Non ce la faccio più

Buonasera dottori
Vi scrivo alla vigilia del mio 36mo compleanno perché non ce la faccio più ad andare avanti così.
Non riesco a fare fronte alle crescenti pressioni lavorative. Passo tutti i giorni a digitare forsennatamente sul PC, sperando di svolgere tutto il mio lavoro, ma me ne arriva sempre di più.
Oggi me ne sì è prospettato altro ancora. sono in questo posto di lavoro da me di un anno e non ho la voglia di cambiare di nuovo e rimettermi ancora in discussione. D'altronde credo oramai che tutti i posti siano così. Le mie preoccupazioni per il lavoro sono pervasive. Preso dal lavoro, non ho tempo per preoccuparmi per esempio alla ricerca di una casa per rendermi finalmente indipendente da mia madre. Perché sono da solo nella impresa della ricerca della mia indipendenza, e dovrei fare tutto da solo. Il che richiede sicuramente tempo ed impegno, per me che non so niente di case, e io sono sempre a lavoro, solo è disperato la davanti al PC tutto il giorno. Non vedo futuro. Non vedo via d'uscita. Non ce la faccio più. L'unica mia consolazione sono le sigarette e l'alcol. All'alba del mio 36 mo compleanno, il bilancio della mia vita è solo che negativo. Vedo tutto farsi le loro vite, ma io rimango sempre nello stesso punto, solo come un cane e in preda allo sfruttamento lavorativo e ai miei pensieri negativi costanti sul lavoro. Vi prego, aiutatemi
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 180
Gentile utente, senza dubbio lei è sotto stress. Provi a mettere ordine nella sua vita, partendo da quelle scelte individuali di benessere che può fare da solo: fumo, alcol, lavoro forsennato non sono tra queste. Cominci col ridurre le abitudini autodistruttive e poi a partecipare a qualche gruppo psicologico di aiuto, oppure, se ne ha i mezzi, contatti subito uno psicologo esperto in counseling per farsi aiutare a mettere in ordine le azioni che possono portarla fuori dal tunnel. Solo un cambiamento di rotta deciso può permetterle di riappropiarsi di sé stesso.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Buonasera
Grazie della risposta. Il problema è come faccio a ridurre il lavoro, se mi serve per comprare la casa?

Oppure mi licenzio e sto con mammá, che è pure anziana, finché non tira le cuoia e campo di lavoretti qua e là?

Il problema è che sono incastrato. Se voglio la casa, devo lavorare sotto sfruttamento e morirci, a lavoro. Non ci sono altri termini x metterla.

Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Trovare un gruppo - ed. es. di auto muto aiuto - significa provare a ridurre la pressione interiore attraverso la condivisione.

Non sappiamo se questo fa al caso Suo,
ma risulta produttivo in parecchi casi.

Se ha scritto qui
era disponibile a ricevere una risposta.
Se essa si rivolge al cambiamento,
sarà Lei a decidere se aderire o meno.

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie della risposta Dott.ssa Brunialti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66



Prego;
Le auguro buoni giorni.
Si prenda cura di sè.