CONFESSARE UN TRADIMENTO

Salve, come da titolo poche settimane fa ho tradito la mia ragazza con cui stò circa 4 anni con un'altra ragazza conosciuta ad una festa con cui lo stesso giorno ho consumato un rapporto. Non so cosa mi sia scattato per la testa....non ero in preda all'alcol...è stato un attimo a rompere quell'equilibrio e consumare un rapporto che di sentimenti non aveva nulla...sola pura carnalità...i giorni seguenti sono stato preso da attacchi d'ansia e attacchi di panico...non mangio moltissimo...e perdo la concentrazione per rifugiarmi in pensieri contorti sul mio rapporto e sul fatto avvenuto...non ho confessato il tradimento...forse per paura di perdere la mia ragazza che è veramente speciale...e che non mi rendevo conto di cosa avevo tra le mani sin quando non le ho mancato di rispetto in quel modo...sono tremendamente pentito dal fatto...e non riesco a sbloccarmi...lei per come è fatta mi lascerebbe all'istante...e forse è ciò che farei anch'io essendo dall'altra parte...mi sento una nullità...uno schifo...cosa dovrei fare?? Continuare la mia relazione e facendo morire il fatto dentro di me...con tutti i problemi che convivere con un pensiero del genere comporta...oppure confidare sapendo già di perdere tutto cio che ho costruito con la mia lei? Ripeto nel tradimento non c'era nulla...se non una forte componente di passione carnale...e adrenalina....sono molto giovane forse il non aver avuto esperienze di questo tipo...(essendo l'attuale ragazza la mia prima metà)... mi ha portato a voler assaporare qualcosa di diverso...che nell'atto in sé è stato piacevole altrimenti non avrei proseguito....ma che a livello di sostanza è privo di senso e sentimento...mentre dall'altra parte c'è una vita insieme...con esperienze...avvenimenti...amore...passione...litigi e ricongiungimenti....chiedo aiuto a voi...affinchè possa riuscire finalmente a trovare una via migliore...grazie
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Dr.ssa Eleonora Bergeretto Psicologo, Psicoterapeuta 3
Gentile Utente,

Leggendo la sua richiesta ciò che attira la mia attenzione è la comprensibile urgenza nel trovare una soluzione: se confessare o meno il tradimento.

Per inquadrare il significato di un tradimento è bene mettere a fuoco il rapporto di coppia. Provi ad esempio a chiedersi, tra le altre cose, quali desideri ha, quali sono i suoi sentimenti per la sua fidanzata, cosa sta andando bene e cosa meno nella coppia, quali caratteristiche di lei l’hanno fatta innamorare e in che modo queste sono cambiate nel tempo. L’elenco potrebbe continuare.

Da questa indagine possono emergere aspetti nuovi, ai quali non aveva pensato, sui quali provare ad agire. Per rispondere in modo profondo a queste domande e per essere aiutato a porle nel modo corretto può richiedere la consulenza di uno psicologo o di uno psicoterapeuta della sua zona, che le fornirà strumenti utili al riconoscimento delle sue emozioni e la aiuterà a fare chiarezza.

Spero di esserle stata di aiuto.
Cordiali saluti

Dr.ssa Eleonora Bergeretto
psicologa, psicoterapeuta
http://www.eleonorabergeretto.it

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dopo
Utente
Utente
Il rapporto di coppia andava bene...è stata una mia debolezza...un attimo di pura carnalità dettato non so da qualche istinto...ora mi sento impuro e demotivato a ri iniziare come se nulla fosse successo....ho sempre discriminato il tradimento....e non so come sia potuto accadere così tutto velocemente....come se non mi fossi riuscito manco a controllare...cone se fosse scritto che doveva andare in questa maniera...forse gli istinti della mia giovane età hanno giocato un brutto scherzo...non sono stato abbastanza maturo...e ora mi trovo in seria difficoltà...non voglio far soffrire la persona che amo...voglio proteggerla sino all'ultimo anche dai miei sbagli da povero umano che non ha saputo resistere a una tentazione....è pensabile tenersi tutto nella testa ed andare avanti? Non so se potrei riuscirci con il mio carattere...chiedo un consiglio