'HIV del ministero della salute che l'infettivologo (tra l'altro un primario di un ospedale) da cui ho fatto la visita mi abbiano detto che non si trasmettono in questo modo HIV ed HCV quando su internet si trovano pareri diversi ed anche la letteratura scientifica e' un po' piu' cauta. Come si possono prendere una responsabilita' del genere dicendomi di non testarmi? Come sanno che prima di me quella lametta non ha tagliato una persona infetta? A questo punto non serve piu' andare dai medici basta farsi testare senza chiedere il parere del medico e se e' positivo si va poi dal medico per curarsi. Visto che lei e' un medico potrebbe aiutarmi a capire questa situazione sempre che lei sia d'accordo con i pareri precedenti o quelli alternativi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Come "lasciando perdere per un attimo l'ipocondria" ?
Lei gestisce questa cosa da ipocondriaco, quindi non la lascia perdere per niente.
Quindi secondo Lei lo sportello potrebbe chiudere perché a chiunque dovrebbero rispondere la stessa cosa. Anzi, è molto professionale che riescano a distinguere i casi in cui dare come risposta di non testarsi, e anche molto responsabile in senso medico.
Su internet può trovare qualsiasi cosa, su qualsiasi argomento. Basta cercare e troverà sempre tutte le opinioni possibili su qualsiasi argomento.
Nessun medico può aiutarla a capire, perché non c'è niente da capire.
C'è da curarsi per l'ipocondria nel caso.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Grazie per la risposta. Siccome non sono ancora guarito ho fatto il test HIV che è negativo. Solo che sono sfortunato, è successo che l'infermiera dopo essersi messa tutti i meccanismi di protezione ha effettuato il prelievo senza passarmi l'alcool. Io non sono tanto preoccupato per questo ma per il fatto: e se avesse fatto un'altra negligenza e non avesse cambiato neanche l'ago? Ho visto che l'ago butterfly aveva il tappo ma come per il barbiere non ho visto fisicamente cambiare l'ago perché l'infermiera era di spalle. Ora devo ritestarmi per testare questo evento? Sembra che non ci sia fine devo controllare pure che le altre persone facciano il loro lavoro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Scusi ma legge le risposte o fa finta di niente e ripropone da capo le solite domande ?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Si le leggo grazie. Ma quello che mi succede è che è come se due persone vivessero dentro di me. Una che capisce quello che dice e capisce che normalmente le persone non si pongono questi dubbi. La seconda invece si pone questi dubbi e quest'ultima vince sempre.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Infatti, e quindi la può curare, questo stiamo dicendo.

L'AIDS è la sindrome da immunodeficienza acquisita, malattia che deriva dall'infezione del virus HIV (Human Immunodeficiency Virus): quali sono le situazione di rischio e come evitare il contagio?

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